Un’ultima precisazione sulla capziosa e assurda ipotesi
dell’eliminazione del contante, per ricordare al mio anonimo
interlocutore che l’asino non casca sostenendo, come fa lui, che se
non si evadano le tasse l’attività vada a rotoli, bensì ignorando
di rapportare l’odierna crisi con le vere Leggi, e non con le grida
degli economisti, che governano poi l’intero Universo. Alludo alla
conoscenza e alla relativa applicazione della 2^ Legge della
Termodinamica, la quale, proprio in virtù della sua universale
valenza, riguarda anche il mondo del materialismo e dello
pseudostrumento che lo domina, vale a dire il denaro. Gli
“illuminati” oligarchi o plutocrati che orientano le sorti del
pianeta sulla base di rigidi principii tornacontistici, e non di
Leggi, sono convinti che, chissà perché, soltanto per il denaro
l’unica tendenza possibile sia quella dell’ascesa. Non a caso, si
diffonde sempre più capillarmente tra gli strati sociali il vuoto
imperativo di dover comunque “crescere”. Quando poi la tendenza
volge al ribasso, allora entrano in fibrillazione. Se ciascun
individuo riflettesse sul fatto che i soldi, per loro intrinseca
natura, siano privi di valore cosmico, non si preoccuperebbero più
di tanto per la loro sorte. Invece capita che, gli economisti in
particolare, abbiano persino il timore di pronunciare la parola
“recessione”. Il mito dell’inarrestabile progresso economico
della “crescita”, si sta lentamente dissolvendo. A questo punto,
i governi non sanno fare altro che elargire cospicui finanziamenti
alle banche, carpendoli ai poveracci “tracciati” e spogliati del
liquido, nella fallace illusione di poterle salvare
dall’inarrestabile collasso. Ma ormai il loro gioco è finito: il
sistema scricchiola paurosamente e il danno si rivela sempre più
irreparabile. Questo accade semplicemente perché, ma gli economisti
lo ignorano!, non è possibile invertire con i soldi la Seconda Legge
della Termodinamica! Einstein ricordava, a quanto pare inutilmente,
come non sia possibile risolvere un problema agendo al suo stesso
livello o con gli stessi strumenti che lo abbiano prodotto. Si
potrebbe fare qualcosa soltanto uscendo da questo giogo. Peccato che
nessuno, e in primis gli economisti, sia propenso a farlo. Loro
armonizzano superlativamente con le tautologiche compulsioni sulla
tracciabilità dei poveri cristi, che ora inducono persino al
suicidio!, le invadono le misere menti dei nostrani politicanti.
Sarebbe perciò opportuno che Gabanelli &C, prima di sparare
mastodontiche stupidaggini, imparassero la fisica, la matematica
gaussiana e le motivazioni della assegnazione del premio Nobel a
Kenneth Arrow. Almeno questo!