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Replica al comitato dei genitori di Vermegliano

Replica al comitato dei genitori di Vermegliano

Io sono Marco Barone, ripeto sono Marco Barone. Figlio di questo mondo, conosciuto all’anagrafe con tale nominativo, che è il nominativo che utilizzo per firmare tutti gli articoli, scritti, pensieri, atti e riflessioni che nella quotidianità tendo a produrre.

Perché devo rimarcare questo?
Facciamo un passo indietro. Come prima cosa vi invito a rileggere questo mio articolo, firmato, pubblicato su vari siti e giornali, tra cui agoraravox.it.

Dopo aver letto il mio articolo ora vi invito a leggere attentamente quello pubblicato sul Messaggero Veneto - Gorizia - mercoledì 19 maggio 2010
Pagina 7 :

Ronchi. I genitori degli alunni che frequentano il plesso di Vermegliano si ribellano alle accuse apparse sul blog “Agoravox”.
«Macché razzisti, vogliamo solo salvare la scuola»
RONCHI. Si alzano i toni della discussione in merito alla vicenda delle scuole primaria e dell’infanzia di Vermegliano e della necessità di spazi reclamata dai genitori della scuola italiana. A rinfocolare le reazioni, un articolo apparso sul blog “Agoravox” (www.agoravox.it) dal titolo “Scuola: Ronchi dei Legionari iniziativa di alcuni genitori di natura etnocentrista razzista” che ha lasciato letteralmente sconvolti i genitori della scuola italiana, che nell’articolo (peraltro non firmato) sono stati accusati di razzismo e di volontà di tutela solo per una parte dei giovani alunni.
«In primis chi fa certe affermazioni deve avere il coraggio di firmare ciò che mette in rete. È facile colpire ingiustamente e poi nascondersi. Noi genitori abbiamo a cuore il futuro di tutti i bambini che frequentano il plesso scolastico di Vermegliano, il cui destino è in balia di persone che a oggi ci hanno propinato chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere, ma nessuno fatto concreto» affermano, spiegando come nei giorni scorsi hanno chiesto le dimissioni del Consiglio d’istituto: «perché durante l’incontro avvenuto circa un mese fa nella scuola media di Ronchi dei Legionari, dove si è registrata una notevole affluenza, ci avevano garantito che anche a loro stava a cuore le sorti del plesso di Vermegliano, ma durante l’assemblea comunale hanno puntato tutto sul tempo potenziato, che non ha nemmeno raggiunto il numero minino di iscritti per l’apertura di una classe».
Ricordano che i dirigenti dell’istituto di Ronchi, Lusnig e di quello di Doberdò, Klanjsek sono i ottimi rapporti, così come le mamme delle sezioni italiane con le mamme delle sezioni slovene che condividono amicizie anche al di fuori della struttura scolastica, tanto che stanno organizzando momenti di attività in comune.
«È troppo facile cliccare e usare termini tonanti come etnocentrismo e razzismo, distogliendo tutti dal problema reale, che è molto più semplice: organizzare le strutture per tempo e per tutti, con la libertà di scelta sull’iscrizione dell’istituto stesso. Accuse così diffamatorie e infondate sono base per una eventuale denuncia. Tutti noi – proseguono – abbiamo agito sempre alla luce del sole cercando di rispettare tutti, cosa che invece non è stata fatta da chi da noi eletto, nel momento del bisogno, ha dimostrato di voler tutelare i proprio interessi, invece del stabile e sicuro futuro scolastico di tutti i nostri figli. Pensiamo che se si fossero occupati per tempo del problema e avessero portato a termine il loro lavoro, la tanto citata parità di diritto dell’istruzione di cui si parla in quel disgustoso articolo, sarebbe stata garantita. Ci chiediamo - concludono – se chi ha scritto con tanta superficialità tali commenti, abbia mai condiviso qualcosa con etnie e culture diverse».


Considerazioni:

1)Il mio articolo è firmato. Basta collegarsi al link di cui sopra, e leggere il nome dell’autore.


2) Invito il giornalista che ha scritto l’articolo pubblicato sul Messaggero Veneto del 19 maggio 2010 a rettificare l’errore, grave, riportato nel suo testo, dove afferma che il mio articolo non è firmato.

3) I genitori del comitato del plesso scolastico di Vermegliano sono invitati a leggere attentamente quanto pubblicato su vari siti, poiché è inaccettabile l’accusa mossa nei miei confronti (di aver prima accusato ingiustamente e poi di essermi nascosto).

4) Mi piacerebbe saperne di più circa questo Comitato: chi sono le persone che ne fanno parte, ad esempio. Tanto detto, quindi, le invito, calorosamente, a firmarsi, a mettere nero su bianco il loro nome e cognome sui documenti e sulle dichiarazioni che vengono diffuse anche a mezzo stampa, anzichè accusare il sottoscritto, in modo altamente diffamatorio, di nascondersi (cosa assolutamente falsa, e in tutti gli articoli e scritti che ho sempre reso pubblici sia in rete che sulla carta stampata cio è totalmente evidente) dopo aver additato, a loro dire, ingiustamente!

5) Mi piacerebbe capire se le dimissioni del Consiglio d’istituto siano state chieste solo a mezzo stampa, o anche nelle dovute sedi. Perché, se cosi non fosse, se sono state formalmente chieste solo ed unicamente a mezzo stampa, ciò è molto grave, e la dice lunga sul vero senso dell’iniziativa intrapresa. Sarà forse cominciata la campagna elettorale nel comune di Ronchi dei Legionari, vista la vicinanza delle prossime, appunto, elezioni?

6) Per quel che riguarda il fatto che tali genitori s’interroghino "se chi ha scritto con tanta superficialità tali commenti non abbia mai condiviso qualcosa con etnie e culture diverse", la mia umiltà mi spinge ad andare oltre. Se solo sapessero i sacrifici che vivo ogni giorno, le lotte che combatto ed in cui credo. Se solo sapessero i problemi sociali con cui mi confronto quotidianamente, ad esempio nel cercare di aiutare i migranti, le persone bisognose ad integrarsi in questa società che di democratico ha ben poco, allora capirebbero. Ma non è a loro che devo delle giustificazioni, non è a queste persone che accusano e denigrano il mio essere uomo sociale che devo delle spiegazioni a riguardo.

7) Voglio ricordare che non sono stato io a chiedere le dimissioni del Consiglio di istituto, e che sono stati altri a dichiarare: "auspichiamo che almeno l’amministrazione comunale tenga conto dell’identità culturale, storica, religiosa ed etnica che ha sempre caratterizzato negli anni passati la scuola Brumati di Vermegliano" (Messaggero Veneto 6 maggio 2010). Tali affermazioni si commentano da sole.

8) Sostengono che ciò che ho scritto è passibile di querela? Io credo fortemente nella libertà di espressione, di critica, nel confronto dialettico, anche duro. Credo fortemente in quel diritto garantito dall’articolo 21 della nostra Costituzione. Credo fortemente nella difesa di principi quali quelli dell’integrazione sociale, del diritto allo studio, dell’uguaglianza. E quelle dichiarazioni, relative in particolar modo alla identità etnica, culturale storica e religiosa, solo leggerle fanno scorrere sulla mia pelle brividi di rabbia e di preoccupazione. Perché tali principi non dovrebbero essere conciliabili con la società del post-fascismo, figurarsi con l’Italia del 2010, ed è necessario battersi anche utilizzando una dialettica dura, affinché non trovino nessuna attuazione.

Quindi, se reputano essenziale procedere per vie legali nei miei confronti, lo facciano pure. Io continuerò a difendere le idee per cui mi batto, continuerò a difendere la libertà di espressione e di critica, che leggi come quella sulla libertà di stampa porranno sempre di più a rischio, e trovo pericoloso il fatto che la sede del confronto debba divenire quella giudiziaria, e non quella politica e sociale.
Ognuno tragga le sue conclusioni. Potrei procedere anche io con le querele, ma confidando nel confronto dialettico - seppur aspro -, non mi abbasso a tanto, non voglio e mai porterò in aula di tribunale chi mi accusa di dire cose fuorvianti, mi diffama od offende verbalmente. Ho in mente un altro tipo di confronto, ho in mente un altro tipo di dialettica.

9) Qualora, comunque, dovessero denunciarmi, per aver difeso la minoranza slovena, per aver criticato la rivendicazione di concetti quali quelli dell’identità religiosa, storica, etnica, culturale, ciò l’accoglierei senza stupore, perché si porrebbe in linea con i tempi che oggi giorno caratterizzano la nostra a-democratica società.

10) Infine sulla questione dell’essere "disgutoso": non ho mai preteso che ciò che io scriva possa essere definito gustoso...

Commenti all'articolo

  • Di paola ambivero (---.---.---.142) 3 settembre 2010 15:15

    BRAVO MARCO!
    ECCO FINALMENTE UNA PERSONA CHE SA COSA SCRIVERE IN MANIERA CHIARA E SENZA PAURA ! LIBERO DA INFLUENZE POLITICHE E DA IPOCRISIE , CHE NON SI NASCONDE DIETRO L’ANONIMATO !!!!!! CI VORREBBERO PIù PERSONE COME TE MA PURTROPPO AL GIORNO D’OGGI APPENA SCRIVI UNA VIRGOLA CHE DA FASTIDIO TI MINACCIANO DI QUERELA.. NON ESISTE PIù LIBERTà NE DI PENSIERO NE DI PAROLA.

    NON è ASSOLUTAMENTE VERO CHE NON C’è RAZZISMO DA PARETE DI ALCUNI GENITORI !!!!
     PURTROPPO SONO POCHI I GENITORI CHE CONSIDERANO LE FAMIGLIE DI UNA SEZIONE O DELL ALTRA COME UNA COSA SOLA CIOè GENITORI ACCOMUNATI DAL DISAGIO DI UNA CATTIVA GESTIONE CHE SI PROTRAE DA DECENNI E LE LORO VOCI VENGONO SOFFOCATE DAI COMPORTAMENTI ESAGERATI DI ALTRI.
    ..."NOI NON SIAMO RAZZISTI"...QUESTA è UNA GRANDE IPOCRISIA CON LA QUALE CERTE PERSONE INIZIANO I LORO DISCORSI PER GIUSTIFICARE I PROPRI COMPORTAMENTI CARICHI DI RABBIA.

    PENSATE CHE PRIMA DELLA FINE DELLA SCUOLA UN CERTO NUMERO DI MAMME ERA DAVANTI ALLA SCUOLA PER RACCOGLIERE FIRME AL FINE DI CHIEDERE CHE LA SCUOLA SLOVENA VENISSE CACCIATA DA VERMEGLIANO... !!!!
    NON SO COME SIA ANDATA A FINIRE QUESTA RACCOLTA FIRME ,SAREI CURIOSA DI SAPERE L’ESITO E IL NUMERO DI FIRMATARI.....

    FORSE COME DICE MARCO è INIZIATA LA NUOVA CAMPAGNA ELETTORALE A RONCHI DEI LEGIONARI.....
    E SAPETE QUALI SARANNO LE CLASSI CHE DOVRANNO ANDARE VIA DALLA SCUOLA PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO SINO A QUANDO FINALMENTE NON VERRà ’COSTRUITA LA FAMOSA ED UTOPISTICA NUOVA SCUOLA PER IL PLESSO SLOVENO...? VI LASCIO INDOVINARE................ 

    E MENOMALE CHE I BAMBINI SONO TUTTI ITALIANI FIGLI D’ ITALIANI,... NIPOTI E PRONIPOTI D’ ITALIANI .... FIGURIAMOCI SE FOSSIMO ANCHE SOLO PROVENIENTI DA OLTRE CONFINE .............VIVA IL FINTO PERBENISMO!

    MA NON PREOCCUPATEVI SIAMO IN UN PAESE CIVILE! 

    QUI LE PERSONE PENSANO PRIMA DI TUTTO AL BENE DEI BAMBINI !

    BRAVI!!!!

    Saluti a tutti
    Paola Ambivero 

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