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Renzo Riva

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  • Primo articolo mercoledì 12 Dicembre 2009
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Ultimi commenti

  • Di Renzo Riva (---.---.---.238) 16 febbraio 2010 18:34
    Renzo Riva
    Francesco ha scritto:
    Sono uomini e donne del nostro presente a cui la nostra indifferenza ha sottratto il futuro.

    Caro Francesco,
    Grido alto un grande NO!
    NON ERO IO L’INDIFFERENTE!

    Gli indifferenti furono proprio quegli uomini e quelle donne che nel 1987 a pancia piena scelsero i loro futuro; ed oggi si è materializzato con i licenziamenti.
    Proprio perché in quel tempo diedi fondo a tutte le mie risorse perché non si scegliesse la facile posizione demagogica oggi sono implacabile:

    CHI È CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SÈ STESSO

    Ricordo che oggi in Europa la prima fonte energetica per produrre l’elettricità è quella nucleare.

    Si leggano per esempio i numeri sottoriportati della Germania per non parlare della Francia.

    La Germania dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi ha questo mix energetico:

    Il totale produzione anno 2008 è stato pari 638,8 TWh

    di cui in percentuale

    Fossili______________________60,5%
    Nucleare____________________23,3%
    Rinnovabili__________________15,4%
    Da rifiuti non rinnovabili________0,8%

    Totale______________________100%

    di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 638,8 TWh

    Idraulica__________4,3%
    Eolica____________6,3%
    Biomasse_________4,1%
    Fotovoltaica_______0,6%
    Geotermica_______0,0028%

    Totale____________15,4%

    Taccio sui costi che hanno sostenuto per la tecnologia eolica - max. anni 20 - e per quella fotovoltaica - max. anni 20÷25.

    L’eolico fu responsabile del black out europeo del 6 novembre 2006 a causa della potenza "ballerina" dovuta a forti variazioni di ventosità.

    Questo piatto lo servo freddo ai Verdastri.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.238) 16 febbraio 2010 11:26
    Renzo Riva

    Caro Fabio,
    il mio non è "malcontento" ma militanza politica.
    Dia un’occhiata alla preconizzata prossima era glaciale di cui al collegamento sottoriportato.

    http://www.croatiantimes.com/news/General_News/2010-02-10/8836/Croat_scientist_warns_ice_age_could_start_in_five_years

    Qui un raffronto con la decantata produzione di FER in Germania.
    I numeri non sono ideologia.

    http://www.energies-renouvelables.org/observ-er/html/inventaire/PDF/Chapitre03_2.pdf

    La Germania dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi ha questo mix energetico:

    Il totale produzione anno 2008 è stato pari 638,8 TWh

    di cui in percentuale

    Fossili______________________60,5%
    Nucleare____________________23,3%
    Rinnovabili__________________15,4%
    Da rifiuti non rinnovabili________0,8%

    Totale______________________100%

    di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 638,8 TWh

    Idraulica__________4,3%
    Eolica____________6,3%
    Biomasse_________4,1%
    Fotovoltaica_______0,6%
    Geotermica_______0,0028%

    Totale____________15,4%

    Taccio sui costi che hanno sostenuto per la tecnologia eolica - max. anni 20 - e per quella fotovoltaica - max. anni 20÷25.

    Questo piatto lo servo freddo ai Verdastri.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.196) 16 febbraio 2010 00:04
    Renzo Riva

    Avranno qualcosa da dire anche arcigay e arcilesbica?

    Niente più caccia libera nei parchi deputati del diverso amore.
  • Di Renzo Riva (---.---.---.196) 16 febbraio 2010 00:01
    Renzo Riva

    Spero ci siano dei "report" su come la progressiva proposta progressista progredirà.

    Ci scommetto: poche braccia per l’agricoltura fai da te.
    E’ più facile fare la parte dei morti di fame in una società a cui si attribuiscono tutte le colpe.
  • Di Renzo Riva (---.---.---.197) 14 febbraio 2010 02:14
    Renzo Riva

    Brunetta, Formigoni, Polverini, Tondo, Zaia e Alemanno afflitti tutti quanti dalla sindrome Nimby.
    Pare che anche Berlusconi ne sia stato contagiato che vuole installare i reattori in Albania.
    Tutta brava gente come quel tale che pretendeva di fare la "checca" con il culo degli altri (nel caso Tondo gli altri culi sono quelli degli sloveni).

    Il seguente testo è stato pubblicato come lettera sabato 13 c.m. sul Messaggero Veneto nel fascicolo del Messaggero di Udine.


    ENERGIA/3

    Sono basito alla lettura della decisione assunta dal presidente Tondo sul parziale interramento dell’elettrodotto Udine-Redipuglia, dice lui, per mantenere coesa la sua maggioranza.

    Il presidente Tondo in perfetto stile “NIMBY” (Not In My Back Yard – Non nel mio giardino) vuole fare il nucleare in Slovenia in quota regione F-VG.

    Cosa dire? Lo so che chiedere coerenza ad un politico è troppo ma a questo punto prego il mio segretario, la prof. Lauretta Iuretig, di rivedere le lodi a Tondo espresse nella sua lettera pubblicata su queste pagine Venerdì scorso.

    Riporto un passo di uno scritto del prof. Franco Battaglia che dà l’idea di cosa certe persone intendono per “fare politica”: "Particolarmente interessante fu l’atteggiamento di Antonio Di Pietro. Per ragioni sulle quali è ora troppo lungo dettagliare, il senatore mi aveva contattato per chiedermi di aiutarlo nella stesura della voce protezione-ambientale del suo programma politico, dicendomi che intendeva porre, al centro dello stesso, la questione – a suo dire – morale. Onorato di tanta considerazione gli dissi di dubitare di intendermi io di questioni morali ma che, per quel che capivo, poteva forse interessargli la faccenda elettrosmog che, al di là dei 60mila miliardi di lire, stava impropriamente allarmando l’intero Paese, e che avrebbe potuto rassicurare, almeno lui – che non era col centrosinistra né possedeva impianti di emissioni di campi elettromagnetici – che l’elettrosmog non esiste. Mi rispose che non poteva farlo perché non poteva perdere voti e che avrebbe invece messo la lotta all’elettrosmog al centro del suo programma di protezione dell’ambiente. Sconsolato per la certezza di non intendermi affatto di questioni morali salutai definitivamente il senatore.

    Chiosa finale: Nel 2001 il centro-destra vinse le elezioni e nel 2002 il bravo Altero Matteoli, allora ministro all’Ambiente, pose la pietra tombale sulla questione in modo da evitare al Paese lo sperpero di 60mila miliardi di lire in interramento delle linee di trasmissione elettrica, una manovra che, anche se fatta, non avrebbe evitato neanche una leucemia infantile. Antonio Di Pietro, invece, assieme a Verdi, Rifondazione comunista e compagnia cantando, nel 2003 organizzò un referendum che, se fosse passato, avrebbe obbligato, comunque, l’interramento dei cavi elettrici e lo sperpero di 60mila miliardi. Gli italiani al referendum di Di Pietro neanche ci andarono."

    Se nelle elezioni politiche dell’anno 2008 gli italiani defenestrarono dal parlamento italiano i Verdi ed i Comunisti alle prossime elezioni regionali farò di tutto per defenestrare i seguaci di Di Pietro ed il presidente Tondo.

    Tanto anche per lui Berlusconi, se lo vorrà ancora, gli troverà un collegio nazionale sicuro a Savona.

    Ormai posso solo sperare nei politici di AN confluiti nel PdL e come socialista è tutto dire.

     

    Renzo Riva

    Nuovo PSI F-VG

    Energia e Ambiente

    Buja


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