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 Home page > Tribuna Libera > Renzi toglie Roma ai Romani

Renzi toglie Roma ai Romani

Ma non è solo questione di trasparenza, di verbali desecretati, di confronti in consiglio comunale. Dietro lo scontro Renzi/Marino si annidano i rapporti governo/comune, partito/comune.

Renzi sta trasferendo a livello comunale la svolta autoritaria scritta in Costituzione. Ha scippato agli Italiani la scelta di deputati e senatori, oggi gli scippa anche la scelta del sindaco. Un uomo solo al comando in Parlamento, un uomo solo al comando in comune.

Il segretario del PD ha creato le condizioni politiche e giuridiche per sostituire il sindaco di Roma con un dipendente del governo, il consiglio comunale con uomini di sua fiducia. Marino ha cercato di essere sfiduciato dal consiglio comunale secondo la procedura democratica: sfiducia del Sindaco da parte del consiglio comunale e subito nuove elezioni.

Niente di tutto questo, Marino è stato cacciato dal segretario del PD con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri. Con questo escamotage, Renzi ha mandato a casa il sindaco ed il consiglio comunale sostituendoli con una squadra di governo.

Ha così trasformato il consiglio comunale in consiglio di governo. Per raggiungere questi risultati è stato fatto di tutto, anche creare l’emergenza giubileo. E’ stata ritardata l’erogazione dei finanziamenti del giubileo alla giunta Marino, il che ha bloccato l’avvio dei cantieri e determinato la fretta di avviare e completare in tempo utile le opere.

Con l’arma dell’emergenza ha indotto consiglieri comunali, anche di partiti avversi a dimettersi, a rinunciare all’esercizio delle loro funzioni, ad accettare di essere sostituiti nella sfiducia al sindaco, dal segretario di un partito.

In questo modo, con l’ingenuità o la complicità della destra, Renzi ha cancellato la funzione e il ruolo del consiglio comunale e gettato le basi per trasformare il consiglio comunale in consiglio di governo.

Con l’emergenza ha giustificato il rinvio delle elezioni e la nomina di un commissario, che non avrà un ruolo notarile, ma un ruolo politico. Sono in ballo somme ingenti, scelte importanti e discrezionali, che niente hanno a che fare con le funzioni di un dipendente del Ministero degli interni.

Quando questo nuovo sindaco governativo sarà affiancato da una squadra di assessori governativi, il quadro,sarà completo. Via il sindaco, via il consiglio comunale,a l loro posto una squadra di governo.

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