Regione Sicilia: 4 milioni di euro di debito per assunzioni fuori controllo

Il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, indagato dalla Procura della Repubblica di Palermo per l’ipotesi di abuso d’ufficio in relazione alle assunzioni di 20 giornalisti dell’ufficio stampa della regione.
I magistrati inquirenti, Ennio Petrigni, Laura Vaccaro e il Procuratore aggiunto Leonardo Agueci, conducono l’inchiesta che come noto vede indagati anche l’ex presidente Totò Cuffaro, il capo dell’ufficio legislativo e legale della Regione, Franco Castaldi nonché i giornalisti “assunti”.
Le persone coinvolte dovranno spiegare: la qualifica di capo redattore dato a tutti e 20 gli assunti, il reclutamento senza bando pubblico e quindi senza concorso, in base a quale regola sarebbero stati chiamati e assunti e da chi sarebbero stati nominati o proposti per l’assunzione. Infine perchè, tutti i giornalisti assunti, 20 in tutto, percepiscono uno stipendio pari a 3.800 euro al mese, visti i disastrosi conti pubblici della regione Sicilia. Tutto frutto di una politica clientelare e autoreferenziale?
Visto il calibro dei coinvolti, pensarlo, è naturale.
Queste assunzioni, fuori controllo, avrebbero prodotto un buco di 4 milioni di euro, secondo la Corte dei Conti, la stessa chiederebbe ai due presidenti di pagare i danni provocati dalle assunzioni, tuttavia tra il disporre e il fare ci passa un fiume grande quanto un sistema colluso e arrugginito.
In Italia nessuna istituzione, pur avendone il potere, denuncia o interviene per dichiarare non solo, illeggittimi concorsi ma, anche casi di abusivismo edile, casi di voluta complicità con le mafie o semplici favori accordati ad amici o parenti; addirittura e questo accade specialmente nei piccoli comuni, il potente di turno emargina e taglia le gambe ai dipendenti comunali o degli enti pubblici che alzano la voce sulle ingiustizie. Come nel caso del comune di Lauro, Campania.
Come finirà questa disgraziata vicenda?
I siciliani si vedranno rimborsare il buco prodotto dalla scellerata conduzione dei suoi potenti?
Qualcuno pagherà davvero e per l’abuso d’ufficio e per il danno economico prodotto?
Chi doveva vigilare su queste assunzioni? Forse l’Ordine dei Giornalisti? Ma il presidente dell’Ordine, il dottor Francesco Nicastro non è solo il presidente dell’Ordine dei Giornalisti ma, egli stesso, è un addetto stampa della regione incriminata.
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