• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Referendum, votare si o no?

Referendum, votare si o no?

Il 22 giugno si andrà a votare per il referendum, ma ancora non è chiaro quale sia lo scopo. I referendum drovrebbero servire ad abrogare una legge, sembra però che in questo caso non si limiti ad abrogarla, ma ne modifichi l’aspetto rendendola immediatamente applicabile.


L’indicazione di votare arriva da più parti, anche da sinistra.

Si parte dal presupposto che, se dovesse vincere il si, la legge attuale cadrebbe a favore di un premio di maggioranza dato, non più alla coalizione di maggioranza, ma al partito di maggioranza relativa; questo darebbe la maggioranza assoluta anche qualora il partito non raggiunga il 50+1%, dandogli modo di appropriarsi del parlamento.
 
Ad avvalorare la tesi è la decisione del P.D.L. di votare, essendo attualmente il partito con maggior possibilita di avere la maggioranza relativa, e la lega che si oppone al si perché, se dovesse prevalere non avrebbe più nessuna possibilità di partecipare al governo, al di la del partito di maggioranza relativa.
 
Allora, se la legge che ne uscirà sarà a tutti gli effetti applicabile all’istante, come sostiene il P.D.L., non capisco perché il PD ha deciso per il si; sperare di poter modificare o rifare la legge, a quel punto sarà impossibile.

 
Qualora vincesse il si, il P.D.L. sembra intenzionato a chiedere le elezioni anticipate proprio per trarre il maggior vantaggio dall’esito, e anche se la lega si opponesse, non cambierebbe perché, comunque, il governo cadrebbe anzi.., ne trarrebbe un ulteriore vantaggio presentandosi come unico partito a cui sta a cuore la stabilità politica del paese.
 
E se dovesse vincere le elezioni, diventerebbe l’unico partito di maggioranza e avrebbe, senza dipendere da alleati, la possibilità di modificare la costituzione .
Il primo atto del nuovo corso sarà sicuramente quello di eleggere il premier a presidente con poteri decisionali riguardo alle leggi decise in parlamento, sempre che il parlamento faccia leggi contrarie alle sue direttive, vanificando cosi il parlamento stesso, ma anche l’attuale riforma federalista da poco approvata.
 
L’unica soluzione, per fermare il tentativo di destabilizzare la democrazia, può solo essere quello di votare NO, non votare sarebbe un grosso errore perché, se si dovesse comunque raggiungere il quorum, la vittoria del si sarebbe quasi scontata.
 
Votare NO, far vedere che comunque una parte degli Italiani non ci stanno, se poi siamo la maggioranza tanto meglio. 
 

Commenti all'articolo

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares