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Redditi: quei parlamentari che preferiscono il segreto

Operazione trasparenza, solo 224 Parlamentari su 945 hanno dato l'ok per la pubblicazione dei propri redditi e dei propri patrimoni sul web, così suddivisi: 139 del Pd, 42 del Pdl, 14 del Gruppo Misto, 12 dell'Idv, 8 dell'Udc, 5 di Fli, e solo 4 della Lega Nord. 224 su 945, parliamo del 23% del totale, una percentuale misera - quella corretta impatterebbe con il 100 - e che si abbassa ulteriormente se prendiamo in considerazione solo quei Parlamentari che hanno avuto o stanno avendo guai con la giustizia.

Pregiudicati, indagati, prescritti, Onorevoli e Senatori che dovrebbero essere chiamati ad una trasparenza ancora maggiore rispetto agli altri colleghi. Per dimostrare che non hanno nulla da nascondere, che certi errori appartengono al passato, o semplicemente perché è giusto così. Sì, quando mai. Sono andato a controllare sui siti di Camera e Senato, e solo 14 Parlamentari sui 90 inguaiati con la giustizia hanno firmato la liberatoria per la pubblicazione delle proprie ricchezze. Il 15% del totale, uno e mezzo ogni 10, un dato ancora più basso della già misera statistica generale (23%). Tra questi 90, eccone alcuni di quelli che preferiscono il segreto - e credo di aver detto tutto:
- Berlusconi Silvio, Pdl
- Brancher Aldo, Pdl
- Calderoli Roberto, Lega Nord
- Castelli Roberto, Lega Nord
- Ciarrapico Giuseppe, Pdl
- Cosentino Nicola, Pdl
- Farina Renato, Pdl
- Fitto Raffaele, Pdl
- Lusi Luigi, Misto (ex Pd)

- Marcello Dell'Utri, Pdl
- Papa Alfonso, Pdl
- Scajola Claudio, Pdl
- Scilipoti Domenico, Pt (ex Idv)
- Romano Saverio, Pid (ex Udc)
- Tedesco Alberto, Misto (ex Pd)
- Verdini Denis, Pdl
...

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Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.9) 14 febbraio 2012 11:59

    Condivido in pieno l’indignazione contro questi DISONOREVOLI TRUFFALDINI.

    Pero’ non mi piacciono questi elenchi parziali: non mi piace che qualcuno sia evidenziato e qualcun’altro resti nell’ombra.

    Almeno con un link, andrebbero citati tutti e 90 gli indagati reticenti, con i relativi partiti di appartenenza.
    E anche gli altri 631 (=721-90) reticenti non indagati sarebbe simpatico sapere chi sono.

  • Di paolo (---.---.---.170) 14 febbraio 2012 13:51

    Hai detto tutto e hai anche evidenziato chi sono i renitenti .
    Mi chiedo però perché non si possa procedere alla pubblicazione dei redditi senza l’OK del parlamentare ,andrebbe sancito per legge come indice di trasparenza .

    Invece nel paese alla rovescia la privacy diventa il pretesto per nascondere ,occultare ,sottrarre ..... e ,ovviamente ,delinquere.
    Non mi meraviglio che il grosso della truppa sia tra il PDL e la Lega . I nominativi che hai segnalato sono più una rappresentanza da istituto di detenzione penale che di un parlamento .

  • Di (---.---.---.214) 14 febbraio 2012 15:50

    Per legge tutti i parlamentari dovrebbero pubblicare i loro redditi e il loro stato patrimoniale. Ma non solo, anche i presidenti delle regioni, delle province, i sindaci, .... e cosí via fino all’ultimo dipendente pubblico.

    Invece, eccoli ancora una volta solidali nel difendere un privilegio comune che li accomuna nel loro rubare e delinquere ai danni del paese e dei cittadini onesti. 

    Sono veramente il male peggiore di questa povera Italia.

    NB : concordo con chi dice di pubblicare tutti i nominativi e non solo alcuni, .... 

  • Di (---.---.---.86) 19 febbraio 2012 10:46

    io se volete vi faccio lo scan della mia busta paga (sono dipendente pubblico, ahimè tecnico informatico e non amministrativo, quindi non è molto significativo) e lo pubblico volentieri.

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