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Raoul Castro: un Comunista mediatore per ricomporre lo Scisma di Bisanzio

Il cristianesimo, come noto, in una forma alquanto diversa da quelle che oggi ha assunto, assurge a religione di Stato con l'imperatore Costantino, il quale arriva addirittura ad assumere la presidenza del Concilio di Nicea nel 325. E' questa la data che può essere assunta come quella della vera nascita di una profonda collusione tra cristianesimo e politica.

L'evento porterà ad una ristrutturazione della Chiesa stessa con riferimento l'impero: Primato del vescovo di Roma, struttura unitaria della gerarchia, ordinamento delle circoscrizioni eclesiali etc.. A portare a termine l'opera sarà Papa Leone (440-461). E' questa nuova struttura, quella che oggi conosciamo, ad essere causa di conflittualità sia con il potere temporale vero e proprio, sia all'interno della stessa Chiesa sino al giorno d'oggi. Bisanzio rifiuterà di accettarla mantenendo l' "ortodossia" alle comunità originarie e sarà scisma (a.D. 1054, separazione definitiva), Lutero la rifiuterà anch'egli e sarà di nuovo scisma (1517, affissione delle 95 tesi).

Ciò che è paradossale, facendo un balzo di secoli ed andando direttamente al Novecento, è che dopo che un Papa, tra l'altro dell'Est, Giovanni Paolo II, abbia fatto cadere il comunismo, l'URSS ed il muro di Berlino, sia adesso proprio un Comunista, Raoul Castro, ad essere mediatore tra cattolici ed ortodossi. Evidentemente tra Karl Marx e Gesù Cristo oltre a profonde e radicali divergenze c'è anche qualche comunanza. Un primo passo fondamentale è stato senz'altro lo storico abbraccio tra il grande rivoluzionario Fidel, il "Leader Maximo", ed il Papa. Era il 1998.

Il secondo passo il secondo abbraccio, questa volta con Benedetto XVI, il quale ha sia evidenziato la crisi del comunismo, ma al tempo stesso anche quella del liberal capitalismo foriero di sempre maggiori discrepanze sociali e povertà. Un altro passo importante ancora è stato il profondo avvicinamento di Fidel alla fede cattolica (vociferazioni parlano di una conversione) nonché la sua presenza e quella del fratello Raoul all'inaugurazione del primo seminario cattolico a L'Avana. Le strettisme relazioni preferenziali con Mosca, la salita al soglio pontificio di un Papa "latino", hanno dato un'altra mano. Anche a Cuba: la "dottrina sociale della Chiesa" è stata infatti la chiave di volta per il disgelo tra Cuba e gli USA e, alla visita di Raoul Castro in Vaticano, Papa Francesco dona al nuovo leader cubano una copia della sua "Evangelii Gaudium".

Un ruolo decisivo è stato anche quello svolto dai buoni rapporti di Vladimir Putin con l'ortodossia e l'incontro del Leader russo con Papa Francesco. Per coronare la faticosa e difficile maratona diplomatica occorreva infine un luogo neutro per l'incontro con il Patriarca Kyrill. Raoul Castro lo ha fornito con letizia: l'aeroporto di L'Avana, il 12 febbraio alle 14.

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