Raccolta firme per referendum su Lavoro e Pensioni, ma nessuno ne parla
È partita lo scorso 13 ottobre la raccolta di firme per il referendum per la tutela dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e l’abrogazione dell’articolo 8 della Legge Finanziaria n. 138 dell’agosto 2011. Dei quesiti, presentati in Cassazione l’11 settembre, sono promotori Idv, Sel, Pdci, Prc, Verdi, Fiom, componendi della Cgil (Cgil Lavoro e Società e la Cgil che vogliamo) e associazioni e della società civile come Alba e Articolo 21. (info qua).
L’importante proposta Referendaria si sta muovendo in ambito nazionale con attualmente circa 385.000 firme, ma ne servono ancora. In atto anche la raccolta firme per la proposta di referendum sulle Pensioni, proposta dal Partito della Rifondazione Comunista e appoggiata da numerosi soggetti, che attualmente in diversi territori e comitati raccoglie le firme assieme.
Due importanti temi che l’opinione pubblica sta oggi nascondendo e celando. La stampa nazionale non parla di questi argomenti. Programmi noti (Ballarò, Ultima Parola, Report, Che tempo che fa, Piazza Pulita, Servizio Pubblico) non mettono in discussione questi due importanti referendum nei loro salotti. Questa mancata pubblicità lascia che solo internet e solo i social network svolgano in compito informativo, ma non sempre basta. Non è immaginabile un Michele Santoro, con le sue note vicende con la Rai dove ha sempre preso spunto dallo Statuto dei Lavoratori, che non parla del Referendum Lavoro. In Italia si sposta l’attenzione per due mesi sulle primarie del PD, poi del centro destra e ora dei Grillini. Si parla in modo ampio del gossip della politica, degli scandoli per la quale non si può far altro che assistere e capire le dinamiche a fatto avvenuto e nulla viene fatto per promuovere e portare avanti una giusta causa a tutela dei lavoratori italiani e di tutti coloro che non hanno ancora un lavoro, complice anche il sistema pensionistico.
Volantini:
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