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Quei 10 euro per Santoro

Che Michele Santoro sia un bravo giornalista, capace di confezionare un prodotto televisivo altamente informativo e al tempo stesso di attrarre a sé il grande pubblico, lo abbiamo visto. I numeri parlano chiaro, e le critiche al confronto sviliscono. Il problema, però, è nato quando Santoro, per andare in onda col suo nuovo progetto “Comizi d’amore”, ha chiesto al suo pubblico un aiuto: 10 euro. In rete, quella su cui il giornalista fa principalmente affidamento, la maggior parte dei cori è d’approvazione. “Fatto”, “Tutta la vita per Santoro”, “Anche di più, te lo meriti” e via dicendo. Ma ce ne sono altri, invece, che quei dieci euro proprio non li vogliono sborsare. Sbagliato? No, giusto. Giustissimo. Sacrosanto. Se a uno gli pesano, quei dieci euro, gli pesano. C’è poco da sbraitare.

Ma facciamola breve: quello che fa perdere la bussola non è il negare il proprio contributo, ma alcune delle motivazioni che si accampano per non darlo. Proviamo a farne una rassegna: “Io sono uno dei tanti giornalisti precari, non ha mai parlato dei nostri problemi, e quando intervistato, ha glissato sull’argomento”. “Ha ricevuto una liquidazione milionaria dalla Rai, se lo paghi con quello, io sono precario”. “Già pago il canone Rai”. “Non ha mai parlato delle donne, quelle vere che tengono in piedi questo paese, ma sempre delle prostitute di Arcore”. “Quando Santoro prende il suo stipendio non lo viene a dividere con me”. “Ha i soldi della pubblicità, usi quelli”. “Perché mai dovrei pagare uno spazio in cui non si è mai parlato di violenza contro le donne, di criminalizzazione delle lesbiche, neppure di donne migranti che finiscono per fare le badanti o le prostitute”. “Io dieci euro li darei per Iacona, per Vauro, non per Santoro”. “Si è paragonato al tunisino che ha dato il via alle rivolte nel Maghreb, paragone irrispettoso, non merita i miei soldi”.

Quello che emerge è un quadro deprimente. Non per Santoro, s’intende, ma per coloro che si fanno specchio di scusanti sciapite e pelose per motivare la mancata offerta. Come se l’offerta fosse un dovere morale al quale, se non lo si adempie, bisogna trovare una giustificazione. Si può invece anche dire “No, non farò l’offerta perché non me la sento”, oppure “No, perché non mi va”. Risposte più che legittime, che si guardi o meno il programma. E al tempo stesso si eviterebbe di martoriare le letture degli altri con spiegazioni arrancate e goffe.

Perché il punto è questo. Credo che se sei un giornalista precario e hai bisogno che Santoro dia voce ai tuoi problemi, sia più che comprensibile, ma non per questo bisogna fargliene una colpa se non te la dà. La voce che chiedono (la minoranza certamente dei precari) a Santoro potrebbero usarla per urlare ancor più di quanto già facciano contro la Fnsi, l’OdG e la Fieg. Prendersela con un giornalista, seppur famoso, è un po’ come battere il basto invece dell’asino. E lo stesso discorso vale per le donne che non si sentono rappresentate, e per gli uomini, i lavoratori, gli studenti e via dicendo. Non è dando quei dieci euro a Santoro che si possono accampare pretese sul programma. Il “ti do i miei soldi ma tu poi parli dei miei problemi” è il classico ragionamento all’italiana per il quale, qualsiasi interesse si faccia, deve essere il mio interesse. Cadono a grappolo tutte le prosopopee sulla libertà dell’informazione, sul futuro della comunicazione e tutte le altre solenni parole di cui ci siamo ingozzati. Santoro è ricco, ha preso due milioni due dalla liquidazione. Quindi deve sganciare la grana, altro che battere cassa. Senza sapere se abbia contribuito al programma di tasca sua o meno, dato che non viene nemmeno presa in considerazione l’idea che l’abbia già fatto. Lo si dà per scontato, lui il borsello lo tiene al sicuro.

Comunque, il tempo delle ciance è finito. Santoro mette su un nuovo programma, senza un editore (per i meno esperti: un finanziatore) che gli copra le spalle (anche da rivalse dinanzi a un giudice). Lo volete aiutare? Se sì, bene, se no, bene lo stesso. Ma non ammorbateci con scuse avvizzite dal moralismo spiccio. Ad esso risulta preferibile persino la taccagneria.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.56) 11 ottobre 2011 10:50

    Ma io mi chiedo, se non volete dare i 10 euro a Santoro ok, ma perchè sbandierarlo ai 4 venti??? Non ne vedo alcun motivo se non per fare la solita, sterile, polemica.

  • Di (---.---.---.169) 11 ottobre 2011 11:46

    vuole fare televisione? se la faccia con i suoi soldini e gli sponsor che lo appoggeranno! Ma non si vergogna!

  • Di illupodeicieli (---.---.---.198) 11 ottobre 2011 12:04

    Si sbandiera perchè c’è libertà di pensiero : finchè uno può dire ciò che pensa ritengo sia giusto, se lo ritiene, di manifestare il proprio pensiero. Ci fu chi a suo tempo criticò Blondet e altri come la Randazzo che, come lui, di punto in bianco o con poco preavviso ma sempre dandone notizia, resero il proprio sito di informazione a pagamento: poco o molto che sia è una questione, secondo me, di principio. Se tu sei convinto che è necessario diffondere notizie e informazioni vere, se ,e oggi ancora di più, è indispensabile che alcune notizie passino e siano comprensibili da tutti, non puoi chiedere denaro per fornire informazioni che possono ,oltretutto, fare la differenza tra un paese che affonda e uno che risorge. A questo punto è preferibile chi,come Grillo ad esempio, quando fa spettacolo si fa pagare, ma ha anche un sito dove, mi pare per ora non si paghi nulla (a parte gli acquisti di dvd eccetera).Ancora meglio etleboro.org dove c’è un invito a fare donazioni in denaro ma,con la precisazione , di farlo solo se ci credi. Quanto invece agli italici motivi per non pagare o non voler fare donazioni, mi pare logico ,per me almeno, che uno come Santoro che non parla di alcuni temi e che non li vuole sfiorare proprio, una persona (non l’unica certo) che non lascia ai propri invitati (ad alcuni di certo) il tempo di completare e argomentare il proprio pensiero, non gli dò volentieri nemmeno un euro: ma gli lascio la libertà ovviamente di richiederne 10 o 100 o anche andare gratis su youtube oppure ospite magari da Grillo o dove vuole o lo vogliono.

    • Di L’olandese volante (---.---.---.251) 11 ottobre 2011 12:50
      L'olandese volante

      Mi sembra ovvio che c’è libertà di pensiero e il diritto a manifestarlo. La mia è una critica, provocatoria certamente, non sulla "legittimità" di un’opinione, ma sul "merito". Non ho scritto che chi ha certe idee le debba per forza tacere, semplicemente che possono risultare, a me e a chi la pensa come me, sgradevoli per determinati motivi o "meriti". Un’opinione, come tante altre, condivisibile o meno, e legittima come tutte le altre. Ma questo è l’abc dello scambio di idee. Per quello che riguarda il pagamento dell’informazione, beh se i giornali si pagano evidentemente un motivo c’è. Quando non si paga, vedi la free press, il risultato, in termini qualitativi, è per certi versi constatabile (anche se Santoro non ha imposto un pagamento, ha chiesto un aiuto, è diverso e, soprattutto, è facoltativo). L’informazione ha un costo, i giornalisti (non solo Santoro, ma tutto il suo staff che credo sia anche abbastanza corposo) non lavorano a gratis, anche se sono convinti che "è necessario diffondere notizie e informazioni vere" e che "è indispensabile che alcune notizie passino e siano comprensibili da tutti". Sinceramente non so nemmeno quanto costi mettere su un programma di informazione, e se Santoro sia in grado da solo di sostenerne le spese. Nè se i dieci euro vadano a riempire le buste paga dei collaboratori o a finanziare direttamente il programma. E poco mi interessa. Detto questo, se a uno non piace Santoro e il suo modo di fare informazione, è un altro paio di maniche. E gode di tutta la comprensione di questo mondo. I gusti son gusti. A presto!

    • Di daddo (---.---.---.141) 15 ottobre 2011 00:19

      possono risultare sgradevoli a te e a chi la pensa come te per determinati motivi o "meriti"? poverino! facciamo da bravi su...:))

  • Di illupodeicieli (---.---.---.198) 11 ottobre 2011 14:55

    Purtroppo non sono riuscito a mettere bene l’accento su un punto che reputo importante: se c’è un’emergenza, se vedi o credi che il tuo paese sia in difficoltà, non fai un sito a pagamento in cui segnali i pericoli o le emergenze, ma con in quinto potere ti affacci alla finestra e urli, gridi e avverti tutti del pericolo. Metafore a parte è lì il succo a mio parere. Un po’ come quelli che vanno "gratis" alle trasmissioni Rai. Perchè non danno il loro cachet ai cassaintegrati o meglio ancora a chi non ha lavoro o ha gli assegni in protesto? Se qualcuno lo ha fatto tanto di cappello. Vedi condivido che ognuno faccia quello che vuole e crede ma se dice o dicesse che vuole aiutare e fare il bene di..., dare voce a..., non deve chiedere: e questo vale per Santoro e per chi,nel web, chiede denaro. Un conto è se puoi e vuoi dai: un altro, e potrei parlare per esperienza personale, è chiedere denaro per fornire informazioni vitali o necessarie.

  • Di Diana Orefice (---.---.---.143) 11 ottobre 2011 17:34

    Ciao! Credo che l’articolo sia interessante, e condivido quello che pensi. Posso sapere dove hai trovato questo tipo di commenti?

    • Di Il Gufo (---.---.---.35) 12 ottobre 2011 01:09

      Ovunque immagino.
      I soldi necessari a trasmettere Santoro li può prendere dove meglio crede, la scelta di chiamare ad uno sforzo il suo pubblico non è unica al mondo ma va presa per quel che è: un interessante esperimento di finanziamento (a questi livelli di notorietà, perlomeno).
      Il solito furbacchione come dirà "Il Giornale"? Un coraggioso giornalista come dirà Santoro di sè? Non lo so e non mi interessa: è un po’ presto per dare giudizi su un programma che ancora non esiste.

    • Di L’olandese volante (---.---.---.228) 12 ottobre 2011 14:57
      L'olandese volante

      Ciao Diana, di commenti così ne trovi un po’ ovunque. Se hai, ad esempio su facebook, i raccoglitori di informazioni (tipo Informarexresistere), lì ne trovi a iosa. Altrimenti, basta che cerchi su Google, troverai molti blog che negano il loro sostegno con motivazioni assurde (l’ultima l’ho letta ieri: Perchè dare 10 euro a Santoro quando con quei 10 euro si può adottare un bambino a distanza?). Carina questa, no? smiley Ciao

  • Di (---.---.---.71) 12 ottobre 2011 10:56

    Non darò i 10 euro a Santoro, non perchè non parla dei MIEI drammi, ma perchè parla troppo dei SUOI (a parte che come eurodeputato non ha fatto niente...). Il punto è che nelle sue trasmissioni è troppo palese, la sua personale acredine - giustificata, per carità - nei confronti di Berlusconi, ma l’anno scorso ogni puntata sul Bunga Bunga mentre in Italia c’erano mille altre problematiche... Non condivido, quindi, il taglio dell’articolo: non sono un disoccupato in cassa integrazione, nè una donna dell’est costretta a prostituirsi, nè una madre di figlio handicappato, nè un precario della scuola, ma se Santoro parlasse di più di questo, non mi dispiacerebbe affatto. Un contributo lo darei, volentieri, alla Gabbanelli, la Gruber, la Dandini, la Busi e tanti altri ghettizzati ma che hanno più dignità e non starnazzano ai 4 venti la loro "disoccupazione forzata" - costata a noi contribuenti (perché non ammettere che dà fastidio? ) 2 milioni di euro. 

    • Di L’olandese volante (---.---.---.228) 12 ottobre 2011 15:16
      L'olandese volante

      Io capisco che possa dare fastidio il fatto che abbia preso due milioni di liquidazione. Il ragionamento che fate è questo: si è messo in tasca due milioni di euro nostri, di noi contribuenti che paghiamo il canone. Il vostro ragionamento si ferma qua. Non continua così: Ha avuto due milioni di euro di noi contribuenti, ma a noi contribuenti ha fatto guadagnare 100 volte tanto con il suo programma. Perchè i soldi guadagnati da Annozero vanno alla Rai, e la Rai è dello Stato, e lo Stato siamo tutti noi contribuenti. Quanti di questi soldi vengano poi spesi di nuovo per l’interesse dello Stato, e quanti invece rimangano nelle tasche dei dirigenti Rai e i loro sodali della politica, a voi non interessa, o interessa meno. Santoro ha preso due milioni di liquidazione, e anche se sono un centesimo (un centesimo è un eufemismo, s’intende) di quanto ci ha poi restituito, non importa. Sono sempre due milioni. Quando Santoro parla dei SUOI problemi, cioè di sradiracare la politica dalla Rai, in realtà non parla dei suoi problemi. Parla dei nostri. Ma a voi interessa soltanto che ha preso due milioni. E fate il gioco dei politici che intanto mangiano sulle nostre spalle .

    • Di daddo (---.---.---.141) 15 ottobre 2011 00:23

      "Ha avuto due milioni di euro di noi contribuenti, ma a noi contribuenti ha fatto guadagnare 100 volte tanto con il suo programma" beh, questa è proprio buona, complimenti!

  • Di daddo (---.---.---.141) 15 ottobre 2011 00:48

    beh, tralasciando il fatto che se devo commentare l’articolo posso solo dire che mi pare una bella dichiarazione d’amore verso Sant’Oro annessa di difesa (e promozione) d’ufficio della sua legittima (per carità!) richiesta - a te piace Sant’Oro? e che male c’è? dagli pure non cento ma centomila volte cento i 10 euri richiesti! - per contravvenire alla tua massima morale del non dire perché non si danno i dieci euro: non me li ha chiesti, non lo ha potuto fare perché non lo seguo, e son contento così, anche di non trovarmelo davanti sulla rai (peccato solo per la sigla, quella mi piaceva). Così con quei dieci euro forse ci vado al cinema, forse, perché no, ci adotto un bambino a distanza che di sicuro è meglio, li do a chi strimpella all’angolo della strada per regalarmi un emozione, o ci compro anche le gomme americane, ma a Sant’Oro anche no. Ecco gabbato il tuo veto. Ahia, ecco nutrito ulteriormente un "quadro deprimente", omammamia! Che povertà di cuori! ... A olandese... Ma ci faccia il piacere! 

  • Di L’olandese volante (---.---.---.215) 15 ottobre 2011 13:32
    L'olandese volante

    Ma di quale veto parli? Prima di scrivere sarebbe il caso di imparare a leggere. Caro daddo, dopo questo commento, altro che povertà di cuori. C’è povertà di argomenti. Adesso scusami devo andare. Vado all’angolo della strada ad ascoltare chi strimpella per regalarmi un’emozione. (Grasse risate)

    • Di daddo (---.---.---.125) 16 ottobre 2011 13:39

      Ridi ridi che la mamma ha fatto i gnocchi! :)) e sì, allora parlo di "veto" (con le virgolette, sta bene?) moralistico e auto-censorio che col tuo articolo chiedi a chi oserebbe esprimere le sue motivazioni contro il dare 10 euro a Sant’oro, per non turbare te e chi la pensa come te. E ricordati magari, oltre che al Sant, di dar qualcosa anche a chi strimpella, se ti piace...

  • Di (---.---.---.39) 17 ottobre 2011 01:07

    Caro Daddo, ma che vai blaterando? Ma di quale veto autocensorio e moralistico stai parlando? La mia era solo una critica a certe motivazioni addotte, espressa in termini provocatori, ma non mi verrai mica a dire che sto minando il principio costituzionale della libera manifestazione del pensiero? Capisco che tu voglia attribuire un significato tutto tuo a quello che leggi, ma perdonami se te lo faccio notare, il risultato è davvero ridicolo. 


    Comunque, domani, di buon mattino, mi spoglierò di tutti i miei averi e, come San Francesco insegna, li regalerò ai bisognosi, iniziando una nuova vita, basata sulla beneficenza più integralista. Ma che avido quel Santoro, a chiederci dieci euro per la sua trasmissione. Ma non lo sa che con dieci euro si può adottare un bambino a distanza? Oppure si può strappare un sorriso a chi suona agli angoli della strada per "regalarci un’emozione"(questa è troppo bella, andava ripetuta). Vuole certamente impedirci di fare del bene, Santoro è il male. Grazie Daddo per avermi aperto gli occhi (e anche per le grasse risate). smiley

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