Quando potrò andare in pensione?

La politica, che coerentemente alla sua pochezza non sa dare risposte efficaci ad alcuna delle istanze dei cittadini, se ne frega sia di aumentare gli stipendi degli italiani adeguandoli al caro prezzi, sia di varare una riforma previdenziale che conceda a tutti i lavoratori la possibilità di godersi qualche anno in più di pensione, riportando l’età pensionabile a 65 anni e l’assegno sullo stesso livello retributivo delle ultime buste paga.

La politica declina ogni responsabilità sull’argomento con la solita litania del debito pubblico, dei conti pubblici, del calo demografico, della vita media che si sarebbe allungata, ecc, ecc.

Comunque, l’orientamento di chi sta al governo – oggi la destra e domani la sinistra, tanto fa lo stesso –  è che le pensioni saranno sempre meno “ricche” e si otterranno sempre più “in là nel tempo”, ad un’età che sarà inevitabilmente più avanzata e prossima agli alberi pizzuti, alias camposanto!

Insomma, dall’alto dei loro stipendi d’oro, dei loro privilegi e dei loro vitalizi da nababbo, i signori politici, i partiti, i sindacati e compagnia cantando sperano di portarci quanto prima al camposanto pur di non pagarci una pensione decente e dignitosa!