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Questo governo non farà mai la legge elettorale, Berlusconi non vuole

Questa volta non si può fare lo scarica barile. Nessun partito può addossare all’avversario la responsabilità della mancata riforma della legge elettorale. Questa volta il colpevole di questo vulnus, di questo ennesimo schiaffo ai cittadini, ha un nome e cognome. La legge Calderoli favorisce i vincitori, e danneggia gli sconfitti. Secondo i sondaggi il PDL è il vincitore delle prossime elezioni,e come tale ha tutto l'interesse ad affossare la riforma elettorale.

Nella presentazione del programma dei cento giorni, Letta ha annunciato di voler procedere in tempi rapidi, ad un a nuova legge elettorale, per ristabilire la normalità della dialettica democratica.

Non esiste solo l’emergenza economica ma anche l’emergenza istituzionale.

All’annuncio di Letta, ha fatto seguito quello della Finocchiaro, che ha promesso, entro pochi giorni, la presentazione di un DDL che abroga la legge Calderoli e ripristina il “mattarellum”.

Ma questi propositi sono stati subito stoppati da Schifani, Quagliariello e Brunetta, con motivazioni pseudo dottrinali.

Prima le riforme costituzionali, e poi la legge elettorale.

Bisogna prima stabilire quale riforma istituzionale viene approvata, quella francese presidenziale o quella tedesca proporzionale, e poi fare la legge elettorale.

Il partito democratico propone di ripristinare subito il "mattarellum", e poi con calma definire una legge elettorale raccordata alla forma di governo.

Le motivazioni del PDL sono fondate sul nesso tra la legge elettorale e la forma di governo, nesso che non è ostativo al varo di una clausola di salvaguardia diretta ad evitare, in caso di improvvisa caduta del governo, il voto con il porcellum.

È vero, la legge elettorale si modella in funzione delle forme di governo, ma ciò serve ad ottimizzarla, e non è condizione che impedisce la sua emanazione.

Il fatto è che Berlusconi non vuole il varo di questa riforma. Il cavaliere è avanti nei sondaggi, pensa di vincere le prossime elezioni e non si priverà mai dei vantaggi offerti dal “porcellum” al vincitore.

Peraltro non corre il rischio di vincere, e non governare. Il PDL ha una riserva di voti in Lombardia, Veneto e Sicilia, che gli consente di avere la maggioranza al Senato e quindi di governare in caso di vittoria.

E d’altra parte, prima delle elezioni, è probabile che Napolitano si dimetta, dando il via alla procedura per la nomina del nuovo presidente.

Con il “porcellum” il PDL riceverà alla camera un forte premio di maggioranza, che gli permetterà di controllare le elezioni del capo dello stato.

L’abrogazione della legge Calderoli gli sottrae questo potere. E il cavaliere non intende farne a meno. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.46) 16 maggio 2013 18:09

    Non cambierete la legge elettorale, non farete una legge anticorruzione seria, della riforma della giustizia manco a parlarne, pensare poi alle riforme della costituzione con Berlusconi fa venire i brividi, MA ALLORA CHE CI STATE A FARE AL GOVERNO CON BERLUSCONI????????????

    Per venti anni sono stato ricattato dai dirigenti del PDS, DS,PD e costretto a votare con la paura di Berlusconi gente politicamente inqualificabile. Occhetto, Prodi, Rutelli, Prodi, Veltroni e Bersani, ORA BASTA. Alle prossime se c’è ancora il gruppone di oligarchi alla guida del PD sarai solo tu caro Pignata a votarli.

  • Di (---.---.---.250) 16 maggio 2013 18:22

    La legge elettorale si potrebbe fare benissimo!!! Basterebbe che Grillo la smettesse di recitare e si calasse nalla realtà del Paese. Le sciocchezze le dica sul palcoscenico di Sanremo. Aveva una grande opportunità quella di fare il Governo mettendo all’angolo Berlusconi. Invece, lo ha aiutato a ritornare al Governo.
    Sai caro Grillo quanti hanno maledetto il momento in cui ti hanno votato? Moltissimi e sono sempre di più.
    E’ lecito chiedersi se in effetti l’inciucio lo aveva fatto lui con il Berlusca. I fatti lo dimostrerebbero.

    • Di (---.---.---.61) 17 maggio 2013 09:22

      Povero ingenuo! ma tu veramente pensi che Grillo sia interessato a cambiare il porcellum??!!??

      Il porcellum è l’unica legge elettorale che gli consente di tenere sotto ferreo controllo i suoi parlamentari . Visto che sei così ingenuo provo a spiegarti: un parlamentare che per farsi eleggere ha dovuto mettere insieme un bel pò di voti e preferenze nel suo collegio difficilmente si fa mettere i piedi in faccia da un estraneo che sta fuori il parlamento. Un tale parlamentare può facilmente ritenere che i voti presi nel suo collegio sono suoi e - se messo alle strette - può sempre giocarseli in altre partite. Chi invece per diventare deputato deve essere nominato dal capo non si metterà mai contro il capo, E’ in queso aspetto la profonda incostituzionalità del porcellum, altera i poteri tra i diversi rami istituzinali e rende i parlamentari non più "senza vincolo di mandato".

      Il porcellum è l’unica legge elettorale che gli può consentire di avere una maggioranza parlamentare.

      Queste considerazioni valgono ancora di più per Berlusconi.

      Credo che questa infame legge elettorale ce la terremo ancora per tanti anni.

      Se i parlamentari del PD fossero uomini e non quaquaraquà potrebbero utilizzare la maggioranza assoluta alla camera per approvare un bel gruppo di leggi e mettere poi Grillo e Berlusconi di fronte all’alternativa di bocciarle al senato :

      una legge elettorale a doppio turno - l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e loro giornali - l’abolizione della ex Cirielli - il ripristino del falso in bilancio - la riforma della giustizia - una legge anticorruzione - ecc. ...

      cadrebbe il governo e andremmo alle elezioni ... ma da un punto di forza e da vincenti

      Ma questo è un sogno peché il PD ha dei parlamentari che sono degli autentici QUAQUARAQUA’

      Alle prossime elezioni ricordatevi di non votarli, votate scheda bianca, solo così ce li possiamo togliere dai piedi.

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