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Protocollo Gelmini-La Russa: il progetto per fascistizzare la scuola

Il progetto Gelmini-La Russa per irregimentare le scuole: un programma "Allenati per la vita" nel quale vengono dati i primi rudimenti di una vita finalmente paramilitare e compiutamente fascista. A noi!

Non ci dimentichiamo di nulla, vero? No, perché pare che il ministro Gelmini e il ministro La Russa abbiano dato vita a un protocollo d’intesa che istituirà dei corsi di tecniche e allenamenti fascistoidi e paramilitari nei licei definito “Allenati per la vita“. Un’offerta per studenti delle scuole superiori che “fa credito”, che dovrebbe includere “percorsi ginnico-militari“, tiro al bersaglio con arco e pistole (ad aria compressa), e che li costringerà a dividersi in “pattuglie” – da quanto si legge nell’agguerrita circolare – e a farne dei soldatini.

Nella presentazione del progetto della Regione Lombardia non ci si dimentica – tra mille perle e perline – delle nozioni di “cultura militare“, “difesa nucleare“, “mezzi dell’esercito”, “superamento ostacoli” e l’indispensabile “sopravvivenza in ambienti ostili“. Tutte discipline da saggiare, poi, in una tenzone provinciale nella quale “lepattuglie devono affrontare” prove “strutturate come situazioni e simulazioni e richiedono ai concorrenti un approccio di squadra, capacità di analisi e competenze pratiche”. La giusta risposta ministeriale alla questione-Adro. A noi!
U‘

Commenti all'articolo

  • Di Morrissey (---.---.---.144) 25 settembre 2010 01:16
    Morrissey

    Il grande guaio è che ci possono essere due pareri discordanti sulla faccenda. A me, come a te, ricorda certamente l’ONB fascita, l’insediamento, anzi, peggio, la penetrazione del governo nelle scuole, e quindi, nei giovani e nelle loro famiglie. La tecnica usata porta alla depersonalizzazione dell’individuo tramite la sua identificazione in un gruppo, per giunta "militare". E credo altresì, che, mascherata da "attività extrascolastica positiva" questa iniziativa miri a togliere tempo per pensare all’individuo stesso, con il fine che non si accorga di ciò in cui essa consiste realmente. Ma questo è solo un mio parere. Certo, presentata così sembra innocua, ed il parere di tanti potrebbe concordare con ciò che il ministro si aspetti che concordi, cioè con un esempio di attività utile a formare il ragazzo e la ragazza ad una vita " migliore e giusta" secondo i criteri di giusto o sbagliato, ovviamente, imposti dallo stato.

    • Di (---.---.---.163) 4 ottobre 2010 14:58

      Il vero guaio è che un’eventuale formazione militare deve essere fornita dopo la maggiore età e conferendo consapevolezza e responsabilità all’eventuale militare,
      non è concepibile una formazione militare che insegna ad usare un fucile ma non quando è veramente necessario adoperarlo, non può e non deve essere inteso come un divertimento,........e sinceramente la circolare in oggetto a mio parere commette proprio quest’orrore (non ho sbagliato a digitare, lo considero un atto orrendo....) poi ci troveremo tanti giovani immaturi in grado di spararci addosso senza che siano veramente consapevoli di cosa stanno combinando, e vogliono farci credere che è contro il bullismo? ma per piacere!
      purtroppo il pericolo di creare dei fanatici è molto forte.........meglio allora le discipline orientali che educano alla difesa solo alla difesa non armata....
      Perchè non introdurre nelle scuole dei corsi di difesa personale e di educazione sessuale contro abusi di prepotenti, stupratori, e adescatori vari? non sarebbe meglio favorire la consapevolezza della necessità del rispetto di se stesso e dell’altro in una società che desidera essere definita "civile" prima di diffondere la cultura della guerra?

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