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Proposto indulto per politici catalani in prigione

Nel 2017 il governo locale della Catalogna propose un referendum per l'indipendenza. Il referendum venne dichiarato incostituzionale dal governo centrale. Il referendum si tenne e il risultato venne dichiarato nullo da Madrid, che mandò un commissariamento. I politici vennero accusati di sedizione e mandati in galera. Adesso il governo ha proposto un indulto.

Nel 2017 i rappresentanti del governo catalano in Spagna hanno organizzato un referendum per chiedere l'indipendenza dalla Spagna. Il referendum dichiarato nullo dal governo centrale ebbe luogo con una partecipazione della metà degli aventi diritto al voto e una vittoria del si.

Il governo centrale dichiarò nullo il risultato del referendum e commissariò la regione.

Sul piano internazionale l'Unione europea nelle persone di Juncker - presidente della commissione - e Tajani - presidente del parlamento europeo - dichiararono che era una faccenda interna alla Spagna.

La Spagna successivamente portò in tribunale gli autori del referendum e li condannò a pene detentive dai nove ai tredici anni. Alcuni fuggirono all'estero, dove sono rimasti chiedendo asilo politico e sperando di non essere estradati. Naturalmente, nell'indifferenza di Unione Europea e Nazioni Unite.

Il governo di Madrid per le persone che sono in carcere ha proposto l'indulto che prevede la scarcerazione immediata a condizione che il reato non si ripeta.

Naturalmente da parte di diversi opinionisti si è posto il problema se era giusto il carcere per un reato politico in un paese democratico e membro dell'Unione europea e si può far fatica a capire perché si propongono sanzioni ad altri paesi dell'Unione che non hanno mandato in prigione nessun oppositore, e non si è proposta nessuna sanzione nei confronti del governo spagnolo.

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