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Primarie USA: tutti i numeri del New Hampshire

Sanders vince per pochi punti su Buttigieg, ma anche Klobuchar ottiene un buon risultato. Male Warren e Biden che non prendono delegati.

di Alessio Vernetti

Sanders vince – seppur per poco – le primarie Dem in New Hampshire. Si tratta del secondo appuntamento del lungo percorso che terminerà ad agosto con la convention democratica, nella quale sarà ufficializzato in nome dello sfidante di Donald Trump alle elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre.

Abbiamo visto cosa era successo in Iowa: il complesso meccanismo dei caucus e il mancato funzionamento di un’applicazione per smartphone hanno complicato la diffusione dei risultati, anche se alla fine ha vinto Sanders nel voto popolare e Buttigieg nel numero dei delegati. In New Hampshire, il meccanismo di voto è molto più semplice: si sono infatti svolte delle primarie semi-aperte, nelle quali, in altre parole, hanno potuto votare solo gli affiliati al Partito Democratico.

Con lo scrutinio ormai all’87%, il senatore del Vermont Bernie Sanders avrebbe ottenuto il 25,7% dei voti validi. Poco più indietro, l’ex sindaco di South Bend Pete Buttigieg avrebbe raccolto – anche sull’onda del suo exploit in Iowa – il 24,4% delle preferenze. A chiudere il podio del New Hampshire ci sarebbe la senatrice del Minnesota Amy Klobuchar, che ottiene un risultato nettamente migliore se paragonato ai sondaggi precedenti le primarie (19,8%).

Vanno invece male, in New Hampshire, la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren (9,3%) e soprattutto l’ex vicepresidente Joe Biden (8,4%), che già in Iowa aveva ottenuto un risultato nettamente inferiore a quanto stimato dalla gran parte delle rilevazioni pre-caucus.

Primarie in New Hampshire: i candidati con più del 2% dei voti validi (scrutinio all’87%)

Fonte: New York Times

Tuttavia, in vista della convention di Milwaukee di agosto, quello che conta è il numero di delegati che ogni candidato riesce a ottenere. In particolare il New Hampshire, per via del suo esiguo peso demografico, mette in palio 24 delegati “pledged”, cioè legati al voto delle primarie, e 9 “unpledged”, ossia slegati dal voto diretto.

Per ottenere dei delegati “pledged”, occorre raggiungere il 15% dei voti o a livello di congressional district o su base statale. In base ai suffragi espressi, dunque, sono solo tre i candidati che sono riusciti a spartirsi questi 24 delegati: Sanders e Buttigieg, per via del ristretto scarto tra loro, ne avrebbero 9 ciascuno, mentre Klobuchar otterrebbe i restanti 6.

Sommando questi delegati a quelli ottenuti in Iowa, dunque, osserviamo un testa a testa tra Buttigieg e Sanders, con il primo che avrebbe un delegato “pledged” in più rispetto al secondo. Staccati Warren (8), Klobuchar (7) e Biden (6).

Delegati totali assegnati in Iowa e New Hampshire

Fonte: NPR

Stando a FiveThirtyEight, peraltro, le chances di Sanders di ottenere almeno la metà dei pledged delegates totali nella convention di agosto sarebbero diminuite dopo il voto in New Hampshire. Al contrario, crescerebbero le possibilità che nessuno dei candidati raggiunga tale quota.

Fonte: FiveThirtyEight

Fin qui i risultati. Ma proviamo ora a capire, attraverso gli entrance poll di Edison Research relativi al New Hampshire, come hanno votato gli elettori Dem del New Hampshire.

Sanders raccoglierebbe più consensi tra gli uomini piuttosto che tra le donne, tra le quali il candidato più votato sembrerebbe essere Buttigieg. Per quanto riguarda l’età, invece, il candidato più anziano (Sanders) sarebbe votato in massa dai più giovani, al contrario di Buttigieg e Klobuchar.

Per quanto riguarda il titolo di studio, Klobuchar andrebbe meglio tra i laureati, mentre Sanders avrebbe ricevuto più voti dai non laureati. Per Buttigieg, invece, non ci sarebbero significative differenze a livello di titolo di studio.

Anche il reddito sembrerebbe essere una variabile importante: man mano che esso aumenta, infatti, diminuirebbero i voti per Sanders e aumenterebbero quelli per Buttigieg e Klobuchar.

I buoni risultati di Buttigieg e Klobuchar si spiegano anche con il fatto che essi avrebbero raccolto maggiori consensi tra gli elettori che hanno deciso chi votare solo negli ultimi giorni (rispettivamente il 30% e il 23%).

Per quanto riguarda infine i temi che spingono verso un candidato piuttosto che un altro, si osserva come la sanità e le diseguaglianze nei livelli di reddito siano centrali per Sanders, mentre per gli elettori di Buttigieg le key issues sarebbero il cambiamento climatico e la politica estera.

Questo secondo appuntamento della corsa Dem alla nomination si conclude qui: non ci resta che darvi appuntamento al 22 febbraio con i caucus del Nevada.

 

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