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 Home page > Attualità > Economia > Portare l’Iva in detrazione? Allora è meglio eliminarla

Portare l’Iva in detrazione? Allora è meglio eliminarla

Sento sempre più persone affermare: "Se anche noi potessimo detrarre l'IVA, come fanno le aziende, allora sì che chiederemmo la fattura". E allora lasciatemi fare una semplice considerazione matematica.

L'azienda "alfa" produce un mobile e lo vende al grossista a 100 euro + IVA (21). 

Fatturando 121 (100 più il 21 per cento di IVA), incassa 100 e 21 li versa allo Stato; dopo questo primo passaggio lo Stato incamera 21 euro.
 
Il grossista vende quel mobile al distributore e lo vende a 200 euro + IVA (42),
fatturando 242 (200 più il 21 per cento di IVA). Incassa 200, detrae 21 di Iva pagata al produttore e versa gli altri 21 euro allo Stato; dopo questo secondo passaggio lo Stato incamera altri 21 euro, quindi arriva ad un totale di 42.
 
Il distributore vende quel mobile al negoziante e lo vende a 300 euro + IVA (63)
fatturando 363 (300 più il 21 per cento di IVA): incassa 300, detrae 42 di Iva pagata al produttore e versa gli altri 21 euro allo Stato. Dopo questo terzo passaggio lo Stato incamera altri 21 euro, quindi arriva ad un totale di 63.
 
Il negoziante vende quel mobile al consumatore e lo vende a 500 euro + IVA (105), fatturando 605 (500 più il 21 per cento di IVA).
 
Incassa 500, detrae 63 di Iva pagata al produttore e versa gli altri 42 euro allo Stato; dopo questo secondo passaggio lo Stato incamera altri 42 euro, quindi arriva ad un totale di 105.
 
Alla fine tutta l'Iva incassata dallo Stato nei vari passaggi (105) è esattamente quella pagata dal consumatore (l'Iva infatti la paga sempre e solo il consumatore finale).
 
Se noi permettessimo al consumatore di portare l'Iva in detrazione, significherebbe che lo Stato dovrebbe rimborsare al consumatore quei 105 euro di Iva.
 
Ma allora tanto varrebbe eliminare l'Iva, perché tra versamenti e detrazioni il risultato finale, per lo Stato, sarebbe pari a zero!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.82) 19 gennaio 2012 14:01

    la questione che poni è indiscutibile; ma è altrettanto indiscutibile che questo sistema è all’origine di una coincidenza di interessi fra venditore (il negoziante di mobili, nel tuo esempio) e il cliente. Quest’ultimo vuole risparmiare; il negoziante gli propone una vendita a nero. Con questo il cliente risparmia l’iva (21%) e il negoziante risparmia l’IRPEF (cioè - più o meno - un quaranta per cento del suo utile: 200 euro nel tuo esempio pari a circa 80 euro di IRPEF). Ma non potendo avere a carico bolle di consegna per quel mobile il negoziante impone al distributore (che lo impone al grossista, che lo impone al produttore, che lo impone ai suoi fornitori) una consegna "a nero". In ogni passaggio l’iva non appare più e ogni singolo passamano avrà risparmiato il suo 40% di irpef (più irap e imposte comunali eccetera). Fai il calcolo tu quanto può costare allo Stato cercare di incassare quei 105 euro di iva.
    L’unica seria battaglia contro l’evasione fiscale è spezzare la coincidenza di interessi fra venditore (o prestatore d’opera o autonomo) e cliente, facendola diventare un conflitto di interessi. E’ quello che succede negli USA se non sbaglio. E se lo fanno loro perché noi non riusciamo a inventarci (o a copiare) un sistema simile ? Perchè vogliamo continuare a seguire una specie di moralistica educazione civica quando in Italia ha poche possibilità di riuscita ?

  • Di paolo federici (---.---.---.162) 19 gennaio 2012 14:19
    paolo federici

    negli USA tutto è fatturato, anche perché l’idea del "nero" proprio non esiste (e se uno viene scoperto ad incassare soldi in nero c’è la galera.)

    Vogliamo fare i controlli?
    Basta andare nelle case e chiedere: "scusi, vedo che ha un bel divano. Mi mostra la fattura?"
    Se la fattura non salta fuori significa che VENDITORE e COMPRATORE hanno truffato lo Stato.
    Il problema è che siccome la MAGGIORANZA degli italiani NON chiede mai la fattura (preferisce diventare complice, usufruendo di uno sconto) ecco che la politica non prenderà mai provvedimenti contro la maggioranza, visto che in democrazia la maggioranza (qualunque cosa faccia) ha sempre ragione.
    smiley
    Paolo
  • Di (---.---.---.172) 19 gennaio 2012 21:16

    Si sente spesso dire che "negli Stati Uniti si scarica tutto" e percio’ non ci sarebbe il nero. Lei fa un po di confusione in quanto l’IVA é solo una parte delle imposte pero’ in fondo ha colto il punto: se tutti i consumatori scaricassero tutto quasi nessuno pagherebbe piu’ imposte perché le imposte andrebbero pagate solo sulla quota di guadagni che non verrebbero spesi, cioé i risparmi.


    A parte che molti (a cominciare da me) risparmiano ben poco, perciò il gettito fiscale sarebbe già in via naturale bassissimo. Inoltre ammesso che io a fine anno abbia un saldo positivo, cioé un risparmio, faro’ di tutto per spendere anche quelli (magari acquistando un bene rifugio, facilmente rimonetizzabile) e quindi nessuno pagherebbe piu un Euro di tasse. Bello, se fosse possibile, peccato che lo stato ha bisogno di un gettito per pagare stipendi e servizi e questi soldi non crescono sugli alberi!

    Infine non é intelligente tassare i risparmi perché i risparmi costituiscono anche un ammortizzatore sociale: se uno non avesse risparmi lo stato - cioé la collettività, cioé tutti noi - si troverebbe a dover provvedere per salvare la pelle al contribuente spendaccione

    Insomma questa faccenda di scaricare tutto (che sovente si sente) é un’enorme sciocchezza che mette solo in luce la scarsa cultura economica degli Italiani.

    Infine al signore che vorrebbe farmi tenere lo scontrino del divano vorrei chiedere se sta delirando. Dovrei tenere un archivio di ogni singolo oggetto che acquisto? ma si rende conto di quanto lavoro comporterebbe?
    • Di paolo federici (---.---.---.204) 21 gennaio 2012 19:56
      paolo federici

      non c’è bisogno di TENERE un archivio di ogni singolo oggetto che si acquista

      Basta fare gli acquisti con la CARTA DI CREDITO e l’archivio degli acquisti è contenuto nell’estratto conto (non credo che sia così difficile tenere un ESTRATTO CONTO ANNUALE ..)
      smiley
      Altrimenti, come si fa ad accertare che chi vende faccia la fattura (e, soprattutto, che poi la registri ... e ci paghi le tasse?)
      Vi do due numeri molto semplici: lo stato incassa in un anno circa 400 miliardi di tasse.
      200 sono tasse dirette (trattenute sugli stipendi e tasse sugli utili delle aziende) e 200 sono tasse indirette, soprattutto IVA.
      Dei 200 di tasse dirette, 170 vengono dagli stipendi e 30 dalle aziende
      Vi pare logico che, la stragrande maggioranza delle tasse, la paghino gli stipendiati ed i pensionati?
      Meditate, gente ... meditate!
  • Di (---.---.---.11) 20 gennaio 2012 02:13

    Forse ho capito male, oppure sono ignorante, ma la detrazione dovrebbe operare abbattendo l’imponibile, quindi l’IRPEF, della percentuale di tassazione corrispondente allo scaglione maggiore in cui ricade il livello di reddito di ciascun contribuente.
    In altre parole, nel caso in esame, il minor gettito per lo Stato non sarebbe di 105 euro, cioè dell’intera quota di IVA gravante sul bene trattato, bensì solo della quota di minore tassazione calcolata sull’imponibile di quel contribuente. Ad esempio, il recupero di imposta di un contribuente con un imponibile di 15.000 euro,sarebbe di 24,15 euro, cioè del 23% secondo gli attuali scaglioni.

  • Di (---.---.---.240) 30 giugno 2012 11:06

    il tuo ragionamento fatto di numeri è giusto, soltanto che forse dimentichi che la maggior parte dei problemi economici legati all’Italia vengono da evasione fiscale e lavoretti fatti in nero, spesso da persone professionalmente zero, ma che vengono chiamate perchè ci fanno risparmiare....a discapito di professionisti che si vedono ridurre il lavoro e sono sempre più spesso costretti a chiudere un’attivita legale per entrare nel mondo dell’evasione...non sono forse tutti soldi in meno che entrano allo stato e che quindi noi cittadini dobbiamo far rientrare in altri modi? mi sembra che così il consumatore paghi 2 volte.
    In realtà il rimborso dell’iva, oltre al logico vantaggio di far costare meno qualunque bene e servizio, servirebbe per eliminare quella selva di ladroni che si arricchiscono a discapito di chi, con grandi sforzi, vuole lavorare nella legalità.
    Un esempio: mi faccio fare un preventivo per mettere a norma e sicurezza l’impianto elettrico di casa, viene la ditta specializzata che rilascia fattura con tanto di certificazioni di sicurezza e garanzie. Mi chiede 100. Contatto poi una persona che, lavorando senza fattura, scende a 85/90....ottimo, un bel risparmio...sembrerebbe
    Il problema è che: intanto non entrano soldi allo Stato perche questa persona non fattura, seconda cosa, non essendo un lavoratore in regola, non ho alcun attestato di sicurezza nè garanzie da impugnare in caso di problemi eventuali, oltre al fatto che il rimborso dell’iva ci consentirebbe di risparmiare ancora di più del fantomatico risparmio che ci farebbe il prestatore d’opera. E questo accade più o meno in ogni campo economico. un esempio pratico con prezzi reali: ho dovuto fare una risonanza magnetica in uno studio privato: mi hanno detto "con fattura 80, senza fattura70....il rimborso dell’iva, che per le spese sanitarie esiste, mi ha permesso di farmi fare la fattura cosicchè da una parte il malfattore ha dovuto pagare le tasse allo stato (che, ricordiamolo sempre, siamo noi) e a me di ricevere un riborso sulla prestazione di 16 euro (il 20% dell’iva appunto). a conti fatti direi che io ho risparmiato di più e che allo stato sono entrati comunque dei soldi. se si estendesse questa possibilità ad ogni cittadino e per ogni bene o servizio, pensate a quanti soldi in più per ognuno di noi e soprattutto a quanto entrerebbe nelle casse dello Stato da questi evasori e per ultimo a quanto guadagneremmo in fatto di professionalità e sicurezza....Pensateci

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