Perché l’Ungheria dovrebbe uscire dall’Ue

I conflitti, i naufragi, la siccità, la desertificazione, l’acqua che uccide, l’acqua che manca, il cibo che manca. Le bombe belliche e quelle ecologiche, la fame, la gente che scappa inseguendo un sogno.

“Come può uno scoglio arginare il mare", diceva una canzone. E, invece, l’Unione europea pensa di fermare il mare.

Ha ragione juncker: “Manca l’Europa e manca l’Unione". E allora,i fili spinati, i muri, le sospensione di Schengen.

L’Ungheria, che si blinda, chiude il confine con la Serbia, arresta i migranti, mentre il Parlamento valuta l’invio dell’esercito lungo i confini. La risposta dell’Europa? Una sanzione economica, per chi non rispetta le quote, proposta da ministro degli interni tedesco, e subito smentita dalla Merkel.

In Europa tutto si risolve o si pensa di risolvere con l’economia, anche quando sono in campo principi di libertà e democrazia. Ma tutto questo è follia pura. L'Europa non ferma l’esodo, e non lo governa.

E' l’Europa che si ferma, e si sgretola sotto i colpi delle sue contradizioni. L’Europa non può sopravvivere, se al suo interno ci sono paesi che vogliono accogliere e paesi che rifiutano i profughi. 

Sono valori dove non ci possono essere divisioni, perché sono valori di libertà e democrazia, solidarietà, che sono i valori fondanti della nostra civiltà.

Ma fino ad oggi l’Europa non si è occupata della compatibilità valoriale e politica dei paesi membri. Fino ad oggi l’Europa si è occupata solo di economia, di cifre numeri, della compatabiltà economica con la politica dell’austerità.

E non poteva essere diversamente, in un continente dove il capitale prevale sulla politica. In questa Europa non c’è spazio per la solidarietà, che è lo spartiacque tra libertà e dittatura.

E cosi neppure si è chiesta se I fascisti e razzisti possono convivere con i democratici.

Nessuno, giornalista o politico si è domandato se L’Ungheria può restare in Europa.