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Penitenziari affollati nella terra del ministro Alfano

I penitenziari di Agrigento e Sciacca sono strapieni. Quattro detenuti in dieci metri quadrati. Il garante protesta.

"I nostri penitenziari sono pieni di immigrati e di stranieri che hanno fatto pagare all’Italia, con i loro crimini, un grave costo di insicurezza", ha detto Alfano a Repubblica. Uno dei luoghi più affollati di immigrati e stranieri in Italia si trova proprio nella città dove il ministro è nato e abita, Agrigento. Lo scorso mese di giugno il Senatore Salvo Fleres,  garante per la tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e per il loro reinserimento sociale della regione Sicilia, lo scorso 25 giugno ha inviato una interrogazione al ministro della Giustizia per sapere “ a) Se risponde al vero che nel citato carcere si registri un sovraffollamento (quota 400) di detenuti tale da non consentire un umano e dignitoso trattamento nei confronti dei soggetti condannati ad espiare la pena o in attesa di giudizio;

b) Se risponde al vero la notizia giornalistica (La Sicilia del 23/06/2008 Cronaca di Agrigento) secondo cui in alcune celle sono ristretti 4 detenuti in uno spazio appena di 10mq.

c) Se risulta a vero la persistenza di cattive condizioni igienico-sanitarie tali da mettere a repentaglio la salute dei detenuti”.

Una recente inchiesta giornalistica ha messo in risalto che nel carcere agrigentino sono tornati i letti a “castello” con 3 o 4 materassi uno sopra l’altro come ai “vecchi tempi”, quando i reclusi si trovavano in un antica carcere ubicato dentro la città e che era il risultato della ristrutturazione ottocentesca di un antico convento medievale. Il carcere della Città dei Templi scoppia anche a a causa dei numersi provvedimenti di fermo adottati a seguito dell’immigrazione clandestina. Qui arrivano i numerosi scafisti arrestati a Lampedusa per favoreggiamento. E dietro le sbarre del Petrusa si registra un ulteriore fenomeno che non può non preoccupare. “Il turn over tra detenuti, ovvero il ricambio tra chi entra e chi esce, vede in aumento coloro i quali entrano rispetto agli scarcerati - sottolinea il direttore Giovanni Mazzone -. Ciò ci obbliga a gestire situazioni sempre diverse, tra l’altro con problemi di carattere economico di un certo rilievo. Basti pensare che per acquistare il materiale di cancelleria confidiamo nei fornitori che continuano a farci credito”.

Gravissima la situazione in un altro carcere della provincia agrigentina, quello di Sciacca dove gravi sono le carenze strutturali, ma anche di personale. Nel reclusorio di Sciacca manca persino l’acqua, che viene fornita da autobotti; l’impianto elettrico non è a norma, l’assistenza sanitaria è ben al di sotto della sufficienza, il numero di detenuti è di gran lunga maggiore alla capienza ufficiale, il personale della Polizia penitenziaria è carente.

E non è solo il sovraffollamento il problema nelle carceri della regione del ministro Alfano. Secondo i dati forniti dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria nelle carceri siciliane su circa 4000 detenuti, un terzo sono tossicodipendenti e nel 2006, abbiamo registrato ben 15 morti. Insomma il ministro di problemi ne ha già tanti proprio a casa sua.

Commenti all'articolo

  • Di MiFra (---.---.---.17) 9 settembre 2008 20:49

     In questa terra italiana abitiamo noi italiani. Non è tollerabile l’invasione del nostro territorio da uomini di altri paesi e altre civiltà.
    L’immigrazione può essere consentita e autorizzata quindi legale, come in altri paesi civili, l’immigrazione clandestina è invasione vera e propria: gli atti contro le nostre leggi sono equivalenti a veri e propri atti di guerriglia terroristica compiuti a danno di cittadini e istituzioni e quindi vanno perseguiti con carcere ed espulsione.
    Se espulsione non è possibile si dovrebbero creare dei campi di lavoro ,dopo l’espiazione della pena, sino alla identificazione della destinazione per l’espulsione.
    Meglio carceri strapiene piuttosto che terroristi in libertà, almeno in carcere troveranno acqua, sia pure razionata, cibo e un luogo, sia pure ristretto, in cui dormire e sognare il ritorno al loro paese.

    • Di Violadelpensiero (---.---.---.201) 12 ottobre 2008 22:34

      Di dove sei MiFra? Di quale città sono i tuoi genitori? E i tuoi nonni? Sei italiano dici..ma l’Italia esiste da poco (come te..che devi essere taaaanto giovane!) e pensi sia eterna..come forse pensi di essere tu...Sei trincerato nella tua italianità che non sai neanche cosa sia...comunque pensi sia cosa tua! L’Italia è stata creata da così tante genti diverse che neanche potresti annoverarle in un’enciclopedia! Ma poi perchè la ritieni una cosa tua? Hai fatto qualcosa per meritartela oltre al fatto di esserci nato? La fortuna ti ha fatto nascere in un paese non dilaniato dalle guerre o dalla fame..ti auguro di non dover mai divenatare tanto disperato da dover emigrare, nel caso ti auguro di non trovare persone che ritengano la terra su cui camminano di loro esclusiva proprietà (sempre per il futile motivo di "calpestarla" da quando sono nati!) e ti auguro di non essere trattato da loro come un invasore, come un rifiuto, altrimenti, nel caso in cui tu non riuscissi ad emigrare, ti auguro almeno di avere la forza di morire in fretta, prima di vedere morire di fame i tuoi cari...

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