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Palermo - Sequestrata una pistola spaziale all’aereoporto Falcone - Borsellino

 
Sventato all’aereoporto Falcone-Borsellino di Palermo un possibile attentato (forse nucleare). Un alieno, travestito da bambino di 4 anni, certamente extraterrestre, si è presentato al controllo partenze.

Per sviare i solerti controllori delle forze dell’ordine, dava la mano alla Mamma.

Tutto sembrava presagire bene, bella giornata, caldo, e nessuna calca al controllo. Quando gli occhi di un poliziotto hanno visto la terribile arma di distruzione; una pistola spaziale a raggio fotonico in un materiale leggerissimo simile alla nostra plastica.


Immediati i controlli, il fermo e dopo avere constato la potenza distruttiva dell’arma in possesso del pericoloso nano spaziale, il sequestro.

A nulla sono valse le giustificazioni della sig.ra che lo teneva per mano; con risposta ferma e decisa dei poliziotti la potente arma è stata sequestrata dalle Forze dell’Ordine.

Quello che ci ha incuriositi, visto che eravamo all’aereoporto, è il fatto che non abbiano anche arrestato l’extraterrestre che intanto si allontanava con strane grida a noi incomprensibili ed emettendo dagli occhi delle gocce acquose lucide, simili alle nostre lacrime.

Ancora una volta la Terra è salva.

Commenti all'articolo

  • Di pint74 (---.---.---.49) 26 luglio 2010 18:00
    pint74

    Una scena del genere l’avevo vista nel film l’aereo più pozzo del mondo 2.
    Però era una vecchietta la vittima...
    E mentre decine di agenti di sicurezza la perquisivano passava di tutto,terroristi con lanciarazzi,folli armati di coltello,ecc.
    Quando i film sono lo specchio della realtà...

  • Di poetto (---.---.---.36) 26 luglio 2010 18:59

    Da bambino mi è capitata una cosa simile.

    Ero con mia madre in giro ed avevo una pistola giocatolo, una vistosamente grossolana riproduzione di una pistola tedesca della seconda guerra mondiale, ebbene davanti alla sede di un importante ente il tipo che stava all’ingresso voleva portarmela via, va bene che all’epoca c’era il terrorismo, però l’evidenza avrebbe dovuto aprire gli occhi ai solerti dipendenti e farli agire in altro modo.

    Ricordo, confermato poi da mia madre, che poi non eravamo entrati, mi madre era rimasta infastidita e sorpresa dal comportamento del signore.

    Passano anni su anni ma certi modi di comportarsi non cambiano.

    Come dire: perdersi in un bicchiere d’acqua!

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