Olimpiadi, si comincia: tra le polemiche per il villaggio oggi cerimonia e tiro con l’arco

Londra si prepara ad affrontare la sua terza edizione dei giochi olimpici, dopo quella del 1908 e del 1948, ma se gli inglesi hanno da sempre nel sangue lo sport e ne fanno un pilastro fondamentale della loro cultura e una base della loro società, sembra che non siano altrettanto preparati nell'organizzazione di un evento così impegnativo e globale. A mettere in discussione le capacità del popolo brittannico, oltre alle già conosciute polemiche sul nuovo stadio, vista l'enorme spesa in un momento di difficoltà e lo scarso utilizzo che è previsto post giochi, si sono messi svariati atleti, i quali si sono lamentati delle sistemazioni nel villaggio olimpico.

I punti cruciali saranno sicuramente sicurezza e trasporto, dove si sono verificate già diverse falle con un incidente che ha coinvolto una delegazione Pakistana in un giro di passaporti falsi, così sembra non bastare lo schieramento dei 1200 soldati in più a quelli previsti. Di sicuro non saranno contenti i londinesi che oltre al milione di passeggeri in più al giorno sui mezzi di trasporto pubblici, dovranno sopportare anche le corsie preferenziali create per gli atleti, i loro amici e i familiari.

Ultimo argomento cruciale della manifestazione sono i 13 miliardi di dollari e passa che sono stati utilizzati per creare le strutture e potenziare i servizi. Denaro dei contribuenti che il sindaco di Londra, Boris Johnson, cercando di mitigare gli animi, dice che rientrerà nelle casse dello stato, sostendo che la City riuscirà ad eguagliare il primato di Sidney, unica Olimpiade moderna che ha chiuso il bilancio in attivo.

Forse è davvero il tempo di chiudere tutte le polemiche e di godersi quello che realmente rappresenta questa manifestazione, oggi intanto 8000 teodofori porteranno la fiaccola olimpica che accenderà il braciere, dopo 70 giorni di viaggio per il mondo.