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O.S.C.I.O. a dire Onestà Sentimentale Commerciale Intellettuale Obbligatoria

O.S.C.I.O. a dire Onestà Sentimentale Commerciale Intellettuale Obbligatoria


L’ho proposto come acronimo di riferimento per ogni collega del reparto commerciale dell’azienda nella quale ho lavorato lo scorso anno.
Azienda nel mercato della didattica linguistica privata che si faceva bella col trucco del ben dell’intellettuale più che dell’intelletto. I presidenti (amici) ridevano, contenti di avere un “business developer” che credesse così fortemente nelle proprie bischerate.
 
E ridevano perché, pur avendo due degli obblighi citati nell’acronimo, Onestà Commerciale ed Intellettuale, nel vademecum aziendale, la loro attività e i guadagni ricavati da essa provenivano e provengono solo dall’esercizio di menzogne spudorate.
 
Certamente i presidenti non sono stati denunciati da me, né da molti ex colleghi che, come me, sono stati costretti a lasciare il loro posto di lavoro. Riporto questo spiacevole episodio per un risvolto, anzi, un risveglio estremamente piacevole.
Il mio senso di Onestà non è mai stato così forte.
 
La dedico al mio amore, a me stesso, alla mia famiglia e a tutti i miei affetti.
Ed è un progetto che penso dovrebbe coinvolgere radicalmente anche le dinamiche commerciali.
 
Potrò essere contraddetto dagli squali del marketing, quelli della guerrilla, quelli del “vendiamo al solo scopo di lucrare”. Le persone non comprano se non con un profondo senso di obbligo, terrore sottile e condizionamento. Condizionamento.
 
L’onestà entra in ballo là dove non si deve vendere per il budget. Ma si vende qualcosa ad una persona perché presumibilmente ne trarrà un utile, un vantaggio o, nei casi più fortunati un piacere puro e semplice. E questo semplicemente per la logica di un mercato che dovrebbe prevedere le stesse dinamiche di onestà, dovrebbe portare naturalmente ad un guadagno per chi vende.
Non ho competenze specifiche di marketing, ma sono un Venditore.
E una persona Onesta.
 
Ed avere la fiducia di chi compra ciò che vendo è una fonte di guadagno tangibile anche dall’amministrazione dell’azienda per la quale lavoro.
Come dire che è possibile guadagnare attraverso l’uso di Onestà Sentimentale, Commerciale ed Intellettuale. Non si manipolano né convergono menti al fine di arricchirsi.
 
Ma si guadagna senza nuocere alla libertà di acquisto. E di scelta.
Dovremmo avere un po’ meno paura. Come? Scusate che mi ripeto, ma O.S.C.I.O.
Si fa pagare cara l’Onestà ma l’idea di essere un po’ meno fottuti mi fa sentire immediatamente più leggero. Voi no?
 

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