• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Nucleare ed acque pubbliche – Ceterum censeo

Nucleare ed acque pubbliche – Ceterum censeo

"Ed inoltre io penso che Cartagine debba essere distrutta". Celebre frase con cui Catone il Censore finiva ogni suo discorso su qualsiasi argomento per ricordare ai suoi concittadini che era essenziale per Roma vincere in maniera definitiva il confronto con i coloni fenici del Nord Africa.

SPECIALE: Leggi la guida al voto di AgoraVox

Il premier ha dichiarato apertis verbis che le recenti iniziative del governo sul nucleare (e forse anche sulla privatizzazione delle acque pubbliche) non erano dovute al desiderio di accogliere i desiderata della stragrande maggioranza dei cittadini, bensì avevano come obiettivo quello di evitare un confronto referendario che lo avrebbe visto perdente. Tutto ciò con l’intento di continuare sulla sua strada appena le contingenze lo renderanno possibile; così ammettendo implicitamente di considerare l’elettorato non come un fine, ma come un semplice mezzo, e perciò con agire immorale secondo l’etica kantiana. Dimostrando, inoltre, nel dirlo apertamente, una certa carenza di freni inibitori, cosa peraltro già di pubblico dominio in ordine alla bellezza femminile.

Cosa c’azzecca, si chiederà il lettore, tutto questo con Catone il Censore? Ebbene, potrebbe benissimo azzeccarci.

Se Catone il Censore fosse ancora vivo e facesse parte del Senato della Repubblica come ai vecchi tempi, con ogni probabilità finirebbe ogni suo discorso su qualsiasi argomento con la frase «Ed inoltre io penso che non si debba strumentalizzare il mandato elettorale ricevuto dai cittadini, come ha fatto il governo in ordine al nucleare ed alla privatizzazione delle acque». Questo per ricordare ai suoi concittadini che è essenziale per il Paese il rispetto della volontà popolare.

Magari, dati i tempi moderni notevolmente più disastrati rispetto a quelli dell’antica Roma, aggiungerebbe anche una domanda: «E tutto questo, cui prodest?». Invitando così tutti i giornalisti a tenere costantemente aperti i fari dell’informazione sui soggetti privati che contano molto su nucleare e su privatizzazione delle acque pubbliche per ricavare importanti vantaggi economici (non sanno proprio cosa altro inventarsi per fare soldi sulle spalle del contribuente!).

Ma tutto questo non accadrà perché nessun senatore ha preso il posto di Catone il Censore; e, magari, sarebbe inutile che accadesse: l’italico popolo è abbastanza scafato per rendersi conto di quando viene strumentalizzato e per fare la giusta ipotesi sui motivi della strumentalizzazione.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares