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Nubi sul PD in Sicilia

Nere nubi si addensano sul Partito Democratico in Sicilia, ed in particolare sul suo Segretario Regionale Onorevole Francantonio Genovese, proveniente dall’ala cattolica ex-Margherita e molto popolare nella sua Messina, sia per le tradizioni politiche di famiglia (lo zio Nino Gullotti fu uno dei principali esponenti nazionali della Democrazia Cristiana) sia per aver guidato per alcuni anni l’amministrazione municipale.

 
Proprio a ridosso della consultazione elettorale europea, le vicende giudiziarie, che hanno portato agli arresti domiciliari il Procuratore Aggiunto di Messina dottor Giuseppe Siciliano, lo vedono indicato in alcune intercettazioni telefoniche nel ruolo non proprio corretto di acquirente di voti mediante denaro.
 
Invero, da quanto di pubblico dominio, si tratta di chiacchiere da caffè, semplici pettegolezzi privi di riscontro alcuno; resta però il dato di fatto dell’importante partecipazione azionaria dell’uomo politico nella Società che da decenni esercita il pubblico servizio di traghettamento di autoveicoli e di persone attraverso lo stretto in regime di sostanziale monopolio. E questa partecipazione risale alla stessa formazione della Società di traghettamento, cui partecipò il potente zio democristiano con fare quanto meno disinvolto.
 
Questa anomalia non aiuta certo la vita democratica nella comunità isolana. E basterebbe poco per ricondurre le cose a normalità: aprire al libero mercato il servizio di traghettamento attraverso lo stretto, consentendo a più soggetti di operare nello stesso settore in reciproca concorrenza.
 

Il problema del conflitto di interessi di chi, amministratore o funzionario, opera nella sfera pubblica con riflessi su quella privata, è certamente uno dei maggiori irrisolti problemi della vita pubblica nazionale.
 
L’argomento è stato trattato anche da Saverio Lodato e da Roberto Scarpinato nel testo Il ritorno del Principe, editore Chiarelettere, ed indicato come un fenomeno di regressione dalla modernità del Paese : “Fra i segnali di regressione dalla modernità dell’Italia abbiamo l’istituzionalizzazione e legalizzazione del conflitto di interessi – cioè dell’interesse privato in atti d’ufficio – in tutti i campi.
 
Lo Stato moderno è sorto in Europa proprio a seguito della separazione dell’interesse economico personale del sovrano dall’interesse economico pubblico.
 
La commistione tra interesse privato e pubblico è un relitto degli Stati premoderni di tipo feudale.”

E poi, come in tanti casi accade, le discrasie italiche, sulle rive dello stretto, si amplificano a dismisura, in maniera esponenziale.

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