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Norvegia: il servizio militare diventa obbligatorio per le donne. Ce n’era davvero bisogno?

Dalla nostra posizione mediterranea tendiamo spesso a guardare ai Paesi Scandinavi con una certa rispettosa ammirazione: grandi utilizzatori di energie rinnovabili, dallo spirito laico, dotati di strutture scolastiche efficientissime, trasporti pubblici ineccepibili e burocrazia semplificata.

Ma l'avanguardistica Norvegia, nella quale il servizio militare è ancora obbligatorio per tutti i cittadini di sesso maschile, intende imporre la leva di diciannove mesi anche alle cittadine di sesso femminile.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Aftenposten, domenica 21 aprile il Congresso del partito laburista ha votato quasi all'unanimità per l'approvazione del servizio militare “all'insegna dell'egualitarismo”, che chiami a servizio sia uomini che donne.

Solo una piccola voce fuori dal coro nel partito si è detta contraria alla proposta, puntando sul fatto che il numero di combattenti maschi è già sufficiente a garantire la difesa del Paese.


Il 14 giugno avverrà l'approvazione definitiva della legge in Parlamento.

Un sondaggio del 2012 condotto dal Norwegian Defense's Citizen Survey e riportato sul The Norway Post mostra che il 52% delle donne norvegesi è contrario alla proposta del servizio di leva femminile obbligatorio, e nel complesso il 44% di un campione generale della popolazione non lo trova necessario.

Laila Gustavsen, membro del partito laburista tra i più strenui sostenitori della proposta, saluta il risultato come un altro passo avanti verso la completa parità dei sessi. Ma in un tempo in cui sempre più paesi optano per rendere l'ingresso nell'esercito volontario, e progresso sociale significa anche disarmo graduale, questa è veramente da considerarmi una battaglia vinta per il femminismo?

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.74) 6 settembre 2013 03:47

    Riconosco la necessità di obbligare i giovani maschi al servizio militare, ma sono assolutamente contrario al fatto che quest’obbligo si estenda anche alle donne. Si può insegnare alle donne a reagire efficacemente alle calamità senza obbligarle ad un servizio militare, che perciò deve restare un obbligo soltanto per i cittadini maschi.. Le donne non possono essere obbligate a nulla, tanto meno ad essere considerate carne da macello a servizio della Patria! L’Europa ha bisogno di ripristinare la leva maschile in tutti i Paesi membri in cui è stata sospesa o abolita, ma mai e poi mai deve estendere la leva obbligatoria alle donne!

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.240) 24 aprile 2013 21:26

    Ritengo che l’istruzione militare sia indispensabile a uomini, donne e persone meno dotate fisicamente e meno abili, in quanto nella vita, può essere necessario, comportarsi senza isterismi in calamità naturali o meno. Ho adempiuto agli obblighi di leva a 24 anni circa, contro voglia, ma è stato un periodo formativo in tutti i sensi, pur essendo già in possesso di autodisciplina, quei diciotto mesi sono stati utili per imparare come muovermi e come assumermi le responsabilità di convivere e guidare anche di altre persone. Poi la casualità ha fatto si che nel ’94 fossi Sindaco di un paese che venne allagato e, nell’evacuazione della popolazione ciò che avevo imparato è tornato utile. Poi a freddo ho rivisto tutti quei momenti e in quei "flash" ho rivissuto tutte le azioni errate che anziani e sopra tutto le donne avevano commesso e i suggerimenti che avevo dovuto dare e in alcuni casi in modo piccato, per completare l’evacuazione medesima. Se quelle persone avessero avuto la possibilità , in gioventù, di essere state istruite in un certo senso, in modo militare, il tempo necessario per quella evacuazione sarebbe stato più che dimezzato. 

  • Di GeriSteve (---.---.---.91) 28 aprile 2013 19:35

    Io ho fatto "soltanto" quindici mesi di servizio militare, ho imparato ad usare bene le armi e fortunatamente questa conoscenza non mi è servita, ma apprezzo il commento precedente.

    All’autrice contesto che il "progresso sociale significhi anche disarmo graduale" ma mi interrogo soprattutto se l’esercito di professionisti sia o no un disarmo, semplicemente perchè si riduce il numero dei militari.

    Ancor più mi interrogo sul pericolo di avere un esercito di professionisti: pensiamo ai due marò presumibilmente bugiardi e assassini e forse anche assassini non per sbaglio ma per divertimento e razzismo: ci sentiamo sicuri se gli unici a saper usare le armi sono di quel tipo?
    Ricordiamoci poi che la mafia dispone di un esercito bene armato, addestrato, obbediente e discreto.

    Quando io ho fatto il militare, in Italia non si sarebbe potuto fare un golpe con un esercito di leva.
    Con un esercito di leva anche femminile io lo ritengo ancora più impossibile.

    E questa, secondo me è un’ottima sicurezza per i norvegesi; una sicurezza invidiabile dal punto di vista italiano.

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.74) 6 settembre 2013 03:47

    Riconosco la necessità di obbligare i giovani maschi al servizio militare, ma sono assolutamente contrario al fatto che quest’obbligo si estenda anche alle donne. Si può insegnare alle donne a reagire efficacemente alle calamità senza obbligarle ad un servizio militare, che perciò deve restare un obbligo soltanto per i cittadini maschi.. Le donne non possono essere obbligate a nulla, tanto meno ad essere considerate carne da macello a servizio della Patria! L’Europa ha bisogno di ripristinare la leva maschile in tutti i Paesi membri in cui è stata sospesa o abolita, ma mai e poi mai deve estendere la leva obbligatoria alle donne!

  • Di (---.---.---.2) 9 marzo 2014 04:24

    Che assurdità, spero che la norvegia ci ripensi! Altrimenti sarebbe una grave violazione dei diritti della donna! Spero che l’europa faccia qualcosa per bloccare una simile idiozia! Una cosa è obbligare gli uomini, un’altra è obbligare le donne: piuttosto la coscrizione deve essere rimessa per i giovani maschietti in molte nazioni europee dove è stata abolita, dato che noi uomini abbiamo sempre il dovere di servire e difendere le donne fino ad essere costretti al sacrificio di noi stessi! MAI viceversa!

  • Di Io il militare l’ho fatto (---.---.---.113) 31 luglio 2016 20:07

    Io il militare l’ho fatto veramente, a differenza di tanti falsi commentatori, che dimostrano di non sapere una mazza di quanto avvenisse nelle caserme. Ci passi un giorno? Un giorno Buttato via. Ci passi un anno? Un anno buttato via. Va detto però che si potrebbe istituire un servizio d’addestramento, ad esempio una settimana all’anno, per sapere cosa fare in caso di emergenza. Tutti dovrebbero farlo, uomini, donne, abili e diversamente abili. Questo per evitare ’’strani esuberi’’ che ho visto. Si dovrebbe farlo nel proprio Comune, con pranzo e cena a casa, per evitare la fine che facevano i rifornimenti, che in due ore sparivano nelle auto del personale militare e civile (che per inciso era praticamente interamente femminile e per niente empatico e rispettoso, forse anche peggio di quello militare) e soliti buchi di bilancio, che ne abbiamo già abbastanza. 

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