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Non si può mai stare tranquilli autobiografia di Pier Luigi Pizzi, impaziente e curioso protagonista del teatro del Novecento e oltre

Il volume, a cura di Mattia Palma è edito da EDT per la Collana Vite straordinarie

Questa volta Pier Luigi Pizzi ha voluto mettere in scena la sua vita, una vita straordinaria dedicata al mestiere del teatro, offrendo così ai lettori anche una narrazione della storia di un paese, il nostro. Nato a Milano, spettatore della Scala fin da bambino, Pier Luigi Pizzi scopre lì la propria vocazione teatrale e dopo una formazione da architetto inizia ventenne il lavoro di scenografo deludendo la famiglia che si aspettava avrebbe lavorato nell’attività paterna. Settant’anni di carriera e novantaquattro di vita il prossimo 15 giugno, Pizzi ricorda la sua esistenza leggendaria fin dal grande fermento culturale del dopoguerra, spaziando da un repertorio all’altro, da un linguaggio all’altro, dividendosi tra prosa, opera e cinema. Ha incontrato e lavorato con i maggiori registi, cantanti e direttori d’orchestra, da Luchino Visconti a Giorgio Strehler e Federico Fellini. Profondissimo e fruttuoso il suo legame con Giorgio De Lullo e Romolo Valli negli anni della compagnia dei Giovani, ma anche con Luca Ronconi, e importante è stata l’amicizia con artisti come Monserrat Caballé, Leyla Gencer, Gianandrea Gavazzeni, Riccardo Muti, Valentina Cortese, Franca Valeri e Mariangela Melato.

A raccogliere i ricordi di Pizzi, Mattia Palma, che tra le altre cose affianca all’attività di docente quella di giornalista e critico teatrale oltre che di dramaturg. Nel corso di lunghe interviste Palma ha ricostruito una biografia che è una cavalcata mozzafiato nella vita del regista, scenografo e costumista tra i più importanti di ogni tempo. Una vita punteggiata da viaggi, passioni, eventi e avvenimenti, amicizie e frequentazioni dei più celebri intellettuali e artisti del secolo breve raccontata con sincerità, senza nostalgia, con disincanto e ironia, nel tono personale e intimo delle chiacchierate: un mosaico di cose lievi, spiritose e leggiadre.

 Proprio in questi giorni al Teatro La Fenice Pizzi firma regia, scene e costumi del nuovo allestimento di Maria Egiziaca di Ottorino Respighi, e proprio qui il volume è stato presentato dallo stesso Pizzi e da Fortunato Ortombina, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia. Oltre al curatore Mattia Palma sono intervenuti Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto e Sergio Bestente editor EDT.

Il volume è pubblicato dalla casa editrice EDT, un riferimento importante per la storia della musica e si presta ad essere un punto di partenza per i giovani artisti di oggi in quanto parla molto del funzionamento del teatro e della nascita di un’opera. Un testo didattico anche se il corredo fotografico non racconta di spettacoli, ma di ricordi delle persone care al maestro.

Il titolo curioso lo chiarisce Sergio Bestente, non si può mai stare tranquilli è un’espressione splendida che ricorre nelle pagine del libro per descrivere il processo del meravigliarsi perché, come ci confida questo grande artista, «Ho ancora tante opere da interrogare, e intendo farlo aspettando nuove risposte. Il cielo può attendere».

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