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Non si Co(n)ta più (dal Piemonte)

Sospese le operazioni di riconteggio delle schede in Piemonte, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Cota e fatto sospendere la verifica delle schede elettorali che, in effetti, stava togliendo a Cota molti voti e quindi rimettendo in forse la sua vittoria alle scorse amministrative.

E dunque questa volta nessuno dice che la Magistratura è rossa? (anzi magari verde!) Nessuno dice che la Magistratura è troppo politicizzata?

Come mai un Bossi molto preoccupato perché in Piemonte i riconteggi dimostravano che Cota avrebbe avuto meno voti della Bresso, diceva minaccioso che si metteva male per la democrazia ed evocava elezioni anticipate con le solite frasi roboanti da giuramento di Pontida?

Bossi era preoccupato, Cota ancor di più... chissà perché visto che erano tanto sicuri della limpidezza del loro agire.

Ora dunque elogino la Magistratura, anzi il Consiglio di Stato, che non è propriamente magistratura ordinaria, lo stesso Consiglio di Stato che ha messo in difficoltà la Gelmini sui tagli alle ore nei Tecnici e nei Professionali... certo che se tutti facessero come il Ministero dell'Istruzione a quest'ora le schede si conterebbero più di prima, ma non è questo il luogo per parlare dell'istruzione (e forse nemmeno di giustizia ahimé)..

A parte questo, ora i verdi padani tirano un respiro di sollievo, qualcuno dice che la sinistra dovrebbe pagare i costi dei riconteggi, magari però i riconteggi non sarebbero serviti se non ci fossero state delle scorrettezze nella presentazione delle liste (cosa che il consiglio di stato non smentisce, perché non entra nel merito delle accuse, ma si ferma alla legittimità del ricorso).

Resta in agguato il problema della lista Giovine, la lista dei pensionati per Cota in cui su tutte le firme della presentazione solo una era autentica, le altre del signor Giovine medesimo (e parenti, pare), che si era offerto alla Bresso ma, non accettato, aveva però trovato cuna e asilo presso l'irreprensibile Cota, vicino a tutti nel territorio, a tutti tutti... anche ai falsificatori (che nella Divina Commedia ad esempio non godono di molta stima e simpatia!).

Per questo c'è da aspettare un bel po' (almeno fino a gennaio) perché qui si va dall'amministrativo al penale...

Ma a dire il vero, pur pensando che la giustizia debba fare il suo corso e che Giovine (ancora Consigliere regionale!) se ha falsificato debba pagare, e debba pagare politicamente chi si è valso dei suoi servigi (anche se magari a sua insaputa), pur pensando questo dico: che governino, che dimostrino le meraviglie di cui sono capaci. Io credo che si debba mordere la terra e vedere lo scempio coi propri occhi, vivere le decisioni sulla propria pelle per capire cosa veramente sa fare chi sta al potere. Se le cose per il Piemonte andranno meglio ne sarò felice, è ovvio, io non sono a priori contro Cota, per carità, ma se il buon giorno si vede dal mattino, tremo, perché non so cosa aspettarmi da chi o è stato ingenuo e si è fatto ingannare da presentatori di lista falsi e bugiardi o peggio ha accettato lui stesso l'inganno pur di accedere al potere.

Insomma se ormai i giochi sono questi spero che tutto vada bene e la gente abbia scelto il meglio dandomi torto, perché alla fine Cota è governatore di tutti.

Non posso non segnalare però alcune delle chicche già decise dal governatore: diminuzione dei fondi per le case di riposo; aumento dei buoni scuola; deroghe sulla legge alla caccia (già due morti in Piemonte, non due uccellini, due cacciatori). Così tanto per dire, poi il nucleare, la TAV... e tutte quelle cose di finanza che io purtroppo so poco decifrare (per esempio la conquista delle fondazioni). E se Cota dirà che ha messo fondi per la scuola sappiate che è vero, ma che sono costrette a farlo praticamente tutte le Regioni per via dei tagli della “riforma” Gelmini.

Sia nel bene che nel male è giusto vigilare: la politica del territorio è, secondo me, proprio questa.

Buon lavoro allora e che Giovine ve la mandi buona!

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