Non è Tangentopoli: è Corruttopoli

E dire che pensavo che chi rubasse fosse un camorrista o un mafioso. O, nella peggiore delle ipotesi leghiste, un immigrato clandestino morto di fame. No, secondo Fini è un LADRO.

"Un ladro" è stata una finezza, un modo un po’ scaltro, un po’ diplomatico, per censurare "un consigliere comunale, un funzionario o un politico".

Abbandonando ogni speranza, è arrivato il momento di cancellare i fastosi anni di Mani Pulite: quelle manette, non tintinneranno più.

Gli anni duemila saranno gli anni di "corruttopoli".

Quando Silvio Berlusconi finirà d’interpretare il suo ultimo personaggio, "il Respingidimissioni", quando avrà ultimato la gestione del Partito Azienda, quando il Paese sarà definitivamente sul lastrico, insomma quando l’Italia finalmente sarà sputtanata una volta e per tutte come il Quinto Mondo, ecco quando finirà tutta questa burla, allora arriverà il momento di rispondere del suo ultimo processo (preferibilmente non nello studio di Forum).

Un processo invisibile con pm invisibili in un tribunale invisibile.
Ma un processo vero, con una sentenza nota da tempo.

Come scrisse Piero Ricca , Berlusconi dovrebbe essere processato per corruzione morale del popolo italiano. Un processo senza noiose burocrazie, senza avvocati ambigui, senza giudici comunisti. Un processo senza leggi o norme sulle quali pronunciarsi.

E rendetevi conto che un premier come il nostro che promette un dl anti-corruzione, è come se il Genio un giorno maledisse chi gli ha strofinato incautamente la Lampada.