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“Non avrai altro Cuore all’infuori di me”. Storia di un periodico irriverente

Voglio consigliarvi un libro davvero interessante, pietra miliare da leggere, conservare e regalare per Natale. E’ il graditissimo ritorno di una delle riviste di satira tra le più acclamate e gradite mai pubblicate.

Stiamo parlando di “Cuore”, una rivista di resistenza satirica che tanto scandalo e ironia fece negli anni ’80-’90. Gli anni di Tangentopoli, di Craxi e dei maxi processi per mafia, gli anni di Falcone e del redivivo Andreotti. Gli stessi anni in cui il berlusconismo muoveva i primi passi e la Chiesa controllava la politica attraverso la Dc, anni in cui la gente si lasciava abbindolare da sogni eterei, con la febbre del gratta e vinci e degli 144.

Il tutto raccontato da una redazione di duri e puri, sarcastici, ironici, aggressivi, quelli di "Cuore". Adesso - in tempi di epurazioni, editti e vacche magre per la satira - quella rivista torna a far parlare di sè e si racconta attraverso un libro da leggere tutto d’un fiato!

Quando un gruppo scanzonato di giovani autori decide di riunire assieme la propria voglia di raccontare il malcontento comune attraverso la satira, ne può uscire fuori uno dei fenomeni editoriali tra i più famosi mai realizzato.

Stiamo parlando naturalmente di "Cuore", quel settimanale di resistenza umana che alla delinquenza del potere, ha voluto dire “no” semplicemente spernacchiandola, deridendola, destrutturandola attraverso la presa in giro.

Lo sfottò ha sempre fatto di "Cuore", uno dei periodici più irriverenti d’Italia (dopo "Il Male", compianta rivista satirica distribuita su territorio toscano) creandogli non poche grane.

Il gruppo di "Cuore" non s’è mai posto remore o problemi a prendere in giro il Papa e la religione, la politica e le assunzioni facili, le bustarelle e la compravendita di voti, il fascismo militante e i giovani naziskin, la delinquenza organizzata e le perverse logiche della politica e del potere.

Oggi tutti questo sarebbe perlomeno impensabile.



Oggi i problemi non sono cambiati ma è cambiato il modo di porsi davanti al problema: guai a toccare con una semplice battuta, un’uscita grottesca del Pontefice o sbugiardare premier e personalità.

Nell’Italia che aborra le intercettazioni e difende il potente di turno (perché “non si sa mai, potremmo anche averne bisogno”) non c’è più spazio per la satira. Invece "Cuore", andando controcorrente rispetto alla morale comune, diventò un fenomeno di massa da 124 mila copie ad uscita, con un picco di vendite nel 1993 nella fase di avviso di garanzia a Bettino Craxi e il conseguente scoppio dello scandalo di Tangentopoli.

La rivista si attestò come fenomeno editoriale degli anni 90. Da lì, da quella piccola redazione, sono passati tutti i grandi maestri della satira tra autori e vignettisti che oggi popolano quotidiani e periodici: da Claudio Sabelli Fioretti a Stefano Disegni, da Altan a Vauro, da Paolo Hendel ad Ellekappa, ma anche Vincino, Lella Costa, Nando Dalla Chiesa, Adriano Sofri, Sergio Staino, Patrizio Roversi (quello dei Turisti per Caso, per intenderci), David Riondino, la Gialappa’s band, Gino & Michele (adesso autori e fondatori di Zelig) e tantissimi altri ancora.

Adesso tutto questo è pronto a rivivere attraverso un libro che ripercorre attraverso immagini e documenti il percorso satirico di "Cuore", facendoci rivivere quella sana irriverenza. Un libro da leggere tutto d’un fiato, condividerlo, conservarlo e farne tesoro.

Per ricordare e ricordarci che, sotto sotto e nonostante tutto, rimaniamo un popolo di ironici buontemponi.

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