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Nella cassaforte di YouTube

YouTube è un juke box. Un click sul bottone play e la moneta scivola nella pancia della cassaforte del sito. Secondo le società di analisi, i video dei 2.500 principali partner di YouTube sono stati visualizzati dall’inizio di quest’anno 72.1 miliardi di volte. E il 31.9% delle volte si è trattato di video musicali.

Tra i vari partner la star incontrastata è VEVO, sito d’intrattenimento videomusicale online nato nel dicembre 2009 dall’accordo tra YouTube e le più importanti etichette musicali (EMI, Sony e Universal). Il sito copre da solo il 20.5% dei video che macinano dollari. Anche se il sito di VEVO è raggiungibile unicamente in USA e in Canada, su YouTube sono disponibili una parte dei video presenti sul portale.

YouTube e i detentori dei diritti musicali hanno avuto alti e bassi nei loro rapporti. Un corteggiamento iniziale burrascoso. Poi convivenza per affinare i loro rapporti e adesso è suonata la marcia nuziale. Nel 2008 una diatriba commerciale con la Warner Music aveva portato alla rimozione dei video musicali della major dal sito di Google. L’anno successivo, Google aveva ammutolito una parte dei videoclip presenti sulle pagine della versione inglese di YouTube in seguito a una disputa con la Performing Rights Society, che detiene i diritti dei principali artisti britannici.

Acqua passata. YouTube, con il motto di Find, Mix, Watch (trova, mescola e guarda) ha recentemente lanciato un juke box online di ultima generazione: Music Discovery, che permette di creare delle compilation dei video musicali degli artisti presenti sul Sito. Il sistema facilita la ricerca degli artisti preferiti sulla base dei gusti dei navigatori, in modo simile a quanto propongono altri servizi musicali su Internet come per esempio Last.fm o Spotify.

Il programma di partnership di YouTube non è aperto unicamente alle major musicali, ma è però un club esclusivo accessibile solo su invito. Ne fanno parte altri soggetti come network televisivi e piccoli editori, a volte singoli navigatori che hanno imbracciato una telecamera e realizzato video che li hanno resi star della Rete. Il programma prevede che Google riconosca loro una fetta della torta pubblicitaria. I primi 100 regnano sovrani. Sono infatti responsabili di quasi il 70% di tutte le visualizzazioni. YouTube rimane abbottonata sul numero esatto di coloro che rientrano nel programma, ma il sistema è virtuoso: le visualizzazioni dei primi 2.500 partner crescono con una media del 6% al mese. Find, Mix, Watch. E Cash.

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