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Musica Gnaoua e la guerra sembra lontana (video)

 Gnaoua non è una parolaccia, è Musica con i suoi Festival, su FB la trovate come Gnaoua Culture, pagina aggiornatissima.

Sono passati circa 17 anni da quando finalmente libera dal lavoro, come prima vacanza da sola, andai a trovare mio figlio a Montpellier, con un bus che viaggiò dal pomeriggio a tutta la notte e l'alba. Là sopra incontrai due persone, una donna del Portogallo, dove tornava per sempre da Genova e un uomo di Roma che andava in Marocco dai suoi amici: parlammo dei nostri viaggi e progetti.

 Quest'ultimo mi invitò a ritornare in Marocco dove già da giovane ero stata da sola, per ascoltare i festival della musica tra cui quello ad Essaouira. Non ci sono mai più tornata.Leggendo vengo dunque a sapere dopo decenni, diciamo più di mezzo secolo, che "le comunità hippy, sul finire degli anni ’60, scoprirono Essaouira, città marocchina, affacciata sulla ventilata Costa Atlantica e così artisti e musicisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Rolling Stones, Frank Zappa, Robert Plant, Sting, Cat Stevens e Jimi Hendrix, gettarono le basi per la nascita del Festival Gnaoua"

Leggo stamattina: "La musica 'Gnaoua' si riprende la scena in Marocco. E dopo due anni di silenzio, le note dei mellem, i maestri spirituali di questa sorta di blues dolente, nato tra gli africani ridotti in schiavitù, tornano a riempire le piazze. Non solo Essaouira, storico porto della tratta e luogo d'elezione gnaoua. A partire dal 3 giugno e per 12 giorni una carovana musicale si sposterà anche a Marrakech, Casablanca e Rabat. La 23/a edizione del Festival promette di fare il pieno di musica con 12 concerti a Essaouira (piazza El Menzeh et à Dar Souiri les 3 et 4 giugno) , 9 a Casablanca (stadio Mohammed V e a l'Uzine il 16, 17 et 19 giugno), 5 a Rabat (Teatro nazionale Mohammed V e a La Renaissance, il 23 e 24 giugno) e 5 a Marrakech (al cinema Megarama e al centro Les Étoiles de Jamaa El Fna, il 9 e 10 giugno). Sui 30 concerti in programma, la metà sarà di meticciato musicale con incontri tra jazz, musica africana, afro blues e musica cubana. Oltre 100 gli artisti coinvolti, pronti a declinare il loro talento, inclusi i maestri 'puristi' della musica gnaoua, riottosi ad ogni etichetta musicale, da apprezzare rigorosamente dal vivo."

Era il 14 dicembre 2019 quando il comitato UNESCO sulla salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali, ha dichiarato la musica gnawa patrimonio dell'umanità. Ma ancora prima...

Il Festival Gnaoua et Musiques du monde Gnaoua and World Music Festival è un festival musicale marocchino creato nel 1997 per promuovere la cultura degli Gnaoua (artisti haratin discendenti da ex schiavi) che si tiene all'inizio di ogni estate nella città marocchina di Essaouira. Il "FESTIVAL DES GNAWA" iniziò nel 1962 ad Agadir per la prima volta - 1963 Essaouira - 1964 Chichaoua - 1965 Megouna ... 1995 Kelaa Seraghna - 1996 Taza - 1997 Essaouira. I fondatori miravano a farne una storia di incontri, fusioni e apertura con gli altri. Questo festival, prodotto da Neila Tazi, si è dato la missione centrale di preservare, promuovere e promuovere la musica e la cultura Gnaoua in Marocco e nel mondo: Neila Tazi è fondatrice e Direttore Generale dell'agenzia A3, Vicepresidente del CGEM marocchino,fondatrice del Festival di Gnaoua, Presidente della Federazione delle Industrie Culturali e Creative del Marocco. Il festival ha permesso negli anni migliaia di incontri tra musicisti provenienti da quattro continenti. Ha accolto milioni di amanti della musica di tutte le età, di tutti i paesi e di tutte le culture.In parallelo al festival si svolge un forum sui diritti umani.

Da Wikipedia: Gli Gnawa sono un gruppo etnico presente in Marocco e in altre regioni del Maghreb.
La parola Gnawa indica le popolazioni dell'Africa Nera, a sud dei territori di lingua berbera che parlavano lingue incomprensibili ai Berberi. Gli Gnawa costituiscono un gruppo etnico formato dai discendenti di antichi schiavi neri provenienti dai paesi dell'Africa subsahariana. Anticamente, nel linguaggio tradizionale dei Berberi, il concetto di "nero di pelle" era praticamente inscindibile da quello di "schiavo" ...sarà il sultano Ahmad al-Mansur (1578-1603) che darà l'ordine di organizzare sistematicamente carovane di schiavi per procurarsi la manodopera necessaria allo sfruttamento delle piantagioni di canna da zucchero in diverse zone del paese.Altre grandi ondate di arrivi vi saranno a partire dalla costruzione del porto di Essaouira (1764), che in breve diventerà il terminale di arrivo delle carovane da Timbuctù, nonché luogo di imbarco di schiavi per le colonie europee, in particolare portoghesi.
Gli aspetti religiosi degli gnawa costituiscono uno dei tanti esempi di sincretismo tra culti animisti e religione islamica. Gli adepti alla confraternita, devoti di ʿAbd al-Qādir al-Gīlānī di Baghdad (fondatore della Qādiriyya), si richiamano al personaggio di Bilal, un etiope, già schiavo, reso libero da Abū Bakr dopo averlo acquistato dal suo padrone che lo maltrattava duramente, divenuto in seguito il primo muezzin.I riti più conosciuti degli gnawa (in particolare la lila o derdeba) caratterizzati da musiche dai ritmi ipnotici, che permettono a chi vi partecipa di entrare in trance, si aprono di solito con invocazioni al Profeta, ad ‛Abd al-Qā´dir al-Gīlā´nī e a Bilal, ma proseguono con litanie sempre meno "ortodosse" in cui ci si rivolge a numerose figure di jinn (spiriti), angeli (malayka) e santi, probabili sostituti di entità legate a culti animisti. Benché ufficialmente malvisti dall'islam ortodosso, gli gnawa sono, in fondo, temuti e rispettati per questa loro capacità di entrare in contatto con forze soprannaturali, e non di rado si fa ricorso a loro anche da parte di famiglie borghesi cittadine di Fès o Marrakesh, vuoi a scopo terapeutico, vuoi semplicemente a scopo bene-augurante, per esempio durante feste religiose come il Mawlid (festa della nascita del Profeta).
 
La musica che caratterizza le cerimonie gnawa è molto ipnotica e capace di indurre uno stato di trance, grazie a suoni bassi e ritmati del sintir (o guembri), canti ad antifona, battito di mani e percussione di cembali chiamati krakeb. Musica e danza vengono impiegate per evocare forze spirituali,capaci di estirpare il male, curare malattie della psiche o guarire punture di scorpioni.Col tempo, la musica gnawa ha cominciato a destare interesse anche al di fuori della società tradizionale, ed è salita alla ribalta internazionale. Suonatori gnawa si esibiscono ora anche in collaborazione con musicisti di origine non marocchina, come Bill Laswell, Adam Rudolph e Randy Weston. Alcuni tradizionalisti sono scettici riguardo a questa commistione di un genere sacro con musiche dagli scopi più marcatamente commerciali. Artisti di livello internazionale come Hassan Hakmoun allestiscono oggi costosi spettacoli per turisti che vogliono assaporare un'esperienza di musica e trance gnawa.
Il figlio dello scrittore algerino Kateb Yacine, Amazigh Kateb ha costituito un gruppo musicale che propone musiche di vario genere, e per segnalare con evidenza la propria origine (nord)africana ha scelto il nome di Gnawa Diffusion.

Ho trovato anche questa informazione sul  Festival di Musica Sacra della città di Fès, nel nord del paese: "Questo festival è senza dubbio uno dei più incredibili e magici di tutto il mondo. Già il luogo, nel cuore della città vecchia di Fès, in mezzo ai suoi palazzi, giardini e cortili, parla da sé ed è invaso per l'occasione da splendidi spettacoli di danza, canto, musica e performance artistiche.La programmazione è sorprendentemente eclettica e cosmopolita: potrai ascoltare gruppi locali marocchini e del Maghreb, ma anche gruppi internazionali. Inoltre, numerose mostre d'arte si svolgono durante tutta la durata del festival, all'interno dei tanti rigogliosi giardini dei palazzi di Fès. È l'occasione per scoprire artisti locali e da tutto il mondo, come l'incredibile calligrafo Hassan Massoudy, che qui espone con regolarità."

E le donne?  Asmâa Hamzaoui suonò sul palco del Gnaoua and World Music Festival, a Essaouira, in Marocco, nel giugno 2018. Suonò il guembri, strumento tradizionalmente riservato agli uomini,rompendo un tabù.A 20 anni, è a capo del gruppo “Les filles de Timbuktu”. Ha ereditato la sua passione dal padre, il famoso maalem Rachid Hamzaoui, e ha imparato a suonare il guembri insieme a lui, da quando aveva 6 anni.

Spero che un po' di tempo sia trascorso in notizie piacevoli, la Musica come ogni arte, salva la vita. Come disse Lev Tolstoj "La musica agisce come uno sbadiglio, come una risata: non ho voglia di dormire, eppure sbadiglio se vedo qualcuno che sbadiglia; e così, anche se non c’è nessuna ragione di ridere, io rido se sento qualcuno che ride." E la guerra non fa ridere, e meno che mai salva la vita.

Doriana Goracci

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