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Musei Vaticani: Fedeli ed euro. Esentasse...

Ogni anno sono 3.000.000 – circa - i visitatori di tutto il mondo che visitano i Musei Vaticani. A Roma, in special modo nel periodo estivo, si assiste a lunghissime colonne umane, che sotto il sole rovente dell’estate, attende con incredibile pazienza di poter accedere ai tesori dell’arte. Tesori della Cultura Italiana che sono o dovrebbero essere, patrimonio dell’Umanità.

Dopo ore ed ore di fila, ecco l’ingresso in uno dei templi non solo della religiosità ma anche del maggior fasto ed incredibile bellezza artistica del nostro territorio. A naso in su, molti avranno conosciuto la sindrome di Stendhal, che aggredisce quelli particolarmente attratti da opere di alto pregio artistico.

In queste ultime ore, si è parlato di danni alle opere, provocato – pensate – dal fiato e dalle emissioni di vapore umano che, con una media di circa 20.000 presenze quotidiane, stanno inesorabilmente intaccando ciò che di più bello l’arte e la storia nostrana ci hanno lasciato in eredità.

Ma andiamo anche a far di conto, come si diceva un tempo, su ciò che realmente significano i numeri appena espressi.

Oltre ai danni inesorabili di tanti estimatori che da tutto il mondo scelgono di transitare per questi luoghi di storia ed arte, oltre ai numeri ed ai totali dei visitatori annui, c’è da fare qualche bel conticino sugli incassi che il Vaticano ottiene già solo con un pezzettino infinitesimale di “proprietà” culturale.

Sapete quanto costa il biglietto intero per accedere ai Musei Vaticani ed alla Cappella Sistina? 15 euro. E non ci sono troppi sconti se invece di un visitatore alle casse si presenta un gruppo di 5 o più persone. Oltre a questa tariffa, andrà applicato il diritto di prevendita di 4 euro nel caso in cui si voglia usufruire dell’acquisto dei biglietti in agenzie dislocate sul territorio o direttamente online sul megagalattico sito internet relizzato esclusivamente per dare informazioni dettagliate sui Musei ed anche l’opportunità – appunto – di prenotare le visite.

Esistono anche biglietti a prezzo ridotto, che riguardano come sempre i ragazzi dai 6 ai 18 anni, gli studenti al di sotto dei 26 anni ma che presentino il libretto universitario. In caso si rientri in questi parametri, il prezzo del biglietto scende ad 8 euro.

Ebbene: moltiplicate 20.000 (gli accessi medi giornalieri di visitatori) per una media di 11 euro (fra biglietti interi e ridotti)...L’incredibile cifra che se ne ricava è pari a 220.000 euro. Duecentoventimila euro. Che appunto moltiplicati per 12 fa una somma di 2.240.000 euro. Annui. E stiamo parlando di una particola di beni culturali in mano alla Chiesa.

Se dovessimo fare davvero i conti della serva, non avremmo intanto tempo utile per poter avere una panoramica davvero completa di quanti fra siti, chiese, musei ed abbazie sul nostro territorio generano altri incassi. E se addirittura volessimo fare questo censimento a livello internazionale, non basterebbe una intera vita, per compierlo in maniera completa.

Su questo denaro, per convenzioni via via stipulate con lo Stato Italiano, la Chiesa non versa un solo centesimo di Tasse. E se a questo aggiungiamo un’altro patto storico chiamato 8 x 1000, ecco che cominciamo ad avere una prima idea di cosa significhi Chiesa se considerata anche in quanto generatrice di beni e denaro.

Cosa ne fa la Chiesa di questo denaro? Lo utilizza certamente per le spese di gestione dei beni in questione. Forse ogni tanto per sostenere una qualche causa umanitaria, ma non è dato saperlo.

Ciò che sconvolge è come possa rientrare in un criterio accettabile, che il mondo da cui ognuno si aspetta pace, amore e carità, sia nella realtà dei fatti una mostruosa macchina creatrice di denaro e beni incommensurabili.

Non voglio qui affrontare altri temi. Sarebbe allargare il raggio a troppi altri discorsi. A troppe altre situazioni. A troppi altri dubbi, misteri ed incoerenze fra il bene materiale e quello dell’Anima.

Sta di fatto che, da sempre, il semplice gesto di due dita, che nell’aria disegnano una croce in segno di benedizione, è in realtà una vera “benedizione” per chi lo compie. Sta a chi lo riceve, quel gesto, dargli la giusta considerazione. E riflettere che dietro un “ego te absolvo....” si nasconde un business che ha più l’aspetto di Impresa che valore dell’Anima.

Sentitevi liberi si riflettere ognuno a vostro modo. E che Dio vi benedica.

Commenti all'articolo

  • Di Giuliano Vangelista (---.---.---.93) 8 settembre 2010 13:14

    Il conto è sbagliato! Dovete fare 3.000.000 di visitatori annui per circa 11 euro in media a testa: fanno 33.000.000!! i 220.000 euro sono al giorno!

  • Di Luca (---.---.---.55) 8 settembre 2010 13:28

    Allora,
    se i visitatori giornalieri sono 20.000 moltiplicato per 11(costo del biglietto) è uguale a 220.000 euro di introiti giornalieri, moltiplicato per 365 giorni si ottengono ben 80.300.000 euro all’anno.
    Sbaglio?

  • Di (---.---.---.217) 8 settembre 2010 13:37

    Non sbaglia: noi giornalisti evidentemente con i numeri a volte non andiamo a braccetto.

    Per Giuliano: "Dovete..."? Non utilizzo ancora il plurale majestatis...smiley

    Grazie per l’interesse a questo mio articolo

    Un caro saluto

    Emilia Urso Anfuso
    Giornalista indipendente

  • Di poetto (---.---.---.194) 8 settembre 2010 14:15

     

    I musei Vaticani, se non erro, rientrano nei beni dello Stato Vaticano, quindi, così come l’Italia non dà spiegazioni alla Francia, ad esempio, di come usa le sue entrate, il Vaticano non deve spiegazioni sull’utilizzo delle entrate dei Musei allo Stato italiano.

    Sinceramente, invece, non capisco il perché anche dove c’è un evidente sfruttamento economico del bene situato in pieno territorio italiano, a soli fini di lucro, vedi ad esempio le varie realtà ricettive, soprattutto per il turismo religioso, gestite direttamente da religiosi dove vengono dati dei soldi, da parte di chi vi alloggia, e non si viene invece “ospitati” in modo gratuito, non vedo il perché, dicevo, davanti a queste realtà lo Stato italiano non esige il pagamento delle tasse alla stesso modo di come accade agli altri operatori del settore.

    A mio avviso andrebbe rivisto tutto l’impianto dell’otto per mille, rivisto il fatto che il Vaticano non paghi, per strutture esistenti nello Stato italiano, l’Ici e altre imposte.

    Il discorso sarebbe troppo lungo per essere affrontato in questo spazio.

  • Di alessio (---.---.---.26) 10 settembre 2010 22:43

    Quindi nell’ultimo quinquennio l’incasso è stato di udite udite 401.500.000!!!
    che schifo di mondo...

  • Di (---.---.---.208) 23 agosto 2011 17:30

    MA CHE ARTICOLO è SE QUESTO SCRITTORE NN SI RENDE CONTO CHE I DATI CHE SCRIVE SONO COMPLETAMENTE CONTRADDITTORI? HAHAHAHHAH CHE RISATE: ALLORA 3.000.000 DI PERSONE L’ANNO (SI UTILIZZI COME MEDIA SEMMAI 12 EURO PERCHè LA GENTE AL DI SOPRA DEI 26 ANNI DI ETà è CERTAMENTE DI PIù DELLA METà DEI VISITATORI ANNUI) X UN ANNO SAREBBE 12 X 3.000.000 = 36.000.000 EURO DI GUADAGNI.

    SE INVECE SI CONSIDERA IL DATO DELLE 20.000 PRESENZE QUOTIDIANE SAREBBERO 20.000 X 30= 600.000 PRESENZE AL MESE, OVVERO 600000 X 12 =7.200.000 VISITATORI L’ANNO ( CIOè PIù DEL DOPPIO DELLA CIFRA PRIMA INDICATA) X UN TOTALE DI 86.400.000 EURO DI INTROITI LORDI L’ANNO. CIOè MA CHI SCRIVE UN ARTICOLO COME FA A NON RENDERSI CONTO DI QUELLO CHE SCRIVE E A NN VERIFICARE I DATI CHE INSERISCE? ò.O

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