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Mubarak: è iniziato il processo. Gli occhi del mondo puntati sul Cairo

Oggi, mercoledì 3 agosto, è iniziato il processo all'ex-dittatore egiziano Hosni Mubarak. Tra le proteste che ancora avvengono in piazza Tahrir al Cairo contro il regime militare che ha tuttora il controllo del paese, gli occhi del mondo sono puntati sulle sorti dell'ex-presidente.

Questa mattina è iniziato il processo all’ex dittatore egiziano Hosni Mubarak, che ha fatto la sua entrata in aula su di una barella. L’aria era stanca e molto abbattuta. Il portavoce del Movimento del 6 aprile ha dichiarato che non ci troviamo davanti solo al processo di Mubarak, ma che è il processo di un’era.

Ecco l'apertura del processo:
 
 
Gli avvocato dell'ex-ministro dell'interno Habib el-Adly e di altri sei assistenti hanno accusato il giudice che era illegare unire i loro processi a quello di Mubarak. Hanno inoltre richiesto la possibilità che venga a testimoniare Omar Suleiman, capo dei servizi segreti, e di Field Marshal Hussein Tantawi fedele ex-ministro della difesa e attuale capo del governo militare ora al potere nel paese.
 
Fuori dalle porte dell’Accademia della Polizia al Cairo, è stato installato un maxi-schermo dove sarà trasmesso tutto il processo. Si temono, tuttavia, scontri tra i sostenitori di Mubarak e coloro che lo vogliono vedere condannato. Ci sono già stati lanci di pietre e i suoi sostenitori hanno già appeso manifesti in suo supporto.
 
 
L’ex presidente si è dichiarato totalmente estraneo alle accuse che gli sono state rivolte dall’accusa. I capi d’imputazione sono corruzione omicidio premeditato compiuto verso i manifestanti, oltre all'accusa di cospirazione per l'uccisione di coloro che stavano chiedendo le sue dimissioni nei giorni tra il 25 e il 30 gennaio 2010 nelle città di Il Cairo, Giza, Alessandria, Suez, Beni Suef e altre ancora. Il suo avvocato difensore, Farid el-Deeb, ha letto una lista che dovrebbe dimostrare la sua estranietà agli ordini di sparare sulla folla 

Sembra che questo processo debba serbare qualche colpo di scena.
 
Un avvocato, infatti, alzatosi in piedi, ha accusato, gridando, che la persona in aula che si indica quale Mubarak, in verità non lo sarebbe. Il vero Mubarak, continua, sarebbe morto nel 2004 e che si tratti di un complotto americano e sionista. Per questo motivo ne richiede un test del Dna.

Nel frattempo MK Benjamin Ben-Eliezer ha dichiarato a Radio Army che tempo fa incontrarono l’ex presidente egiziano, incontro durante il quale gli offrirono asilo politico in Israele, nella città di Eliat, ma che Mubarak rifiutò l’offerta dicendo che lui era un patriota.
 
Il Presidente del TribunaleAhmed Rifaat, rientrato in aula per riferire alcune direttive, ha ordinato che Mubarak rimanga al Cairo e che sia seguito dall'equipe medica del reparto di oncologia dell'Università del Cairo e che tutti gli avvocati facciano avere i documenti e le prove su CD. Ha concluso riaggiornando la prossima udienza a Mubarak e ai suoi figli per il 15 agosto, mentre quello all'ex ministro degli interni e ad altri sei assistenti riprenderà domani.

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