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Morti in carcere: svelato un omicidio coperto da un finto suicidio

Una notizia pur essendo tragica, è importantissima per stabilire che la nostra ipotesi (per noi verità) che Niki Aprile Gatti sia stato ucciso e non suicidato sia fondata.

La Magistratura che ha archiviato la morte di Niki come suicidio, tra le righe, aveva fatto intendere che la verità che urla a squarciagola Ornella Gemini potrebbe essere quasi un'ipotesi fantascientifica. Addirittura il garante dei detenuti di Sollicciano Corleone in una intervista su Radio 24 diceva che era assurdo che Niki sia stato ucciso e che per farlo ci voleva un'organizzazione troppo sofisticata e in breve tempo non potevano organizzare un omicidio. E invece, oggi, c'è una notizia che potrebbe aprire la strada anche all'accertamento per la vera causa della morte di Niki Aprile Gatti.
 
Il 18 novembre del 2007 Marco Erittu, sassarese, 40 anni, viene trovato agonizzante sul proprio letto, con un lenzuolo intorno al collo e in parte conficcato in bocca: è impossibile salvarlo. Si pensava ad un suicidio, a una morte per impiccagione. Gli agenti della polizia penitenziaria trovarono l’uomo moribondo in cella. Sul posto giungono i medici del 118 che non possono far altro che constatare il decesso per soffocamento. Ed esattamente come Niki, la morte venne classificata come suicidio.
 
Ma a distanza di quattro anni c'è stato un colpo di scena: per gli inquirenti è stato un omicidio.
 
Fermiamoci un attimo. Noi per Niki avevamo ipotizzato che ucciderlo purtroppo non sarebbe stato poi così tanto complicato come volevano farci credere. Bastano tre persone. Due detenuti legati alla criminalità organizzata, o comunque appartenenti ad una banda criminale, e ovviamente per forza di cose un secondino
 
Perchè è stato ucciso Niki? Lo abbiamo detto, pubblicato, documentato molte volte: poteva essere quel granello di sabbia che avrebbe inceppato l'ingranaggio. E non doveva avvenire perchè è chiaro come la luce del sole che dietro ci siano interessi di forti Poteri che coinvolgono grossi gruppi finanziari e collusione tra Stato e criminalità organizzata.
 
Ritorniamo all'omicidio-suicido di Erittu. Per gli inquirenti è accaduto questo: l'agente avrebbe lasciato la porta della cella aperta, consentendo a due detenuti di entrare e soffocare Erittu con una busta di plastica avvolta intorno al capo. La cella era stata quindi richiusa e la morte di Erittu era stata classificata come suicidio. 
 
Il movente sarebbe questo: l'eliminazione di quello che sarebbe potuto diventare un testimone scomodo su vicende legati a sequestri di persona negli anni '80
 
Ora io mi chiedo: come hanno fatto ad archiviare in fretta e furia la morte di Niki, nonostante le numerose contraddizioni ed elementi non chiariti?
 
Niki è stato ucciso e per strozzarlo hanno magari utilizzato lo stesso laccio usato successivamente per simulare un'impiccagione... davvero improbabile visto che non poteva assolutamente sostenere il suo peso.
 
Tutti noi che ci impegniamo per rendere Giustizia a Niki non abbiamo mai archiviato. 

E gli eventi ci stanno dando ragione. Purtroppo.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.122) 15 luglio 2011 21:32

    ottima analisi; leggendo l’articolo de l’Unione Sarda che riporta la notizia della svolta nella vicenda della morte di Eritto, inizialmente considerata suicidio, è difficile non cogliere alcuni aspetti di plausibile somiglianza con la storia di Niki, in particolare: 1)I segni trovati sul collo dell’uomo e la dinamica del presunto suicidio;
    2)l’agente avrebbe lasciato la porta della cella aperta, consentendo a due detenuti di entrare e soffocare Erittu con una busta di plastica avvolta intorno al capo. La cella era stata quindi richiusa e la morte di Erittu era stata classificata come suicidio; 3)Il movente sarebbe l’eliminazione di quello che sarebbe potuto diventare un testimone scomodo. Spero che anche per Niki la Verità emerga. 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.121) 15 luglio 2011 19:40

    salterà fuori la verità su niki :) !!!!

  • Di (---.---.---.122) 15 luglio 2011 21:32

    ottima analisi; leggendo l’articolo de l’Unione Sarda che riporta la notizia della svolta nella vicenda della morte di Eritto, inizialmente considerata suicidio, è difficile non cogliere alcuni aspetti di plausibile somiglianza con la storia di Niki, in particolare: 1)I segni trovati sul collo dell’uomo e la dinamica del presunto suicidio;
    2)l’agente avrebbe lasciato la porta della cella aperta, consentendo a due detenuti di entrare e soffocare Erittu con una busta di plastica avvolta intorno al capo. La cella era stata quindi richiusa e la morte di Erittu era stata classificata come suicidio; 3)Il movente sarebbe l’eliminazione di quello che sarebbe potuto diventare un testimone scomodo. Spero che anche per Niki la Verità emerga. 

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