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Mine e munizioni a grappolo: approvata una legge che ne vieta il finanziamento #NOMONEYFORBOMBS

Approvata definitivamente la proposta di legge “Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo”. L’Italia si dota di una delle leggi più avanzate in materia. 

 

Dopo un iter travagliato durato 7 anni dalla sua prima presentazione in Senato (2010) la proposta di legge recante “misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo” è stata votata definitivamente alla Camera dei Deputati con 389 favorevoli su 393 presenti, 0 contrari, 3 astenuti.

La legge a prima firma della Senatrice Silvana Amati, meglio definisce e regola quanto già indicato dalla legge di ratifica 95/2011 della Convezione di Oslo, che all’articolo 7 “Sanzioni” già indicava tra le attività penalmente perseguibili il supporto finanziario a produzione, stoccaggio commercio ed uso delle bombe cluster.

La legge prevede di fatto il divieto degli investimenti finanziari a favore di industrie che producono in Paesi terzi vietando, totalmente, a intermediari finanziari e creditizi, a fondazioni e a fondi pensione, di finanziare società che – direttamente o avvalendosi di società controllate o collegate – svolgono attività di costruzione, sviluppo, assemblaggio, riparazione, conservazione, ricerca tecnologica, utilizzo, stoccaggio, detenzione, promozione, vendita, distribuzione, importazione, esportazione e trasporto di mine anti-persona e di munizioni a grappolo o anche solo di parti di esse.

Definendo, inoltre, le modalità di verifica e controllo da parte degli organismi di vigilanza. In particolare, all’art 2, si prescrive che entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, gli organismi di vigilanza emanino, di concerto tra loro, apposite istruzioni per l’esercizio di controlli rafforzati sull’operato degli intermediari abilitati. Nel medesimo termine, essi provvedono a istituire l’elenco delle società operanti nei settori individuati dall’articolo 1, indicando l’ufficio responsabile della pubblicazione annuale del medesimo elenco.

Presentata per la prima volta al Senato nel 2010 la proposta oggi approvata era -nella XVI legislatura- stata bloccata in Commissione Finanze a Presidenza del Sen. Baldassarre e presentata nello stesso periodo anche alla Camera C. 5407 (Mogherini Federica). Approvata dalla Commissione Finanze in sede deliberante il 18 dicembre 2012, il passaggio al Senato fu impedito dal termine anticipato della legislatura.

L’attuale proposta di legge approvata, ha recepito molte indicazioni elaborate dall’attività durante i lavori della V Commissione Finanze del Senato (XVII Leg.) e connesse alla funzione di compliance in relazione ai divieti previsti dal provvedimento. Approvata nella medesima Commissione in sede deliberante nell’ottobre 2016, è passata alla Commissione Finanze della Camera in sede referente ove ha trovato l’accordo di tutti i gruppi i politici ed è stata deliberata all’unanimità il 12 aprile 2017. Calendarizzata in aula della Camera dei Deputati il 2-3 ottobre 2017 è stata approvata definitivamente.

Abbiamo seguito le dichiarazioni e la discussione che precede la votazione e ci ha, anche per i riconoscimenti ed i riferimenti al nostro lavoro, ampliamente ripagato dell’estenuante impegno dedicato in questi anni, in modo particolare nell’ultimo, a promuovere e sostenere questa proposta di legge – dichiara Giuseppe Schiavello- “L’elenco delle persone da citare è lungo ma, in primis, vogliamo ringraziare la Senatrice Silvana Amati che in questi anni e lungo le 2 legislature ha promosso questa e molte altre iniziative parlamentari tese a lenire e limitare l’impatto di queste armi sulle popolazioni civili -continua Schiavello –un argomento che ha sempre trovato il sostegno di tutte le forze politiche e di molti parlamentari ma, soprattutto di molte persone comuni”. “Oggi più che mai la ns associazione è lieta di non annoverarsi tra quelle organizzazioni che «archiviano» le campagne per poi riscoprirle ,con un comunicato stampa, un minuto prima dell’approvazione di una legge” – conclude Schiavello.

La Campagna Italiana Contro le Mine ha- sempre- continuato a credere che fosse possibile raggiungere questo risultato lavorando a testa bassa e non stancandosi di informare e chiedendo ai nostri parlamentari un passo coraggioso in termini di precedente legislativo, sono stati 10 mila i cittadini che hanno sottoscritto l’appello on line NOMONEY4BOMBS della Campagna Italiana Contro le Mine per supportare l’iter di questa proposta di legge. Li contatteremo uno per uno per informarli e ringraziarli – dichiara Santina Bianchini, Presidente della Campagna Italiana per la Messa al Bando delle Mine.

Vogliamo esprimere un apprezzamento a tutti i gruppi parlamentari che hanno reso possibile uno straordinario unanime risultato e per il lavoro svolto nell’iter della proposta di legge , al Presidente della Commissione Finanze del Senato Sen. Mauro Maria Marino ed relatore Sen. Federico Fornaro, al Presidente della Commissione Finanze On.le Maurizio Bernardo della Camera ed al Relatore On.le Federico Ginato relatore in Commissione Finanze ed in aula della Camera; a tutti i capigruppo per aver consentito la calendarizzazione nell’aula della Camera prima della fine della legislatura. Al Sottosegretario Benedetto della Vedova in qualità di Presidente del Comitato Nazionale per le Azioni Umanitarie Contro le Mine (CNAUMA) per aver sostenuto l’avanzamento della proposta.

Infine, ma non meno importante, la Campagna Italiana vuole ringraziare la dottoressa Alessandra Viscovi già direttore di Etica SGr (Banca Etica), oggi responsabile Area Education di ALTIS e advisor sulla finanza sostenibile per l’impagabile supporto dedicato, sin dall’inizio, a questa proposta di legge in tutti i ruoli che ha rivestito e riveste; l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ANVCG nella persone del Presidente ed avvocato Giuseppe Castronovo e del Segretario Generale avv. Roberto Serio che hanno convintamente aderito, attraverso l’impegno diretto dell’ANVCG e con la forza di un’associazione che di ferite a danno dei civili è testimone indiscussa, alla promozione di un rapido iter di approvazione. I giornali Mosaico di Pace e Nigrizia tra i primi ad aderire alla Campagna NOMONEY4BOMBS e la Rete Italiana per il Disarmo coordinata dal dottor Francesco Vignarca di cui la Campagna italiana è parte.

INFORMAZIONI GENERALI

Il rapporto “Worldwide investements in cluster munitions, a shared responsability” 2017 dall’associazione PAX (ONG con sede nei Paesi Bassi membro della Cluster Munition Coalition) ci dice che i 31 miliardi di dollari di investimenti sono stati accordati principalmente a sei aziende che producono munizioni a grappolo. Tra le sei, due società si trovano in Cina (Cina Aerospace Science and Industry e Norinco), due in Corea del Sud (Hanwha e Poongsan) e due negli Stati Uniti (Orbital ATK e Textron).

www.campagnamine.org

Giuseppe Schiavello

Questo articolo è stato pubblicato qui

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