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Mez, tutto da rifare. Annullate le assoluzioni di Amanda Knox e Raffaele Sollecito
Annullata l'assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito. Il nuovo processo a Firenze
L'assoluzione in Appello del 3 ottobre 2011, che tanto fece discutere i media di mezzo mondo, non è valida.
Raffaele Sollecito e Amanda Knox dovranno tornare in tribunale per rispondere dell'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nella notte tra il primo e il due novembre del 2007.
Così si è espressa questa mattina la corte di Cassazione, sgretolando una sentenza basata su una complicatissima perizia tecnica che alla fine portò all'assoluzione dei due ragazzi. La requisitoria del procuratore generale Luigi Riello è stata una dura e lunga critica ai giudici d'appello: "Hanno smarrito la bussola - ha detto -. Ci sono tutti i presupposti perché non cali il sipario su un delitto sconvolgente di cui per ora resta come unico condannato Rudy Guede".
La Suprema Corte ha anche confermato la condanna a tre anni - già scontata - inflitta ad Amanda Knox per calunnia ai danni di Patrick Lumumba, inizialmente indicato da lei come autore del delitto. "Continuano a non credermi", così avrebbe detto da Seattle la Knox al suo avvocato italiano, Luciano Ghirga, nella tarda serata di ieri.
In primo grado, Raffaele Sollecito era stato condannato a 25 anni di carcere, uno in meno di Amanda. Sedici anni di condanna, invece, per Rudy Guede, che aveva scelto la strada del giudizio immediato. Il nuovo processo sarà celebrato a Firenze, mentre le televisioni americane hanno subito sparato la «breaking news» sulla decisione della Cassazione.
Di Mario Di Vito
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