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Metafisica dei Suv

Pistoia, come tutte le città della
Toscana, e come molte delle città di tutta
Italia, ha una fondazione risalente all’epoca romana, e nei suoi vicoli, nelle sue vie piccole si riconosce senza alcuna ombra di dubbio il passaggio del medioevo romanico.

Pistoia, come tutte le città d’Italia ha piccole vie invase dai Suv.

Ora, o mi sfugge qualcosa, oppure i ricchi hanno tutti case in collina con accessi sterrati che richiedono un mezzo "dotato". Certo, magari ci arriverebbe anche un pandino 4 x 4 ma dove andrebbe a finire la "schiccheria"?

Oppure il SUV è semplicemente uno status symbol, un simbolo del ceto che vuole elevarsi da medio ad alto, o semplicemente dell’alto.

(foto sopra: uomo benestante alla guida del proprio Cayenne sulla difficile via di ritorno a casa)

C’è qualcos’altro che mi sfugge.

I giovani figli di ricchi hanno macchine di dimensioni minime (Smart, Cinquecento, Mini...), mentre i genitori hanno macchine di dimensioni spropositate. E’ una meccanica affascinante, tuttavia rimane una empiricità senza teoria, per la quale chiedo tutto il vostro aiuto. Potremo assieme costruire una vera e propria metafisica dei Suv e cercare di capire cos’è che annebbia il cervello di una persona con i soldi, cos’è che lo convince che bloccare il traffico cittadino invadendo metà della corsia opposta con una macchina larga un centinaio di metri, che consuma cento litri di benzina per fare un chilometro, sia "ganzo".

Un pochino ci ho pensato, ed ho escluso come motivazione per comprare un Suv il "risparmio".



Ma non ci voleva molto, non importava nemmeno che lo dicessi. Un Cayenne, dichiarano, e quindi consuma anche di più, dovrebbe arrivare a macinare tra i 6 e i 10 km con un litro di benzina. Ovvero consuma ed inquina quanto una navicella spaziale, decollo escluso. Inoltre, si vocifera che in salita arranchi disdicevolmente.
Con questo possiamo anche concludere che l’acquisto di un Cayenne non possa essere in alcun modo un investimento.

Quindi è ovvio che chi decide di inquinare il doppio, consumare il doppio di energia, invadere il doppio dello spazio, spendere cento volte rispetto a una persona "normale", è mosso da meccaniche quali cinica apparenza e acquisizione di titolo. Un po’ come funzionava ai tempi della nobiltà, un borghese poteva elevarsi al rango dei nobili, se dimostrava alcune necessarie inclinazioni e proprietà.



Gli ingenui diranno ma c’è la crisi, com’è possibile sputtanare al vento un pieno di un Cayenne per fare circa dieci chilometri quando c’è chi non riesce a pagare la bolletta della luce?

Girate al domanda a Roberto Tunioli (Datalogic, 8.265.000 € nel 2008)
oppure provate a chiedere a Luca Majocchi (Seat, 7.958.000 € nel 2008)
e via dicendo...

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