• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Messa negata, arrivano le smentite di Giovanni Impastato

Messa negata, arrivano le smentite di Giovanni Impastato

Il fratello del rappresentante di Democrazia Proletaria, barbaramente ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978, smentisce le voci circolate nelle scorse ore, in merito al presunto diniego da parte del parroco di Cinisi a celebrare una messa in suffragio di uno dei simboli della lotta alle organizzazioni malavitose.

Aveva destato non poche perplessità la notizia circolata nei giorni scorsi, in merito ad un presunto diniego del parroco della chiesa di Cinisi "Ecce Homo", Don D'Aleo, alla celebrazione di una funzione per suffragare l'anima del compianto Peppino Impastato, ucciso dall'esplosivo della malavita organizzata trentatre anni fa.

Giovanni Impastato smentisce categoricamente la ricostruzione secondo cui "il parroco ha negato la Santa Messa perché i tempi non sono maturi"(fonte).

Nessuna maturità da attendere: la misericordia di Nostro Signore Gesù Cristo è qualcosa che trae la propria origine dalle Sacre Scritture, ed è evidente che nessun prelato (alto o basso che sia!) potrà mai legittimamente negarla. 

Piuttosto, si è trattato di una veglia di preghiera, considerata più costruttiva affinché il messaggio sociale di Impastato potesse essere discusso e compreso in serenità, come spiegato dalla leader dell'associazionismo cattolico Caterina Palazzolo (Azione Cattolica). Nessuna volontà di negare alcunché all'eroe dei Centopassi, soltanto una preferenza per un momento aggregativo che coinvolgesse più direttamente i partecipanti non solo nel ricordo religioso, ma anche nel dibattito costruttivo contro il pìù oscuro dei mali siciliani.

La veglia ha visto presenti diverse realtà associative che condividono finalità analoghe di lotta culturale contro la mafia, benché provenienti da esperienze ed estrazioni differenti. Si è fatto in modo di dare a chiunque la possibilità di discutere e riflettere sulla lotta alla mafia, che oggi più che mai deve essere decisa e senza ripensamenti.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares