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Marx: Karl o Groucho?

La sinistra è una cosa che fa capo, grosso modo, a tutti quelli che si sono ribellati allo status quo cercando una via per una qualità migliore della propria vita, della società e dei rapporti umani. Il marxismo è stato il tentativo di organizzare, attorno ad un pensiero filosofico con elaborate articolazioni economiche, la ribellione più o meno spontanea del popolo di sinistra.

 

Sono consapevole che sono due righe un po’ superficiali, ma non intendo entrare nel merito più di tanto, perché quello che voglio evidenziare in questo momento sono solo le fantasmagoriche opportunità comiche che la sinistra (tuttora) marxista ci riserva.

Senza con questo voler mancare di rispetto agli aspetti più seri del marxismo e, ancor più, alle speranze che l’umanità ha spesso riposto nelle istanze di sinistra. A Michele Serra, uno dei pochi profeti negli anni della nostra traversata del deserto, dedico quindi questo spazio, facendo dono alla comunità della sua "Amaca" pubblicata mercoledì su La Repubblica (sperando che non sia un reato pubblicare un pezzo).

A Marco Rizzo, uomo di partito dallo scarso sense of humor, come ho avuto modo di notare anche personalmente, un invito caloroso a riflettere sui drammi che il “socialismo reale” ha prodotto, perfino nella lontana Repubblica Democratica Popolare di Corea, o – in alternativa – a farsi una canna (che male non gli farebbe e sempre che anche questo invito non sia un reato).

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