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 Home page > Attualità > Politica > Marco Pannella commenta la trasmissione ’Anno Zero’

Marco Pannella commenta la trasmissione ’Anno Zero’

Riporto le parole di Marco Pannella del 27/01/09 sulla trasmissione AnnoZero.

Le censure, le deprecazioni contro “Anno Zero” e Michele Santoro, quando vengono dal potere in nome di una informazione corretta, democratica, leale, libera e indipendente, non sono altro che dimostrazioni di assoluta cecità o miserabile inganno di Regime.

Nello stile di “Anno Zero” e di Santoro v’è qualcosa di una impagabile, insuperabile dinamica democratica (consapevole o no che sia). Uno stile che include profondamente i propri stessi anticorpi contro i rischi di automatici riflessi anti-democratici e intolleranti.

Uno stile e dei contenuti - quelli di Santoro - che mettono in difficoltà il monopartitismo anti-democratico e anti-costituzionale che ormai distrugge lo Stato di diritto e l’unità civile della società italiana.

Al contrario, nella RAI-TV domina l’ideologia di un Transpartito, ormai antropologico che produce menzogna e inganno di Regime ancor “meglio” che negli anni Trenta nei paesi fascisti, comunisti, violenti allora imperanti.

Non a caso, a cominciare dall’ammiraglia Rete-Tg1, lo stile non è quello spiacevole e disturbante di Santoro, ma quello Italo-Vaticano, sintesi collotortista ormai quasi perfetta, del combinato disposto fra l’ultimo Stato Assoluto esistente oggi al mondo e il “nuovo” Stato-Regime partitocratico, oligarchico, corrotto e corruttore che salda al disastro “ideologico” perfino quello idrogeologico, quello civile e quello istituzionale. Regime oggi mirabilmente descritto in “Finanza&Mercati” da Marco Saverio Bobbio in occasione della miserabile vicenda “Commissione di Vigilanza” e della riedizione quasi perfetta dell’Italia istituzionale degli anni ‘30/’31 in poi.

Con una differenza: quell’Italia fascista, razzista, clericale, violenta era perfettamente in linea con la sua propria legalità. L’Italia di oggi, semmai, lo è con quella lì, contro quella descritta nella Costituzione e nella legalità “vigenti” (e negate!).

Tratto dal sito di Radio Radicale

Commenti all'articolo

  • Di verygod (---.---.---.19) 5 febbraio 2009 14:51
    Glaros - scrittura creat(t)iva

     In ’materia’ segnalo quanto appunto vado scrivendo su AgoràVox.
    La questione della figura del centrale romano terzium è più che mai quella cruciale.
    Ma è nella nuova traduzione di quella triadica immagine che si gioca tutta la partita.

  • Di virginia (---.---.---.96) 5 febbraio 2009 16:26

    Caro Marco,
    ti do ragione quando parli del monolitico partito di Stato che impedisce un’informazione pluricefala e diversificata.
    Non hai per niente ragione, secondo me ovviamente, quando parli di "insuperabile dinamica democratica". Santoro è fazioso e faziose sono le sue trasmissioni. Bravissimo, s’intende, a far prevalere il suo punto di vista. Ma incapace di fare in modo che lo spettatore possa maturare una sua propria opinione magari in contrasto con la tesi divulgata.

  • Di (---.---.---.130) 6 febbraio 2009 03:44

    Che il potere perchè sia piú libero e prattico nel governare, debba essere in mano di una sola persona, mi pare molto stupido.

  • Di verygod (---.---.---.24) 6 febbraio 2009 15:30
    Glaros - scrittura creat(t)iva

     Quando si parla di potere, di centro e dei relativi centri di potere, la questione è di quale Persona si tratta.
    Se non si tratta ad esempio del senso della Persona che Frank Tipler attribuisce alla macchina di Turing a stati infiniti, al ’suo’ teilhardiano Punto Omega ed alla sua spirituale e santa funzione d’onda.

    Sembrerebbe che, lasciando la gestione concettuale del Senso e del ’suo’ centro ai ’macchinisti’ di turno, quelli ne facciano un po’ quello che credono loro.

    La partita ed il relativo ’finale’ si giocano appunto sulla chiara e generale acquisizione e gestione del ’senso unico della Persona

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