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Magic Tuscany: anche gli stranieri hanno diritto alla sanità

Neri, extracomunitari, zingari, albanesi, in Toscana sono persone. In Italia no.

Lo ribadisce la Corte Costituzionale che boccia il ricorso del governo contro la legge regionale in materia di accoglienza e integrazione degli stranieri che prevede, tra l’altro, l’erogazione dei servizi socio sanitari anche per gli immigrati non regolari.

Volevate il federalismo? Bene, noi vi diciamo che in Toscana siamo tutti uguali.
La legge toscana è stata approvata dal Consiglio regionale il 9 giugno 2009, con una forte opposizione del Pdl. Dopo poche settimane dell’approvazione il Governo aveva impugnato la legge regionale per la presunta illegittimità costituzionale di alcuni articoli. Perchè è chiaro, il governo DEVE distinguere tra italiani e negri, froci, zingari e quant’altro.

"La Corte costituzionale ha affermato che "la norma regionale in esame non determina alcuna lesione delle competenze legislative statali e che lo straniero è titolare di tutti i diritti fondamentali che la Costituzione riconosce spettanti alla persona"." (da Reuters)

La legge Toscana del 2009, che trovate per intero qui è quasi grottesca perché, come lei stessa dice, non fa altro che esprimere ciò che già è insito nella costituzione. Non per nulla "La nota aggiunge che la Costituzione protegge il diritto alla salute come "ambito inviolabile della dignità umana": il diritto alla salute "deve perciò essere riconosciuto anche agli stranieri, qualunque sia la loro posizione rispetto alle norme che regolano l’ingresso ed il soggiorno nello Stato"." (da Reuters).


E visto che la matematica non è una opinione, se un clandestino dovesse avere bisogno di cure ospedaliere, e abitasse in Lombardia, potrebbe morire a causa dell’applicazione della legge statale. Lo stesso clandestino, abitante in Toscana, sarebbe salvato, senza mettere in mezzo problemi.
 
In Lombardia la vita umana cambia a seconda del colore, della provenienza, della lingua. In Toscana no. Con tanti saluti alla Lega.
 
Per cui o le altre regioni cominciano a seguire la Toscana, o faccio la tessera del movimento per la restaurazione del granducato. Questa è la mia magica Toscana, e non la Sua Magica Italia.

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