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Ma al cinema c’è la fila

Colpa dei ricchi. Colpa della crisi.

Ma al cinema c'è la fila

Quanto sono realmente poveri gli Italiani? Quanto insostenibili i mutui? Quanto miseri gli stipendi?
 
Lamentiamo tutti una crisi economica che pare dilaniare i portafogli, spingere sul lastrico, costringere a privazioni nella quarta settimana. Molte famiglie hanno seri problemi di bilancio, molte altre non sono in grado di affrontare una spesa imprevista, molte, e si è visto, vendono casa per insolvibilità non appena un familiare perde il lavoro ( e la cosa non è rara nell’era della precarietà ).
 
“I ricchi però diventano sempre più ricchi”, si dice, e si chiamano sindacati a difendere lavoratori maltrattati da un mondo di avidi che certo non può comprendere “i prodighi”.
 
Giornali e televisioni non fanno altro che criticare il rincaro prezzi, la crisi, la disoccupazione, l’immigrazione che toglie posti di lavoro e il Governo, o un qualsiasi datore di lavoro, che non paga abbastanza.
 
Il problema non è nei ricchi, meglio, non solo. Il più grave è di certo nella massa di lagnoni che spende soldi che non ha.
 
La maggioranza degli italiani non sa risparmiare, non sa tenere i soldi da parte e resistere alle tentazioni, così un sabato tra pizza, sosta al bar, schedina e tabacchino costa in media 20 euro a persona. Un rapido conto su una coppia ci porta, approssimando per difetto, a una spesa di 150 euro mensili, solo per il sabato, solo per due persone.Una pizzeria vuota di sabato non l’ho mai vista e non si può dire che siano i ricchi a riempirle, perché, se il divario sociale si amplia, certo si potranno permettere un ristorante!

Poi i dati parlano chiaro: "Avatar" è il secondo film della storia nel box office e, scorrendo la classifica dei primi venti, si trovano solo film degli ultimi anni ("Natale sul Nilo", "Chiedimi se sono felice", "L’era glaciale 2", "Natale a Rio" etc.) fatta eccezione per "Titanic", "La vita è bella" e "Pinocchio".
 
Il punto è che la massa di italiani che piange miseria, chiama i sindacati e parla male dei datori di lavoro non sa risparmiare ed è presa da pubblicità, prodotti innovativi e effimere mode.
 
Esce il nuovo nokia n97? Di corsa al 3store per fare un contratto. È conveniente, 30 euro al mese. Se ti abboni a sky cinema entro gennaio ti regalano sky calcio. Eccezionale. 40 euro al mese. Puoi avere la nuova macchina a soli 450 euro al mese. Affare fatto.
 
Aggiungi il sabato sera, il cinema almeno due volte al mese, un mutuo medio da 1000 euro e per raggiungere fine mese (senza mangiare e coprirsi) devi avere 1700 euro. É chiaro che resistere alla macchina nuova, al nuovo cellulare di ultima generazione, a sky e alla pizza del sabato sera è troppo difficile.
 
Più facile, anzi, più conveniente dire che “è un’ottima offerta” e che è il datore di lavoro a non pagare abbastanza, è il mutuo a essere troppo alto, e giù con tutti gli altri luoghi comuni. Fortuna che lì non ci sia l’affitto.

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