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 Home page > Tribuna Libera > M5S: mozzate la testa alla Gambaro

M5S: mozzate la testa alla Gambaro

E così i talebani - o i giacobini, se preferite - pare che abbiano avuto la meglio.

La senatrice grillina, Adele Gambaro, è stata virtualmente espulsa dal movimento secondo il primo step previsto dal regolamento interno del Movimento. La conferma arriverà dalla “rete”.

Riassunto: dopo il catastrofico risultato delle amministrative, l’esponente del M5S ha esternato i suoi pensieri in diretta tv, dicendo in sintesi che il risultato elettorale non poteva essere considerato un successo, come affermava qualcuno del suo movimento in crisi imitatoria dei politici d’antàn, ma al contrario che era “abbastanza negativo”. Un'onesta fotografia della realtà.

I motivi? “Stiamo pagando i toni di Beppe Grillo” e, ha aggiunto la senatrice, la sua comunicazione, i post minacciosi e le offese al Parlamento. Il punto vero però, detto con cortese fermezza che non riesce a nascondere del tutto l’irritazione, è la mancata condivisione degli eletti nella determinazione della linea politica.

In altri termini Grillo scrive sul blog quello che gli pare e gli onorevoli grillini si ritrovano a dover rispondere delle parole del capo senza essere mai stati nemmeno consultati. Il problema del Movimento a questo punto è, per la Gambaro, proprio Beppe Grillo. E la piega che il Movimento sta prendendo “diversa dagli inizi”; per cui è indispensabile “cambiare il modo di porsi, di comunicare” pur riconoscendo che “il movimento è Grillo” e affermando di non voler mettere in discussione la sua leadership.

La sintesi è chiara: di fronte al tracollo elettorale (in certe città siciliane i Cinquestelle sono passati dal 30% di ottobre al 3% di maggio) una persona intelligente ne cerca i motivi: giusti o sbagliati che siano, le risposte che la Gambaro si dà stanno chiaramente nel contesto di una riflessione non solo indispensabile per un movimento in palese difficoltà, ma anche umanamente comprensibile visto la passione e l’impegno che, si suppone, la senatrice ha profuso nell’impegno politico.

Le risposte di Grillo e dei suoi pasdaran le conosciamo: "La senatrice Adele Gambaro - scrive Grillo - ha rilasciato dichiarazioni false e lesive nei miei confronti, in particolare sulla mia valutazione del Parlamento”: dove stia la falsità non si sa, visto che lui stesso aveva definito il Parlamento la “tomba maleodorante della Repubblica”. 

In ogni caso lei è una miracolata, una che non vale niente, per cui “via subito dal Movimento”; e la colpa della débacle elettorale è degli italiani che non li hanno votati.

Come qualsiasi esperto di marketing sa, se un prodotto (anche politico) non si vende la colpa non è mai dei compratori che non lo comprano. È il prodotto che è scadente o troppo costoso o mal distribuito o mal pubblicizzato. La senatrice dissidente si muove perciò su una forse confusa, ma sicuramente corretta, valutazione del risultato elettorale; cioè della catastrofica ‘vendita’ del prodotto grillino alle amministrative. Le si risponde che la colpa è dei compratori: l’ottusità fatta analisi politica.

Cui si aggiungono episodi a dir poco farseschi: come le parole della senatrice Blundo che invita la Gambaro a “chiedere perdono a Grillo”. Chiedere “perdono”, ammettere di essere stati cattivi, fare penitenza; magari promettere di non farlo più. Roba da asilo infantile (o da manicomio, visto che i senatori non sono bambini, ma adulti che si comportano come fossero ancora in fasce) esposta con il tono di una mammina sofferente. Inguardabile.

Una senatice dissidente però si chiede “Avere un’opinione personale è illegale? Avanzare critiche non è previsto dal regolamento?” e un'altra ha affondato il coltello nella piaga: “c'è un clima da psicopolizia. Se non sei d'accordo, dicono che è per i soldi o perché sei del PD: ti delegittimano”. Come una purga staliniana, né più né meno.

C’è da chiedersi dove sono finite tutte quelle balle (buone solo per gli allocchi che ci hanno creduto) del tipo “uno vale uno” o le dichiarazioni di trasparenza che riguardano le esilaranti e infinite diatribe sugli scontrini da rendicontare (echissenefrega ce lo vogliamo dire?), ma non la diretta streaming sull’incontro “plenario” degli eletti in merito all’espulsione della Gambaro; incontro che evidentemente non doveva essere visto perché non si vedessero anche le divisioni interne e non si ascoltassero le motivazioni non “congrue” con la decisione già presa dal Capo Supremo. Risultato 79 a favore e 49 contrari (con 9 astenuti): una maggioranza non bulgara deferisce al Tribunale del Popolo la senatrice rea di lesa maestà, a cui si è opposta una minoranza niente affatto irrilevante. Ora la palla passa alla “rete”, con tutte le garanzie di sicurezza e affidabilità che conosciamo: zero.

Uno vale uno e gli altri valgono un piffero: ridicoli dilettanti sbeffeggiati da un venditore di paccottiglia da mercatino di provincia che hanno avuto il merito di raccogliere la protesta montante e proporre qualche idea condivisibile da larga parte del popolo italiano in grande difficoltà. Ma incapaci di renderla praticabile.

E il corpo elettorale, annusata l’aria, li ha lasciati lì come dementi a parlare di aria fritta l’un con l’altro. In attesa che il Duce dica loro cosa devono pensare. E cosa possono dire, fare, baciare, lettera e testamento. Fine della storia.

 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.205) 18 giugno 2013 16:45

    Caro Fabio ,tu scrivi ed io scrivo ,entrambi , e come noi altri su questo blog , diamo addosso al M5S perché se lo merita , su questo non ci piove .


    Però , almeno io , non so tu e non so gli altri , comincio a provare una certa stanchezza ,quasi un senso di nausea . Quando vedo la faccia di Vito Crimi mi si rivolta lo stomaco .A proposito riesci (tu od altri -penso per es ad Emilia U-A.,che scava come una talpa) a sapere come è stato assunto questo tizio alla Corte di Appello di Brescia , intendo con quali modalità ,concorso o chiamata diretta , io non ci sono riuscito ,non c’è traccia , è una curiosità ma trovo strano che Silvio B. voglia portare i suoi processi sempre li’ .Boh! sarà una combinazione .Che c’è o chi c’è nel tribunale di Brescia ?

    Concludo dicendo che ho ascoltato parlare alcuni grillini ,Gambaro ,Pinna ,Oreiana o come diavolo si chiama e molti altri ,c’è del buono ,se portassero il loro entusiasmo e determinazione in quel partito di sciamannati che è il PD , magari con un calcio in culo a D’Alema ,Veltroni Bersani , Finocchiaro ,La Torre e relativi democristiani riciclati ecc... .chissà cosa se ne caverebbe .Ma perché non ci può essere un partito cosi?

    Ovviamente condivido pienamente il tuo articolo .-ciao

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 18 giugno 2013 17:16
      Fabio Della Pergola

      Caro Paolo, anch’io ho letto (e votato) il tuo articolo che condivido. Non so niente di Crimi né sinceramente mi interessa alcunché di questo mezzo uomo di cartapesta. So solo che il M5S ha "intercettato" (così si dice in politichese) un malcontento diffuso e rabbioso, giusto e comprensibile di gran parte dell’elettorato italiano. E poi l’ha buttato nel cesso con la stessa indifferenza fatua e narcisistica di un decerebrato. Fossimo solo io e te a dirlo lasceremmo il tempo che trova, ma se perfino a Marco Travaglio sono cadute le braccia e dopo la nomina di Napolitano ha dovuto scrivere "Sarebbe stato lo scacco matto al re. Invece lo scacco i grilli se lo son dato da soli", qui http://www.ilfattoquotidiano.it/201..., vuol dire che sono proprio dei coglioni (politicamente parlando) conclamati. E’ uno dei pochi articoli di Travaglio che condivido pienamente (ma d’altra parte non ci voleva una cima per capire che si erano infilati in una via senza sbocchi).

      A questo poi si è aggiunto il giudizio degli elettori che è sempre molto più implacabile delle nostre chiacchiere.

      Concordo con te: i temi dei grillini, come molti di loro, sono temi che farei miei senza alcun problema, ma come ho scritto tante tante volte (e tu pure) il problema sta nel manico (e nelle intenzionalità latenti e un po’ oscure di questo manico che si chiama Grillo-Casaleggio). Spero che il m5s vada incontro a una scissione e spero che questo porti a un avvicinamento con la parte meno corrotta del PD, e spero che questo sia propedeutico a una scissione del PD. Eccetera. Perché si faccia finalmente chiarezza nel panorama politico italiano: giovedì c’è un altro incontro culturale al Piccolo Eliseo di Roma, organizzato da Left. Invitati esponenti del PD di SEL del M5S, Ingroia, Zagrebelski e altri. Vedi qui http://www.left.it/2013/06/17/picco...

      Io non so sperare di più, per ora, che almeno si parlino. Alla faccia di quel loro piccolo velenoso ducetto. Ciao, a rileggerti presto.
      Fabio

    • Di Il Gufo (---.---.---.232) 19 giugno 2013 08:17

      La "sinistra storica" italiana (PD, SEL e compagnia scissionista) non riuscirebbe in sei ore di riunione a decidere la marca dell’acqua da bere nella riunione stessa.
      Rendetevene conto PRIMA di morire democristiani.
      Ciò che a sinistra è mal sopportato di Grillo e del suo movimento è il decisionismo, una sorta di "invidia del pene politica", perchè decidere è un atto tradizionalmente fascista, la sinistra discute (come se i partigiani tanto Citati avessero impugnato penne BIC); la politica secondo loro è esclusivamente l’arte della mediazione, l’arte di discutere ANNI su temi appassionanti come la legge elettorale o come abolire le Province creandone contemporaneamente di nuove.
      Bisogna ridurre le spese? Ma certo, la Politica abbassa lo stipendio di Boldrini & Grasso et voilà, l’1% di aumento IVA. Un po’ per uno, mi sembra giusto, mi sembra equo. Loro le spese le hanno ridotte. Questa è Politica, mica quel barbuto comico urlante che non combina niente e insulta tutti!
      La giunta lombarda è più in galera che in Regione ma che importa: le mele marce stanno dappertutto. Solo che non ovunque vengono PROMOSSE. Dettagli, è il "prezzo della democrazia".
      Questo è il vostro mondo, il mondo del default, che arriverà mentre la "sinistra" starà trattando con un corruttore la prossima grande Riforma attesa da tutti i colletti bianchi corrotti: la riforma della Giustizia.
      State sereni, un futuro radioso vi attende. Vi convinceranno che è giusto.
      E Grillo sarà l’ultimo dei vostri problemi.

    • Di Fabio Della Pergola (---.---.---.93) 19 giugno 2013 08:32
      Fabio Della Pergola

      Banalmente non riesci a distinguere il popolo di sinistra dai partiti che si sono appropriati della sinistra. Se per te la strada migliore è affidarsi al duce di turno fai come credi. Insieme al suo decisionismo avrai qualche altra sorpresa prima o poi (come quella che hanno avuto le varie grilline espulse o in via di espulsione: il divieto di parlare !). Del tipo il Capo ordina e voi contenti ubbidite...

      Poi la politica: volete il reddito di cittadinanza ? Ottimo, dateci il 100% dei voti e lo faremo. Ridicoli.
       
      Io preferisco tenermi tutte le difficoltà della democrazia, del confronto. E della necessaria mediazione.

    • Di paolo (---.---.---.205) 19 giugno 2013 15:49

      Gufo ,io sono già sereno ,purtroppo non sono sicuro di quanto sarà radioso il mio futuro , qui gioca anche l’imponderabile che alberga nell’effimero della nostra vita.Tuttavia ,siccome il mio futuro ,nel bene e nel male , ho provveduto a costruirmelo da solo , a suon di sacrifici , non sono disposto ad affidarlo ad un pifferaio fascistello con la cultura di un bonobio.


      Tu deliziati pure col tuo " decisionismo " che assimili al "pene politico " . E’ una film che abbiamo già visto ,poi si passa alle parole d’ordine ,agli stivali neri e la camicia in tinta ...........per finire con l’uomo solo al comando che decide per tutti . Preferisco la baraonda del PD .
      Stai bene -ciao


  • Di (---.---.---.74) 19 giugno 2013 10:04

    Nei momenti di incertezza, niente fa tornare nei ranghi come l’individuazione di un nemico comune.


    La stampa ci attacca, stringete le fila!

    Chi critica è un infiltrato, è un venduto!

    Ma secondo voi veramente Grillo punta a vincere le elezioni o molto più banalmente a tenere assieme il suo ben più sparuto gruppo di accoliti?

    i voti in rete sono click e i click son soldi. Meglio votare nel blog che in parlamento.


  • Di (---.---.---.74) 19 giugno 2013 10:05

    Aggiungo: mi accodo a Paolo, non se ne può più. Bisognerebbe smetterla di parlare di Grillo, anche se credo che la strategia sia proprio l’opposta: anche male ma che se ne parli, c’è il rischio di finire nel dimenticatoio, come tutte le bolle mediatiche.

  • Di (---.---.---.154) 22 giugno 2013 23:59

    voi che vi ergete a paladini dell intelligenza che ci sfottete in tutte le maniere. vi rendete conto che state usando il nostro linguaggio w m5s sempre

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