• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Sport > Luciano Moggi alla frutta : anche per lui l’azzardo morale

Luciano Moggi alla frutta : anche per lui l’azzardo morale

Luciano Moggi alla frutta : anche per lui l'azzardo morale

Non naviga certo in buone acque Luciano Moggi, attesa la difesa che i suoi legali hanno imbastito al processo di Napoli; una difesa che fa acqua da tutte le parti e che somiglia più che altro ad un arrampicarsi sugli specchi.
 
E’ veramente peregrina la tesi che le indagini siano state indirizzate unilateralmente dagli inquirenti, e principalmente dall’Arma dei Carabinieri, e ciò omettendo di riportare intercettazioni telefoniche che dimostrerebbero identica colpevolezza di altre società sportive. Qui, è proprio la logica latitante.
 
Una omissione voluta e destinata a colpire l’ex dirigente juventino avrebbe dovuto riguardare i fatti a lui addebitati, e non fatti addebitabili ad altri soggetti. E su questo non ci piove.
 
Né possiamo prendere per buona la scusa che tutti tenevano comportamenti come i suoi: sarebbe come se accettassimo di considerare privi di rilevanza penale fenomeni mafiosi di corruzione per il solo fatto che essi sono così diffusi.
Questa difesa ricorda quella di un altro illustre, Bettino Craxi, per i fatti di tangentopoli. Ma allora l’ex Presidente del Consiglio non ebbe un gran successo e fu condannato, sia in giudizio sia dalla pubblica opinione.
 
Per entrambi vale il principio dell’azzardo morale: se un dirigente di una società sportiva (in parallelo un uomo politico) pone in essere questo tipo di comportamento senza che per lui consegua alcunché, per quale motivo in futuro gli altri dirigenti di società sportive (in parallelo gli altri uomini politici) dovrebbero avere comportamenti diversi e virtuosi?
 
Perché il problema non è se lo facevano tutti o se lo faceva qualcuno, il cercare di alterare l’esito delle partite di calcio; il problema è se farlo configuri un reato o meno. E ciò anche perché, fra i milioni di appassionati del pallone del nostro Paese, sono pochi quelli che vorrebbero che il nostro bellissimo sport nazionale si trasformasse in una sorta di wrestling.
 
Si può essere umanamente vicini ad un uomo che ha visto così travolta la propria vita, così in difficoltà nel difendersi in giudizio, ma le argomentazioni dei suoi legali non convincono né punto né poco; e ciò indipendentemente dalla veridicità del fatto che altri abbiano posto in essere o meno lo stesso agire. Ed i tifosi juventini farebbero bene a pensare ad altro, ad esempio a come vincere il prossimo scudetto (i grandi campioni certamente non mancano alla loro squadra).
Evviva lo sport!

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares