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Lotto Marzo Transfemminista con la Palestina

In centinaia a Napoli al fianco delle donne palestinesi. Rinnovati gli appelli per fermare la violenza contro le donne, per chiedere pari diritti e politiche concrete per l’ autodeterminazione.

di Daniele Pallotta

L’8 marzo si celebra la Giornata Internazionale delle Donne, una giornata di memoria e di lotta per i diritti. Anche quest’ anno migliaia di donne hanno attraversato le strade e le piazze delle città di tutto il mondo. A Napoli alcune centinaia di persone hanno partecipato alla mobilitazione che è partita da piazza Garibaldi per arrivare a piazza Dante.

Promossa dalle attiviste del movimento “Non una di meno”, la manifestazione di quest’ anno è stata intitolata “Lotto Marzo con la Palestina” per testimoniare la vicinanza e la solidarietà con le sofferenze del popolo palestinese, ed in particolare delle donne palestinesi. A partire dal 7 ottobre 2023, nella striscia di Gaza, sono state uccise oltre 9000 donne e sono migliaia le donne incinte che per mancanza di cure ed a causa della fame e della sete vedono a rischio la loro gravidanza.

Nel corteo di Napoli sono stati rilanciati gli appelli rivolti alle istituzioni ed all’opinione pubblica per fermare le violenze contro le donne, per sostenere i centri antiviolenza e per contrastare una cultura deteriore, ancora oggi molto diffusa, che porta molti uomini a considerare le donne come una loro proprietà su cui esercitare ogni forma di potere. Dall’ inizio del 2024 sono stati registrati già venti femminicidi.

Un'altra istanza importante è relativa alla richiesta di sostegni economici per le donne in gravidanza e per quelle che devono affrontare un sovraccarico di lavoro di cura, perché nessuna si ritrovi più a “dover scegliere se diventare madre o lavorare”.

Pari condizioni di accesso al lavoro e retribuzioni eque rispetto a quelle dei colleghi uomini sono un'altra questione aperta ed irrisolta.

Il corteo si conclude con la promessa di continuare queste lotte ad oltranza, “fino all’ ottenimento di politiche che tutelano il diritto all’ autodeterminazione”.

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