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London Metropolitan University vota mozione a sostegno dei media indipendenti italiani

 

“Come molte cose qui a Londra, tutto è nato davanti a una birra presa in un pub poco dopo uno Student Council meeting”, racconta Marco Moiso, il promotore delle mozione votata all'unanimità dall Senato Studentesco della London Metropolitan University per dare supporto ufficiale a tutte le realtà mediatiche indipendenti in Italia.

Continua Moiso: “Parlando dello scenario politico Italiano col coordinatore della Student Union e con il responsabile comunicazione, ho cominciato ad elencare le proprietà mediatiche del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, a descrivere quella che è la sua influenza sui media e a esprimere quali sono i dubbi, talvolta quasi certezze, sulla provenienza dell sua ricchezza. Qui in Inghilterra, purtroppo, la reputazione degli Italiani non è più quella di una volta. Siamo visti come quelli che furono grandi costruttori, disegnatori ed artisti, quelli del bel Paese, della cultura e della memoria storica, del buon cibo e talvolta, quando una birra di troppo ha fatto perdere il savoir faire dell’inglese di turno, il paese delle belle donne. Non siamo visti come un paese europeo alla pari di Germania o Francia, siamo molto più vicini, nella percezione degli inglesi, a Grecia o Portogallo. Siamo visti – continua Moiso - come un paese che ha perso l’orientamento e che è in balia di un piccolo personaggio mediatico che in qualche modo, si legge, esercita un grande ascendente sul suo popolo. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è visto come un personaggio atipico, troppo sicuro di sé e in realtà privo di ogni potere reale. Così è come viene visto Berlusconi, poco più di un imprenditore spocchioso, molto meno di come dovrebbe apparire il Presidente del Consiglio Italiano. Quando ho descritto ai miei amici e colleghi come è effettivamente la figura di Berlusconi in Italia, sono rimasti esterefatti. Infatti – racconta Moiso - ho parlato loro di un uomo potente e pericoloso, manipolatore e avvenente. Ho parlato loro di un uomo che fa fatto della legalità una sua bandiera politica ma che è sospettato di essere legato a doppio filo con la mafia siciliana. Ho parlato di un uomo che fu massone rinnegato dai massoni. La reazione è stata naturale: i miei amici mi hanno domandato come fosse stato possibile per un uomo con un cosi grande conflitto di interessi diventare Presidente del Consiglio; mi è stato chiesto come mai un uomo con un passato dubbio come il suo sia stato possibile intraprendere la strada politica. Infine mi è stata posta la domanda più ovvia, la più spiazzante: ‘Perché nessuno dice niente?’.

Ho cosi spiegato ai miei amici Inglesi che in Italia c’è qualcuno che dice, fa, anzi urla, ogni giorno, a tutti e in tutte le occasioni quello che è successo in Italia e quello che sta ancora succedendo in Italia. E ho spiegato ai miei amici Inglesi il muro di gomma, la cortina d’indifferenza, la reazione della sottocultura che Berlusconi ha creato, che i nostri nuovi eroi devono affrontare quando parlano della Verità Italiana. Ho definito eroi tutte quelle persone che hanno avuto per anni e ancora hanno il coraggio e l’integrità di dire la verità, su tutto quello che avviene in Italia: dai rifiuti (come wastemergency.com) alle trattative tra stato e mafia (come Il Fatto quotidiano). 

Avendo avuto modo di capire meglio quella che è la situazione in Italia, anche i miei amici Inglesi hanno definito tutti i giornalisti, politici, attivisti, registi, presentatori ed editori capaci di offrire, in qualche modo, un punto di vista diverso in un’ Italia blindata, degli eroi. E’ stato a tutti loro che hanno voluto dedicare un piccolo gesto, in un momento molto delicato proprio per gli studenti britannici: hanno voluto votare una mozione che desse appoggio indiscriminato a tutti i media indipendenti ancora capaci di portare avanti la lotta della verità. Gli Studenti della London Metropolitan University hanno votato, all’unanimità, una mozione per dare il loro appoggio e sostegno morale a tutti i media indipendenti e in particolare al giornale "Il Fatto quotidiano", alla trasmissione televisiva "Annozero" e al giornalista Marco Travaglio, riconoscendo come la libertà d’informazione sia un fondamento delle Democrazie Occidentali. Gli Studenti hanno inoltre espresso fiducia nella Magistratura Italiana, che continuerà il suo percorso, e sono sicuro nel Popolo Italiano che prima o poi si sveglierà dal suo torpore”, conclude Marco Moiso.

Commenti all'articolo

  • Di Toscana (---.---.---.3) 13 dicembre 2010 19:11

    Anche dall’estero capiscono che non è tutta democrazia quella che c’è in Italia. Ci sono fatti palesi che chiunque (indipendentemente dalla parte politica) non può non notare, studiando la vita privata di Berlusconi è sono occi tutti i suoi passaggi, non si può certamente dire che sia un uomo sciocco ma si può altrettanto dire che abbia approfittato dei media e stia continuando a farlo. Sono molto felice che dall’estero gli studenti appoggino i giornali liberi, sono un pò meno felice che queste cose non vengono anche dall’italia.
    Ciao dalla Toscana

  • Di (---.---.---.72) 19 gennaio 2011 16:20

    Very Article Information on Student Senate of London Metropolitan University of give Support Journal to all reality independent media in Italy, keep the great work.

  • Di ALESSANDRA FIORE SALVATORI (---.---.---.233) 19 gennaio 2011 19:17
    ALESSANDRA FIORE SALVATORI

    ....CE LA FAREMO L’EUROPA STA CON LA STAMPA LIBERA!

     a tutti quelli che in Italia e fuori dell’Italia credono in una Nazione che si merita di piu..GRAZIE
     
  • Di (---.---.---.115) 20 gennaio 2011 10:52


    Un piccolo passo avanti, una piccola pietra per andare avanti e provare a venirne fuori.
    Ma quante pietre ci vogliono per costruire il primo piano?
    Quante ce ne vogliono per costruire tutto l’edificio?
    Quanto coraggio ci vuole?
    E quello che fa più rabbia: quando tutto questo casino sarà finito, speriamo presto, quanti affermeranno di essere stati dalla nostra parte durante tutti questi anni?

    Alessandra

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