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 Home page > Attualità > Economia > Lo spread e il tasso di disinformazione

Lo spread e il tasso di disinformazione

Analizziamo più accuratamente il significato dello spread cercando di fare chiarezza sui termini.

Da due anni a questa parte è sicuramente il termine più utilizzato da televisioni, radio, internet e giornali: sto parlando dello spread, il famoso differenziale tra i bund tedeschi e i nostri btp.

La questione che mi porta a scrivere questo articolo è la disinformazione che viene perpetrata dai nostri media nazionali, infatti, tranne qualche rara eccezione, tutti quotidianamente ci informano sul valore dello spread e basta.

Ma in realtà, aver dato il solo valore del differenziale serve a poco, anzi a nulla e vi spiego perché: il valore dello spread è dato, come abbiamo detto, dalla differenza tra due altri valori, i tassi di rendimento sia tedesche che italiani, di conseguenza, ponendo il caso che in un giorno x il tasso di rendimento dei titoli tedeschi aumenti di 10 punti, mentre quello italiano rimanga stabile, cosa succede?

Semplice, il valore dello spread cala, se confrontato con il giorno prima, di appunto dieci punti ma in realtà per noi italiani non è cambiato nulla, non ne abbiamo tratto benefici in quanto i nostri tassi sono rimasti stabili: ma i media ci strombazzano con la notizia che lo spread è calato di 10 punti, dando l'impressione alle persone che non hanno dimestichezza con la materia che sia stata una bella notizia.

Mentre scrivo, a mercati chiusi, il tasso dei btp a 10 anni italiani è a 4,54, mentre quello tedesco a 2,04 con uno spread di 250 punti base: l'altro ieri lo spread era a 247 ma sapete a quanto ammontava il tasso dei btp a 10 anni italiani? 4,41! Ebbene si, lo spread è aumentato di tre punti base, ma il rendimento dei nostri btp di ben 13 punti base, ma quelli tedeschi sono a loro volta aumentati di dieci punti e tutto si spiega.

Concludo sperando di essere stato il più chiaro possibile, così da permettere a molta gente da domani di capire meglio di cosa si sta realmente parlando.

Alla prossima.

 

Foto: Images_of_money/Flickr

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