• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Live dal Summit: Bono premiato con il Peace Summit Award 2008, critica (...)

Live dal Summit: Bono premiato con il Peace Summit Award 2008, critica l’Italia

di Francesco Piccinini e Francesco Raiola


Bono ha ricevuto, durante il 9° Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace, il Peace Summit Award 2008.

Il cantante irlandese è stato scelto dai Premi Nobel come uomo della pace del 2008 e ha ricevuto il premio dalle mani di Walter Veltroni, “suo amico” e “grande amico del Live Aid”. La scelta è caduta sul leader degli U2 grazie al “suo contributo alla lotta contro la povertà e la fame nel mondo, il suo impegno costante a favore della cancellazione del debito nei paesi più poveri e il suo supporto per il Millennium Development Goals promosso dalle Nazioni Unite”.
 
Premio dedicato a San Suu Kyi, e ai Nobel, i veri eroi: “io sono solo una star troppo premiata, ma voi avete fatto la storia. Noi parliamo di storia, voi la fate”.
 
Bono non risparmia critiche all’Italia: “La Francia – dice il leader degli U2 - non è un paese da tenere in esempio per gli investimenti nei paesi poveri, perché la sua curva è ferma. Ma è l’Italia, oggi, il vero problema”.
 
Con queste parole Bono, quindi, rivolgendosi a Veltroni, critica l’Italia per la politica degli investimenti per i paesi in via di sviluppo, ricalcando quelle che erano le dichiarazioni che il leader dell’opposizione aveva rilasciato in esclusiva ad AgoraVox Italia.
 
Inizia il suo discorso con le battute il leader degli U2, con un francese stentato, sul quale ironizza, e scherza sulla frase di Delanoe di ieri (“Questa è la vostra casa”) dicendo “Volevo ringraziare il sindaco di Parigi per questa bella frase, quindi l’anno prossimo, quando verremo, troverete gli U2 che si dondoleranno su questi bei lampadari”.
 
Bono ringrazia la Premiere Dame Carla Bruni, seduta in prima fila, per il suo impegno costante nel sociale: “Voglio ringraziare la First Lady francese per il lavoro che fa con i poveri e per lo sforzo che facemmo per dare farmaci retrovirali per stroncare l’Aids. È un misto di sensibilità, glamour, e intelligenza”. Bono, infatti, sottolinea come non bisogna fare distinzione su chi s’impegna: “Per lavorare per i molti, non per i pochi, abbiamo bisogno di tutti. Artisti, industriali e pop star”.
 
In prima fila erano anche l’attrice spagnola Penelope Cruz e Ingrid Betancourt, per la quale il cantante ha avuto parole d’apprezzamento, dedicandole questa frase: “La Betancourt è come una tempesta silenziosa che soffia in una tempesta”, rendendo perfettamente il personaggio, la sua semplicità e dolcezza.

 
Poi Bono va giù duro contro la politica americana: “Le lobby delle armi spendono 300 milioni di dollari all’anno negli stati uniti per tenere la loro posizione pulita. 20 milioni sono spesi dalle lobby delle sigarette e sono soldi che potrebbero essere impegnati in altro modo. Durante le ultime elezioni americane - continua Bono - non c’è stata nessuna disputa sugli aiuti ai paesi poveri. Barack Obama ha detto che entro il 2015 raddoppierà gli aiuti ai paesi sottosviluppati. McCain, infatti, non l’ha mai attaccato su questo; questo perché a ogni convention democratica o repubblicana c’era sempre qualcuno con una t-shirt che chiedeva queste cose”.
 
Si schermisce sul suo ruolo di pop star “Io, una pop star, sono stato molto sorpreso di aver ricevuto alle 10 del marttino la telefonata del generale a 4 stelle James Jones che mi diceva ‘abbiamo milioni di dollari in alta tecnologia, aerei, navi, nel Mar Mediterraneo, ma stiamo perdendo contro Hamas, perché loro costruiscono scuole’; voglio capire quello che sta succedendo”.
 
La chiusura ha visto tutti i partecipanti stretti attorno a una foto di San Suu Kyi, mentre sullo sfondo andava un video della Lancia, dedicato al Premio Nobel birmano.
 
Da sempre Bono è impegnato in una lotta costante a favore dei diritti dei più deboli tanto che nel 2002 ha cofondato l’organizzazione DATA (Debito, Aids, Trade, Africa), oltre ad avere ricevuto tantissimi premi, sia per la sua musica che per il suo attivismo (tra gli altri la Legione d’onore dal Governo francese nel 2003 e quello per il Personaggio dell’anno per Time Magazine nel 2005).
 
Si chiude così questo 9° Summit, che domani vedrà la conferenza stampa di chiusura.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares