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Home page > Attualità > «Le donne ascoltino il battito del cuore del feto prima di abortire»

«Le donne ascoltino il battito del cuore del feto prima di abortire»

Leggo che oggi 15 settembre l’Ungheria di Viktor Orbán vara una nuova stretta sull’interruzione di gravidanza. E in un decreto del ministero dell’Interno pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale prevede che le donne dovranno ascoltare il battito del cuore del feto prima di abortire.

La nuova norma rende obbligatorio per i medici presentare alle donne la prova «chiaramente identificabile delle funzioni vitali del feto». Attraverso un’ecografia del cuore. Il decreto, firmato dal ministro Sandor Pinter, entrerà in vigore giovedì 15 settembre. E il partito di estrema destra Mi Hazank ha fatto sapere di essere lieto che «le mamme ora ascolteranno il battito cardiaco fetale». Anche se il testo non lo afferma esplicitamente in questi termini. «Almeno per alcuni secondi, il bambino in età fetale potrà essere ascoltato dalla madre prima che venga eseguito l’aborto», ha detto la deputata Dora Duro in un post su Facebook. Nel paese l’aborto fino alla dodicesima settimana di gravidanza è legale dagli anni Cinquanta. Amnesty International parla di un «preoccupante declino». Questa decisione presa «senza alcuna consultazione» renderà «più difficile l’accesso all’aborto». E «traumatizzerà più donne già in situazioni difficili», ha detto all’Afp il portavoce Aron Demeter. La legge ungherese prevede l’Ivg in quattro casi. Ovvero: gravidanza in conseguenza di un reato o violenza sessuale, pericolo per la salute della donna, embrione con handicap fisico grave, situazione sociale insostenibile della donna."

Leggo sempre da Open ma era il 22 agosto: "Alle donne piace troppo studiare, e quest’inclinazione metterebbe a repentaglio la crescita demografica e l’economia ungheresi, oltre a discriminare gli uomini. La teoria è sostenuta in un rapporto redatto dall’Ufficio dei revisori economici del Parlamento ungherese, che è considerato molto vicino al premier Viktor Orbán. Gli autori della ricerca, che, stando al Corriere della Sera, ha coinvolto 700 tra studenti e genitori, notano che nell’ultimo decennio nelle università ungheresi si sono iscritte più donne che uomini, con una percentuale che quest’autunno si è attestata al 54,5%. Nello stesso arco di tempo, è cresciuto il tasso di abbandono degli studi universitari da parte degli uomini. Secondo lo studio, questo vuol dire che «un domani l’Ungheria sarà popolata da troppe donne istruite che, immancabilmente, non troveranno uomini alla loro altezza e quindi non si sposeranno e non faranno figli», scrive Monica Ricci Sargentini sul Corriere. "

Il 25 settembre voi donne, in Italia, avete il diritto di votare!?

Doriana Goracci

Foto Giorgia Meloni/Facebook

Commenti all'articolo

  • Di Doriana Goracci (---.---.---.221) 15 settembre 2022 19:20
    Doriana Goracci

    Quando ho scritto questo post stamattina, certo non potevo sapere che sempre oggi: L’Ue approva il rapporto di condanna all’Ungheria

    "Il Paese guidato da Orban viene definito una "minaccia sistemica" ai valori fondanti dell’Ue, e lo si bolla come una "autocrazia elettorale". Gli europarlamentari di Lega e Fratelli d’Italia hanno votato contro. "Le conclusioni di questa relazione sono chiare e irrevocabili: l’Ungheria non è una democrazia", dichiara la relatrice Gwendoline Delbos-Corfield (Verdi/ALE). "Era più che mai urgente che il Parlamento prendesse questa posizione, considerando il ritmo allarmante con cui lo Stato di diritto sta arretrando in Ungheria. Oltre a riconoscere la strategia autocratica di Fidesz, l’ampia maggioranza dei deputati che sostiene questa posizione non ha precedenti: ciò dovrebbe rappresentare un campanello d’allarme per il Consiglio e la Commissione".Lega e Fratelli d’Italia hanno votato contro il rapporto approvato oggi dal Parlamento Europeo che indica l’Ungheria come un rischio sistemico per i valori dell’Ue e chiede l’intervento più deciso del Consiglio. Lo si evince dai risultati di voto individuali diffusi dall’Eurocamera. I gruppi ID ed ECR, che raggruppano gli europarlamentari di Lega e Fratelli d’Italia, si sono infatti opposti in blocco al rapporto." Ansa n.b. la foto che ho scelto acquista un ulteriore significato.

     


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