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 Home page > Attualità > Economia > Le Ali spuntate: Alitalia l’ultima Beffa

Le Ali spuntate: Alitalia l’ultima Beffa

La nuova cordata per rilevare l’Alitalia si è ritirata causa la forte opposizione dei sindacati, dei piloti e degli assistenti di volo, ma perchè l’Alitalia fallisce?

Sono anni, secoli diciamo che uso l’aereo, forse credo di avere passato metà della mia vita a viaggiare e questo mio punto di vista non è soltanto quello di un Italiano che osserva i fatti ma di un utente, che conosce molto bene le realtà di chi usa gli aerei quotidianamente e i relativi problemi che accompagnano i loro servizi.

Dunque. 20 ani fa, ricordo l’Alitalia con hostess bellissime, eleganti, servizievoli e professionali, così come gli stewart e i piloti che addirittura, a chi come me ex pilota militare, invitavano a stare nella cabina di pilotaggio, il mangiare a bordo era, credo, il migliore in assoluto tra tutte le compagnie aeree e le tariffe, veramente competitive, poi le rotte, si andava ovunque. Io che vivevo all’epoca in South Africa, c’erano voli giornalieri per Johannesburg e Cape Town, voli non stop che erano veramente sempre apprezzati da migliaia di utenti, insomma una compagnia che mostrava la Bandiera Italiana con orgoglio.

15 anni dopo o giù di lì, mangiare a bordo degli aerei Alitalia era come mangiare cibi di polistirolo, senza sapore e spesso non piacevoli, le hostess, qualcuna sempre bella, sembrano avere problemi acustici e visivi, nun te vedono e nun te sentono... e bisogna sbracciarsi per potersi far notare, tanto sono indaffarate ad altri compiti tranne quello di assistere i viaggiatori, l’arroganza di molti stewart, la flemma dei piloti e l’aereo che non parte mai in orario e che non arriva mai in orario; i bagagli che spariscono o arrivano un’ ora o piu’ dopo che si è atterrati; i servizi al passeggero che si interessano di tutto meno di assistere chi viaggia; così, anno dopo anno, prendono posto compagnie low-cost, una delle prime è stata la Virgin (Inglese) poi la Ryan-air e cosi’ via... non offrono pranzi succulenti al polistirolo, specie in tragitti brevi, ma hanno gli stessi aerei dell’Alitalia e fanno le rotte a prezzi veramente concorrenziali, e sopratutto, pochi ritardi, addirittura la Turkish Airway, compagnia di Ankara, Turchia, è una delle migliori in assoluto ti servono pure il cous cous a bordo e che servizi!!

Insomma lasciarci surclassare da compagnie come Virgin o Turkish, la dice lunga su come l’Alitalia ha perso prestigio e professionalità negli anni, e si vede, ovunque si vada con loro.

E’ mai possibile che si abbiano 27 piloti a testa per gli aerei cargo? Sarebbe una barzelletta ma è vero e abbiamo, dunque, un aereo che ha ben 27 piloti. Quanto costa il mezzo, stando fermo? Una barca di soldi, ma noi abbiamo i Piloti che vogliono mantenere il prestigio e i previlegi, infatti, sono proprio loro che hanno rifiutato di rimboccarsi le maniche e almeno tentare di mantenere il loro posto di lavoro e la Società per la quale lavorano, ma oggi contestare, opporsi e rifiutare accordi è una via che porta a strade senza uscita. L’Alitalia è stata le greppia, il mangiatoio di tutti i nostri esimii Politici, da destra a sinistra, senza esclusioni, e che hanno piazzato imbecilli incompetenti a fare i dirigenti con stipendi da superenalotto: 6/ 7/ 8 milioni di euro per anno. Ve l’immaginate come questa gente, a braccetto con i Politici, si sia preoccupata di migliorare l’Azienda? L’hanno portata al fallimento, ma anche perchè i Politici e coloro che stanno attorno a questi, hanno fatto impiegare migliaia di persone che non servivano all’Azienda, ma a per prendere voti, e che, ovviamente hanno portato l’Alitalia a pagare migliaia di stipendi in eccesso e allo scontato risultato della caduta in discesa giorno dopo giorno, senza paracadute.

Il decadimento dell’Alitalia è sotto gli occhi di tutti, e c’era bisogno di rimettere in riga i dipendenti svogliati e caduti di tono, ristabilire la qualità dei servizi, la professionalità degli addetti, e togliere previlegi che non esistono in nessuna parte del mondo. Per i piloti un piccolo esempio: un comandante Alitalia che amava il golf, ha costretto tutta la Crew dell’aereo ad andare in un albergo che aveva campi di golf - distante 90 KM dallo scalo di Johannesburg - obbligando il personale di bordo a trasferte lunghissime e ovviamente essendo il luogo scelto Veeriniging (in pieno deserto si può dire) costringendo lo staff ad usare auto a noleggio o pulmini per poter andare in città, perdendo ore ed ore di tempo. Questo solo perchè il comandante ha il previlegio di scegliere dove sostare e non è una scelta dell’Azienda, impegnando, per anni, la gente a sobbarcarsi fatiche extra per il solo piacere personale del Capo aereo.



Dunque i previlegi ci sono e nessuno vi rinuncia. Questa élite di professionisti, ora guiderà solo la propria auto perchè se fallisce la Compagnia, si troveranno senza lavoro, ma sembra che non se ne preoccupano tanto di più.

Negli Stati Uniti dopo l’11 settembre diverse compagnie hanno chiuso, anche in Svizzera la compagnia di bandiera ha quasi fallito ma non è diventato un fatto vitale per il Paese, da noi invece sembra che dobbiamo trascinare gli Italiani a pagare i debiti di chi, senza coscienza e senza responsabilità, fallisce aziende, incassa milioni di euro e i cittadini li pagano con i propri soldi: un caso unico al mondo.

Allora che fallisca l’ Alitalia, e che vadano a spasso migliaia di dipendenti che non sono mai serviti all’azienda e che magari ne nasca una nuova, fatta con soldi privati e non dello Stato e che tolga i privilegi a caste arroccate su posizioni feudali, ristabilendo un equilibrio tra qualità e professionalità: oggi sparite, dagli aerei di chi, 20 anni fa, dava lezioni di eleganza e buone maniere, mostrando una Compagnia area di bandiera degna di questo nome.





Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.45) 19 settembre 2008 21:22

    Apprezzo quasi tutto quello che hai scritto, in più voglio sottolineare la serietà che hanno dimostrato i dipendenti di Lehman Brothers in america dopo il fallimento, nel giro di 48 ore hanno ritirato le loro scartoffie e si sono defilati senza tanto rumore.Non ci sono stati striscioni, manifestazioni, urla, blocchi di strade etc. Perchè intelligentemente hanno capito che un’azienda quando è fallimentare e non produce reddito non può essere tenuta in piedi ad ogni costo. E lo stato avendo valutato che il fallimento non avrebbe creato crisi al sistema internazionale non è intervenuto al salvataggio.
    Questa è serietà intellettuale ed onesta’ verso tutto il paese.
    So che è drammatica la situazione per chi perde il posto, ma la realtà non può essere travisata.

    • Di astrolab (---.---.---.234) 19 settembre 2008 22:10

      Grazie, per la nota, ed è vero quello che dici, io ero negli States durante il triste momento dell 11 settembre e ho visto compagnie aeree fallire per mancanza di passeggeri, a causa delle restrizioni e dei noti fatti terroristici, e come quelli della Lehman Brothers, hanno semplicemente lasciato il posto di lavoro, consapevoli delle realtà impossibili da contestare o cambiare, ma vedi la grande differenza è nella dignità delle persone, quanti lavoratori molto meno agevolati di quelli dell ’Alitalia hanno perso il posto e quanti di loro hanno gioito tentando di affossare ancora di più la Società dove lavoravano? Nessuno di questi che in silenzio hanno e stanno tentando di sopravvivere, ma i nostri pevilegiati, se ne vanno in piazza ad applaudire al ritiro di un offerta, l’unica in grado di salvargli gli stipendi, e il sedere, c’è da riflettere, perchè se questo è il comportamento della base dei lavoratori, come si fa a stupirsi se i dirigenti taccomandati e policitizzati hanno fatto di peggio prendendosi milioni di euro e facendo nulla?

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