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Le 10 domande a cui il sig. Berlusconi deve essere obbligato a rispondere.

Dieci domande che rappresentano solo dieci delle ambiguitá legali che dominarono e contraddistinguono la traettoria economica e politica del Presidente del Consiglio. L’analisi delle risposte del Presidente a queste domande genererebbe una presa di coscienza vitale, ormai, per la nostra boccheggiante democrazia.

Le vere 10 domande poste dalla lega nel 1998. Molto meglio delle 10 domande ridicole poste da Repubblica di recente. Dato che sono domande più serie, saremo in grado di farlo diventare più grande dell’altro su Noemi?

1) Il 26 settembre 1968, la sua Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l’intera area dove lei, signor Berlusconi, edificherà Milano2. Lei pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire. Questa somma dal ’68, quando lei aveva 32 anni e nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata. Oggi, tabelle Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000 di lire. Dopo l’acquisto, lei aprì un gigantesco cantiere edile, il cui costo arriverà a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5 anni edificherà l’area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro chi gliel’ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le finanziarie di Lugano? Risponda.

2) Il 22 maggio 1974 la sua società Edilnord Centri Residenziali Sas compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni di lire (4,8miliardi di oggi Fonte Istat). Il 22 luglio1975 - un anno dopo - la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti seicento milioni a due miliardi (14 miliardi di oggi. Fonte Istat. Anche in questo caso, che è solo l’esempio di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue società, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo spiega signor Berlusconi, si è autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dell’orribile odore.

3) Il due febbraio del 1973, lei, signor Berlusconi, fondò un’altra società: la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei farà in modo di poter emettere anche un prestito obbligazionario per altri due miliardi. Nell’arco di nemmeno tre anni, una società forte di capitale di 20 milioni appunto la Italcantieri Srl, si trasformerà in un colosso, moltiplicando per cento il suo patrimonio. Come fu possibile? Da dove prese, chi le diede, in che modo entrò in possesso, signore Berlusconi, di queste fortissime somme in contanti? Risponda. Lo spieghi.

4) Il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord Sas, signor Berlusconi, cedette alla neo costituta Milano2 Spa tutto il costruito di Milano2 più alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della società acquirente. Infatti l’impresa Milano2 Spa cominciò a chiamarsi con un proprio da quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16 settembre ’74 rispondeva al nome di immobiliare San Martino Spa, "forte di lire 1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell’Utri, il suo "segretario". Sempre il 15 settembre 1977, quel milione salirà a 500, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Un’altra volta: tutto questo denaro da dove arrivò?

5) Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21 Marzo 1975 a Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, 20 milioni di capitale, che l’11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede a Milano. L’8 Giugno 1978, ancora a Roma, lei fondò la Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei 20 milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi ( 81 miliardi di oggi ). Il 26 gennaio 1979 le due "Fininvest" si fonderanno. Ebbene, questa gigantesca massa di capitali da dove arrivò, signor Berlusconi?



6) Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto Previti per pagare meno tasse allo Stato. Nessuno dubiterà mai più di queste sue affermazioni quando lei spiegherà per quale ragione affidò consistenti quote delle suddette 22 holding alla società Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima società fiduciaria che nel medesimo periodo gestì il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano. Perché la Par.Ma.Fid.?

7) E’ universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore è nato col "mattone" per poi approdare alla tivù. Ebbene, sul finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare l’Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani si diede molto da fare. Iniziò dalla Sicilia, dove entrò in società con i fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella loro rete Sicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto, neo socio di Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta che nel 1979 non è un "pentito", è un boss di prima grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver sfiorato i vertici della mafia?

8) E’ certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell’Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel 1974 la suddetta società. 12 milioni di capitale, finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell’Utri. Fu proprio sui terreni posseduti da questa immobiliare che lei edificherà Milano3. Così pure ricorderà, signor Berlusconi, che nel 1976 quel piccolo capitale di 12 milioni salirà a 500 e il 12 maggio 1977 a 1 miliardo. Inoltre lei modificherà anche il nome a questa impresa, che diventerà la notissima "Cantieri Riuniti Milanesi Spa". Ancora una volta: da dove prese, chi le fornì, i 988 milioni (5 miliardi d’oggi) per quest’ennesima iniezione di soldi?

9) Lei, signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma fondò l’immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa società, che oggi possiede beni immobili pregiatissimi in Sardegna, l’anno successivo -era il 1978- aumentò il proprio capitale a 900 milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli 899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove, da chi, perché lei entrò in possesso delle stratosferiche somme che le permisero di far intestare all’Immobiliare Idra proprietà in Costa Smeralda - ville e terreni - il cui valore è da contarsi in decine di miliardi? Dica la verità, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile.

10) Signor Berlusconi, in più occasioni lei ha usato - vedi l’acquisto dell’attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio - la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come in precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid., ha scelto una società fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono largamente espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di Giuseppe Lottusi, riciclatore di soldi sporchi della cosca dei Madonia e Lottusi il 15 novembre del 1991 verrà condannato per questo a vent’anni di reclusione. Ebbene, la transizione per l’acquisto di Lentini, tramite la Fimo, avvenne nella primavera del 1992. Perché la Fimo, signor Berlusconi?

Queste sono le domande che bisognerebbe presentare al premier, se fossimo in una democrazia veramente funcionale. Tutti noi dovremmo sentirci in dovere e diritto di presentare queste domande al premier che, come stipendiato dallo Stato (cioé da noi tutti) e che come impiegato pubblico deve essergli IMPOSTO il dovere di rispondere, pena la estromissione dal suddetto incarico.

Commenti all'articolo

  • Di Sergio (---.---.---.112) 10 giugno 2009 18:49

     Mi sa che se pensiamo alle domande da fare a Mr. B. troveremo che queste si moltiplicano come i suoi capitali... senza nemmeno che te ne accorgi :) --- anzi :(

  • Di erto (---.---.---.153) 11 giugno 2009 01:22
    INCHIESTA LETIZIA - L’ASSORDANTE SILENZIO DI REPUBBLICA E C.
    di Rita Pennarola [ 05/06/2009]


    Ad una settimana esatta dall’uscita - sul portale e in edicola - della nostra inchiesta "Isso, essa e ’a malavita", sui siti internet di mezzo mondo rimbalzano le notizie riportate in esclusiva dalla Voce e sono ormai tantissimi i lettori che nei blog si chiedono perche’ questa stringente ricostruzione della vicenda Noemi non abbia trovato riscontro sulle pagine dei principali quotidiani italiani, che pure da settimane si affannano a tempestare il premier Berlusconi di domande sulla sua vita privata.
    E’ un interrogativo che oggi ci poniamo anche noi della Voce.
    A parte il sito di Micromega che pure a Repubblica e’ collegato i grandi media di riferimento del capitalismo italiano e dei suoi interessi economico-finanziari hanno preferito eludere il quesito. Un interrogativo che, se le ipotesi investigative fossero confermate, metterebbe a rischio le fondamenta della nostra stessa democrazia, con uno scenario in cui le holding della camorra sono in grado di condizionare un capo di governo attraverso la loro tradizionale forza d’intimidazione e minaccia.
    Chi conosce da vicino la storia dell’inceneritore di Acerra sa bene quanto negli ultimi due anni i clan (e non certamente solo quelli locali) abbiano cercato con ogni mezzo di impedirne l’apertura. Fermi restando tutti i gravi problemi ambientali causati da un impianto vetusto e sottoposto a indagini della magistratura, resta il fatto che un colossale apparato ingoia-rifiuti sottrae alla malavita organizzata quei giri d’affari per lo smaltimento illegale di scorie tossiche che finora avevano reso milioni e milioni di euro ogni anno.
    Ma sono anche altri i quesiti che gli italiani si sono posti negli ultimi mesi e ai quali l’inchiesta della Voce fornisce le uniche spiegazioni plausibili. Perche’, ad esempio, il Viminale ha sferrato un’offensiva senza precedenti proprio al clan dei Casalesi, mettendo a segno una serie di arresti e confische quasi ogni giorno? E perche’ in tutte queste occasioni il premier non ha mai – come e’ di prassi – espresso soddisfazione ufficiale per i risultati portati a casa da un ministro del suo governo?

    Qualche risposta cominciamo a darcela anche noi. Per i grandi quotidiani italiani e’ piu’ facile, soprattutto in piena campagna elettorale, continuare con il riferimento agli incontri "piccanti", fare in modo che El Pais pubblichi quelle foto di modelle in bikini a Villa Certosa (oscurate in Italia dal Garante della privacy) o sollevare un polverone sugli chansonnier a bordo dei voli di Stato, piuttosto che dover ammettere una terribile verita’: un intero Paese potrebbe essere gia’ sotto scacco della camorra attraverso minacce personali al primo ministro e alla sua famiglia. Una guerra e’ in atto fra lo Stato e quella stessa orrenda multinazionale del crimine che Roberto Saviano ha messo a nudo in tutta la sua truculenta opulenza. E questa guerra avrebbe un “ostaggio” eccellente: Silvio Berlusconi.


  • Di fortu (---.---.---.142) 11 giugno 2009 12:27

    Bello il commento di erto.
    Dato che le domande a cui si fa riferimento furono a suo tempo pubblicate sull’organo di stampa della Lega mi chiedo:

     la Lega ha avuto risposta?

     se ha ricevuto risposta potrebbe farci sapere quale è stata?

     se non ha ricevuto risposta, ma sospettava di legami tra il premier e ambienti mafiosi ci può dire come mai qualche anno dopo si è alleta con Forza Italia.

    Penso che a qualche domanda dovrebbe rispondere anche la Lega e non solo..

    • Di GF (---.---.---.100) 11 giugno 2009 13:45

      Caro Fortu, Calderoli intervistato da "Qui Lecco Libera" ha detto che LA PADANIA in quel periodo non era ancora nata.
      Questa penso sia la risposta che più si adatta a rispondere a tutte le altre tue domande ;o)

  • Di Silvio Bugnano (---.---.---.108) 14 giugno 2009 20:54

     Voglio fare una serie di precisazioni inerenti al commento di GF.
    Che la Lega habbia posto le stesse o similari domande non esime la stessa da responsabilitá oggettive gravissime. Se effettivamente Calderoli e la Lega hanno presentato QUESTE domande al premier ne consegue che: 
    1) Come partito hanno il dovere e il diritto, per i cittadini che li rappresentano, di non lasciar cadere, in ambito giudiziario e parlamentare, le domande in questione. Non ho nessuna informazione su atti conseguenti da parte della Lega.
    2) Dal punto di vista legalitario, se effettivamente questi interrogativi dipingono, come fanno, un panorama decisamente torbido riguardante Silvio Berlusconi, la Lega sta attuando come partner di un individuo di cui si crede fortemente essere un penalmente perseguibile e questo si chiama connivenza.
    3) Dal punto di vista morale, la coerenza della Lega, in questo caso, é molto dubbia. Se esistono da parte sua fondati sospetti di illegalitá, perché perpetuare la stessa, rendendosi complice, oltretutto, e supporter di un individuo di cui si hanno forti sospetti essere un malfattore.
    La denuncia fine a se stessa (da parte di chi ha i mezzi per sostenerla, investigarla e aiutarne la persecuzione), probabilmente fatta solo a fini elettorali, suscita forti perplessitá e sospetti anche sulla Lega stessa. Non vedo coerenza fra il,eventualmente, denunciato da parte della Lega e la consequenzialitá relativa nelle azioni, anzi, vedo un connubio e una complicitá scandalosa e insultante per i propri stessi elettori.
    Questa omertá lampante, aggressivitá verbale (di facciata) e connubio di contenuti fa sí che, per me, la Lega non sta attuando con sinceritá, trasparenza, autonomia e coerenza.
    Nel momento stesso in cui esisterá un’interrogazione parlamentare e/o una denuncia dei fatti alla magistratura, relativa agli interrogativi da me posti nell’articolo, si potrá definire la Lega una alternativa, con cui non comparto assolutamente la ideologia, di cui peró rispetto il diritto di esistere e il rispetto per le posizioni assunte.
    Fino a quel momento, il contenuto politico e lo spettacolo pubblico offerto dai propri rappresentanti e dirigenti li considero solo una indegna e vergognosa facciata.

  • Di (---.---.---.26) 12 agosto 2010 18:42

    Lo sanno anche i sassi come ha fatto a fare i soldi Berlusconi! Con i soldi rubati da Craxi, e con quelli della mafia!

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